La meningite batterica: proviamo a capire meglio una delle forme più aggressive di questa malattia

La meningite batterica è un’infiammazione che colpisce le meningi ed è provocata da un batterio, che può appartenere a diverse famiglie. I primi sintomi assomigliano a quelli di una normale influenza e per questo motivo si rischia di diagnosticare la malattia in ritardo. È invece fondamentale venire ricoverati subito in ospedale e iniziare la terapia antibiotica.
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Giulia Dallagiovanna 11 Settembre 2020
* ultima modifica il 28/09/2020

La meningite batterica è l'infiammazione delle meningi, provocata da un batterio. Tra le diverse forme di meningite, questa è la più aggressiva e può rivelarsi anche mortale. Colpisce soprattutto le persone con le difese immunitarie più deboli, come i bambini con meno di 5 anni e gli individui immunodepressi. In ogni caso, chiunque la contragga dovrà necessariamente venire ricoverato subito in ospedale, per essere curato con gli antibiotici adatti.

Cos'è

La meningite batterica è una malattia che provoca l'infiammazione delle meningi, originata da un batterio. Le meningi sono le membrane che proteggono il sistema nervoso centrale, quindi cervello e midollo spinale. In tutto sono tre: dura madre, aracnoide e pia madre. Come potrai immaginare, se vengono intaccate da un agente patogeno, potrebbero farne le spese anche gli organi ai quali fanno da scudo. Ecco perché in certi casi questa patologia si rivela così pericolosa.

Le cause

La causa della meningite batterica è, appunto, un batterio. Anzi, diversi. I più comuni in ogni caso sono:

  • Neisseria meningitidis: è la forma più pericolosa, chiamata anche meningite meningococcica o da meningococco. Per la verità, ne esistono di diversi tipi, ma quelli davvero pericolosi per l'essere umano sono il il meningococco A, il meningococco B, il meningococco C, il meningococco W135, il meningococco Y e il meningococco X, quest'ultimo piuttosto raro. In Italia si trovano soprattutto il B e il C.
  • Streptococcus pneumoniae: o pneumococco, risulta pericoloso soprattutto per bambini molto piccoli e persone immunodepresse.
  • Streptococcus agalactiae: o Streptococco beta emolitico di gruppo B, risiede già di norma nel tuo intestino e di solito non ti dà alcun problema, ma se le difese immunitarie sono particolarmente deboli può dare origine alla meningite.
  • Haemophilus influenzae di tipo B: può provocare meningite batterica in caso di immunodepressione
  • Listeria monocytogenes: di norma provoca la listeriosi, ma in caso di bambini, donne in gravidanza o anziani può essere causa anche di meningite batterica
  • Escherichia coli: anche questo fa parte della flora del tuo intestino, ma nei neonati potrebbe diventare causa di meningite.

Non basta però entrare in contatto con questi batteri, dal momento che alcuni vivono già dentro di te. Ci sono dei fattori di rischio che ti rendono vulnerabile alla comparsa di una meningite batterica. Come avrai già letto, avere meno di 5 anni e quindi un sistema immunitario ancora fragile, o essere affetti da una patologia che ti rende immunodepresso sono le condizioni principali per cui rischi di contrarre l'infezione vera e propria. Anche le donne in gravidanza devono prestare attenzione, così come le persone anziane. Questo però non significa che chi non fa parte di queste categorie possano ritenersi al riparo da ogni pericolo: sebbene meno di frequente, infatti, anche un ragazzo o adulto sano può ammalarsi. Negli ultimi anni ad esempio avrai letto diverse volte sui giornali di casi di meningite tra adolescenti.

