La malattia del sonno: la grave infezione portata dalla puntura della mosca tse-tse

La tripanosomiasi africana è un’infezione parassitaria trasmessa all’uomo attraverso la puntura di una mosca infetta ed è considerata uno dei più gravi problemi sanitari da cui dobbiamo difenderci a livello globale. Se non curata può avere anche conseguenze fatali.
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Kevin Ben Alì Zinati 15 Giugno 2021
* ultima modifica il 01/07/2021

Forse il suo nome potrebbe anche farti sorridere, eppure la malattia del sonno non è affatto da sottovalutare. Nota in gergo scientifico come tripanosomiasi africana, si tratta di un'infezione parassitaria trasmessa all'uomo attraverso la puntura di una mosca tse-tse infetta ed è considerata uno dei più gravi problemi sanitari da cui dobbiamo difenderci a livello globale, al pari di altre patologie come l’Aids.

Malattia del sonno

Origine del nome

La malattia del sonno è un'infezione tipicamente diffusa in Africa ed è provocata da un parassita che passa all’uomo attraverso la puntura di mosche tse-tse infette.

Viene comunemente definita “malattia del sonno”, a discapito della sua nomenclatura scientifica corretta di tripanosomiasi africana, proprio a causa della sua sintomatologia che, come ti spiegherò nel dettaglio più avanti, provoca quasi uno stato di “sonnolenza” caratterizzato da forte letargia e apatia.

Della malattia del sonno, che può colpire sia l'uomo che alcuni animali, puoi riconoscere due forme diverse, ognuna delle quali causata da una specie diversa del protozoo Trypanosoma:

  • Malattia del sonno da Trypanosoma brucei gambiense. Causa circa il 98% dei casi registrati, è diffusa nell’Africa occidentale e centrale ed è contraddistinta da uno sviluppo lento. Un infetto può non mostrare per mesi o anni i sintomi della malattia, che quando si manifesta si trova così in uno stadio già molto avanzato.
  • Malattia del sonno da Trypanosoma brucei rhodesiense. Rappresenta il restante 2% dei casi ed è più diffusa nella zone sud-est dell’Africa. Al contrario della forma che ti ho descritto prima, provoca un’infezione acuta e i primi segni appaiono già pochi mesi, se no addirittura poche settimane dopo l’infezione.

Sintomi

Puoi dividere i sintomi della malattia del sonno in due gruppi, distinti in base alla fase in cui si trova la malattia al momento della loro comparsa.

Fase emolitica

È il primo stadio, che si verifica quando l’infezione si moltiplica all’interno dei tuoi tessuti sottocutanei arrivando poi al sistema ematico e a quello linfatico. In questo caso tra i sintomi puoi distinguere:

  • Ulcera dolorosa nella sede primaria della puntura
  • Dolori articolari e muscolari
  • Ingrossamento dei linfonodi
  • Febbre intermittente
  • Prurito 
  • Mal di testa 
  • Irritabilità

Fase neurologica

È il moneto in cui la malattia si fa più grave perché il parassita Trypanosoma penetra nel sistema nervoso centrale superando la barriera ematoencefalica. I sintomi caratteristici di questa fase comprendono:

  • alterazioni del comportamento
  • stato di confusione
  • disturbi sensoriali
  • difficoltà nei movimenti
  • disturbi del sonno

Cause

Come ti ho spiegato prima, puoi contrarre la malattia del sonno attraverso un animale infetto.

Tendenzialmente la trasmissione all’uomo dei due diversi patogeni, Trypanosoma brucei gambiense e Trypanosoma brucei rhodesiense, è provocata dalla puntura da una mosca tse-tse portatrice del patogeno, che inietta i protozoi direttamente nella tua pelle.

Migrando e moltiplicandosi nel sistema linfatico e nel sangue, dove si moltiplicano, questi si spostano poi fino agli organi ai tessuti raggiungendo infine il cervello.

La trasmissione per puntura non è però l’unico modo in cui puoi prendere la malattia del sonno:

  • trasmissione dalla madre al bambino: il patogeno può attraversare la placenta arrivando fino al feto
  • puntura accidentale con aghi contaminati, circostanza che come puoi immaginare è più verosimile per il personale di laboratorio
  • trasmissione attraverso rapporti sessuali

Diagnosi

Se sei arrivato fin qui puoi avere un’idea un po’ più precisa di come riconoscere la malattia del sonno. Se dovessi presentare uno o più sintomi tra quelli che ti ho descritto, la prima cosa che dovrai fare sarà recarti, come sempre, dal tuo medico.

Se la tua sintomatologia fosse riconducibile a una potenziale tripanosomiasi africana, la sua gestione avverrebbe in tre fasi.

Prima di tutto medici ed esperti procederebbero con lo screening delle potenziali infezioni attraverso test sierologici e una serie di esami clinici per meglio evidenziare i sintomi, con particolare attenzione all’eventuale ingrossamento dei linfonodi cervicali.

Una volta individuato e isolato il parassita nei tuoi fluidi corporei verrebbe confermata la diagnosi di malattia del sonno.

A questo punto si renderebbe necessaria la cosiddetta stadiazione, un procedimento utile a determinare lo stato di progressione della malattia ed effettuato attraverso l’esame del fluido cerebrospinale, prelevato con una puntura lombare.

Sulla base della classificazione che ti ho fatto prima sulle due fasi della malattia, puoi dunque intuire che la diagnosi deve essere effettuata il più precocemente possibile. L’obiettivo è prendere per tempo l’infezione evitando lo stadio neurologico.

Cura

Oltreché dalla specie di Trypanosoma responsabile, la scelta di un trattamento per la malattia del sonno dipende dalla diagnosi e dalla fase in cui viene scoperta della patologia.

In base al diverso stadio in cui si trova la patologia sono previsti diversi approcci terapeutici. Al primo stadio i farmaci presentano una minore tossicità e il trattamento richiede un follow-up di 24 mesi fatto di esami di laboratorio sui fluidi corporei, compreso il liquido cerebro-spinale.

In questa fase i farmaci comunemente utilizzati sono:

  • Suramina (nel caso di infezione da Trypanosoma rhodesiense)
  • Pentamidina (nel caso di infezione da Trypanosoma gambiense)

Tutti e due questi farmaci vengono somministrati per via endovenosa mentre la pentamidina può anche essere utilizzata per via intramuscolare.

Se la malattia del sonno si trova in una fase più avanzata, si rendono necessari farmaci in grado di attraversare la barriera ematoencefalica per arrivare dritti a colpire il parassita. Sto parlando di:

  • Melarsoprolo
  • Eflornitina (in caso di infezione da Trypanosoma gambiense)
  • Nifurtimox in combinazione con eflornitina in zone dell’Africa in cui la somministrazione frequente di eflornitina è logisticamente difficile (in caso di infezione da Trypanosoma gambiense)

Questi farmaci, somministrati per via endovenosa, sono invece caratterizzarti da una tossicità più elevata.

Se la malattia del sonno non venisse curata in tempi rapidi potrebbe avere conseguenze mortali con progressivi deterioramenti cognitivi, coma e alla fine morte.

Fonti | Istituto Superiore di Sanità; Msd Manuals

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