Forse il suo nome potrebbe anche farti sorridere, eppure la malattia del sonno non è affatto da sottovalutare. Nota in gergo scientifico come tripanosomiasi africana, si tratta di un'infezione parassitaria trasmessa all'uomo attraverso la puntura di una mosca tse-tse infetta ed è considerata uno dei più gravi problemi sanitari da cui dobbiamo difenderci a livello globale, al pari di altre patologie come l’Aids.
La malattia del sonno è un'infezione tipicamente diffusa in Africa ed è provocata da un parassita che passa all’uomo attraverso la puntura di mosche tse-tse infette.
Viene comunemente definita “malattia del sonno”, a discapito della sua nomenclatura scientifica corretta di tripanosomiasi africana, proprio a causa della sua sintomatologia che, come ti spiegherò nel dettaglio più avanti, provoca quasi uno stato di “sonnolenza” caratterizzato da forte letargia e apatia.
Della malattia del sonno, che può colpire sia l'uomo che alcuni animali, puoi riconoscere due forme diverse, ognuna delle quali causata da una specie diversa del protozoo Trypanosoma:
Puoi dividere i sintomi della malattia del sonno in due gruppi, distinti in base alla fase in cui si trova la malattia al momento della loro comparsa.
È il primo stadio, che si verifica quando l’infezione si moltiplica all’interno dei tuoi tessuti sottocutanei arrivando poi al sistema ematico e a quello linfatico. In questo caso tra i sintomi puoi distinguere:
È il moneto in cui la malattia si fa più grave perché il parassita Trypanosoma penetra nel sistema nervoso centrale superando la barriera ematoencefalica. I sintomi caratteristici di questa fase comprendono:
Come ti ho spiegato prima, puoi contrarre la malattia del sonno attraverso un animale infetto.
Tendenzialmente la trasmissione all’uomo dei due diversi patogeni, Trypanosoma brucei gambiense e Trypanosoma brucei rhodesiense, è provocata dalla puntura da una mosca tse-tse portatrice del patogeno, che inietta i protozoi direttamente nella tua pelle.
Migrando e moltiplicandosi nel sistema linfatico e nel sangue, dove si moltiplicano, questi si spostano poi fino agli organi ai tessuti raggiungendo infine il cervello.
La trasmissione per puntura non è però l’unico modo in cui puoi prendere la malattia del sonno:
Se sei arrivato fin qui puoi avere un’idea un po’ più precisa di come riconoscere la malattia del sonno. Se dovessi presentare uno o più sintomi tra quelli che ti ho descritto, la prima cosa che dovrai fare sarà recarti, come sempre, dal tuo medico.
Se la tua sintomatologia fosse riconducibile a una potenziale tripanosomiasi africana, la sua gestione avverrebbe in tre fasi.
Prima di tutto medici ed esperti procederebbero con lo screening delle potenziali infezioni attraverso test sierologici e una serie di esami clinici per meglio evidenziare i sintomi, con particolare attenzione all’eventuale ingrossamento dei linfonodi cervicali.
Una volta individuato e isolato il parassita nei tuoi fluidi corporei verrebbe confermata la diagnosi di malattia del sonno.
A questo punto si renderebbe necessaria la cosiddetta stadiazione, un procedimento utile a determinare lo stato di progressione della malattia ed effettuato attraverso l’esame del fluido cerebrospinale, prelevato con una puntura lombare.
Sulla base della classificazione che ti ho fatto prima sulle due fasi della malattia, puoi dunque intuire che la diagnosi deve essere effettuata il più precocemente possibile. L’obiettivo è prendere per tempo l’infezione evitando lo stadio neurologico.
Oltreché dalla specie di Trypanosoma responsabile, la scelta di un trattamento per la malattia del sonno dipende dalla diagnosi e dalla fase in cui viene scoperta della patologia.
In base al diverso stadio in cui si trova la patologia sono previsti diversi approcci terapeutici. Al primo stadio i farmaci presentano una minore tossicità e il trattamento richiede un follow-up di 24 mesi fatto di esami di laboratorio sui fluidi corporei, compreso il liquido cerebro-spinale.
In questa fase i farmaci comunemente utilizzati sono:
Tutti e due questi farmaci vengono somministrati per via endovenosa mentre la pentamidina può anche essere utilizzata per via intramuscolare.
Se la malattia del sonno si trova in una fase più avanzata, si rendono necessari farmaci in grado di attraversare la barriera ematoencefalica per arrivare dritti a colpire il parassita. Sto parlando di:
Questi farmaci, somministrati per via endovenosa, sono invece caratterizzarti da una tossicità più elevata.
Se la malattia del sonno non venisse curata in tempi rapidi potrebbe avere conseguenze mortali con progressivi deterioramenti cognitivi, coma e alla fine morte.
Fonti | Istituto Superiore di Sanità; Msd Manuals