I sintomi

I sintomi di una meningite batterica sono quelli tipici di un'infezione, ma possono comparire anche delle manifestazioni particolari:

  • Febbre, anche molto alta
  • Mani e piedi freddi
  • Nausea
  • Vomito
  • Confusione
  • Dolore muscolare
  • Pallore
  • Fotofobia, cioè il fastidio provocato dalla luce
  • Letargia
  • Convulsioni o crisi epilettiche

Ma il segnale che forse più contraddistingue la meningite è probabilmente la rigidità nucale: non riuscirai più, insomma, a piegare la testa in avanti. Se invece ad averla contratta è tuo figlio, dovrai prestare attenzione anche a un pianto continuo e particolarmente acuto, irritabilità, apatia o ingrossamenti a livello della testa, soprattutto vicino alla fontanella.

Di solito i sintomi compaiono dopo un periodo di incubazione che può durare tra i due e i 10 giorni, anche se di solito non supera i quattro.

Le conseguenze

Purtroppo le complicanze della meningite batterica possono essere anche molto gravi. I batteri infatti possono finire per invadere il sangue e i tessuti nervosi. Di conseguenza potresti rischiare di soffrire di encefalite o mielite, cioè di un'infiammazione all'encefalo o al midollo, e arrivare anche alla perdita dell'udito o della vista, ma anche di disturbi comportamentali o del linguaggio. Nei bambini molto piccoli può sopraggiungere anche la paralisi cerebrale.

Ma una complicanza ancora più grave è la setticemia, un'infiammazione che può arrivare a provocare la morte.

Come si trasmette

La meningite batterica è una malattia contagiosa, e può trasmettersi con più o meno facilità in base al batterio che l'ha provocata. La puoi contrarre se inali le goccioline infette emesse da una persona malata, oppure se vieni a contatto con oggetti su cui si sono depositate queste goccioline e poi ti tocchi il viso senza esserti lavato prima le mani con cura. In caso di donna incinta e affetta da meningite batterica, bisognerà naturalmente fare attenzione anche al feto che potrebbe contrarre l'infezione venendo a contatto con il sangue o le mucose infette della madre.

La diagnosi

Non è così semplice una diagnosi di meningite batterica. Non basta infatti una valutazione dei sintomi, perché spesso non sono diversi da un'infezione più banale, come l'influenza. Fondamentale diventa soprattutto la puntura lombare, per esaminare il liquido cerebrospinale e valutare se siano presenti le alterazioni che segnalano la patologia. Necessaria è poi anche un'emocoltura, per capire quale sia il batterio responsabile.

Successivamente, per individuare eventuali danni provocati dalla meningite, potrebbero sottoporti anche a una TAC cerebrale.

La cura

La cura per la meningite batterica è per forza a base di antibiotici, che ti verranno somministrati per via endovenosa. Naturalmente il tipo di farmaco dipende dal batterio che deve essere sconfitto. Dovrai però venire ricoverato per forza in un ospedale e in particolare in un reparto di terapia intensiva. Dunque il percorso terapeutico è piuttosto lungo e complicato, purtroppo. In alcuni casi, si arriva anche a passare alcune settimane, o mesi, in ospedale.

Si può morire?

Come ti anticipavo prima, la meningite batterica fa così paura perché può risultare anche mortale. E purtroppo capita addirittura nel 10% o 15% dei casi, mentre nel 20% o 30% possono verificarsi comunque complicanze così gravi da provocare danni permanenti nella persona. Per questa ragione è fondamentale un intervento tempestivo e iniziare subito con la terapia antibiotica.

Il vaccino

Per prevenire la meningite batterica, il metodo più sicuro è il vaccino, che dovresti considerare soprattutto se sei tra le persone più a rischio. In generale, il consiglio è quello di chiedere al proprio medico, o al pediatra di tuo figlio, se sia il caso di sottoporsi alla vaccinazione oppure no.

Se però tuo figlio è neonato, devi sapere che alcuni vaccini sono già inclusi in quelli da ricevere obbligatoriamente durante i primi mesi di vita. Vale ed esempio per quello contro l'Haemophilus Influentiae di tipo B e contro lo pneumococco. Contro il meningocco di tipo C, B e quello che ti può proteggere da quattro ceppi diversi (A, C, Y, W 135), viene raccomandato.

Fonti| MSD Manuals; Ospedale Bambino Gesù

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