Quando sei di fronte a una situazione stressante, il tuo corpo ti manda dei segnali ben definiti. Potrebbe iniziare a batterti più forte il cuore, oppure a sudare le mani o, ancora, a respirare in modo più breve e ravvicinato. Queste manifestazioni che a te risulteranno magari fastidiose, sono in realtà avvisi di un pericolo imminente. Una minaccia, dalla quale il tuo fisico si prepara a scappare. Per alcune persone, in questi sintomi è compreso l'aumento della temperatura corporea, fino ad arrivare alla febbre. E ora un gruppo di ricercatori dell'Università di Nagoya, in Giappone, ha scoperto da quale circuito cerebrale ha inizio questo fenomeno.
Per fare in modo che questa reazione venga innescata, è necessario che si attivi il sistema limbico, ovvero quello dove hanno sede le tue emozioni. Di questo circuito fa parte anche l'ipotalamo, che organizza e gestisce i comportamenti più importanti, quelli che più direttamente sono legati alla sopravvivenza e che tu magari definirai "istintivi", come la fuga, ma anche il nutrirsi e il riprodursi.
Da quello che hanno scoperto gli autori dello studio, lavorando con un gruppo di topi, lo stress che ha origine da cause psicologiche e sociali mette in moto un percorso che parte dalle regioni anteriori del cervello, ovvero quelle che processano direttamente le emozioni, e arriva all'ipotalamo dorsomediale, un centro che funziona in autonomia. Questa via è in grado di guidare le risposte legate alla variazione di temperatura e alle manifestazioni cardiovascolari, come l'aumento della pressione e del battito cardiaco.
E sempre questo circuito è quello che ti spinge a evitare quelle situazioni che potrebbero provocarti ansia e tensione.
Oltre all'aver scoperto qualcosa in più rispetto a un organo dai mille segreti, come è quello cerebrale, questo risultato è importante anche per la cura di alcune patologie psicosomatiche, la cui origine può essere data proprio dallo stress.
Fonte| "A central master driver of psychosocial stress responses in the rat" pubblicato su Science il 6 marzo 2020