La musica vince anche in sala operatoria: ascoltarla mentre sei sotto i ferri può aiutarti a sentire meno dolore al risveglio

In molti casi il post-operatorio è trattato con farmaci oppiodi che, però, possono portarsi dietro effetti collaterali importanti come difficoltà nella respirazione, stitichezza e prurito e poi, come sai, possono anche creare dipendenza. Un nuovo studio inglese ha osservato che ascoltare musica e parole incoraggianti mentre si è sotto ai ferri, invece, può ridurre il dolore del 25%.
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Kevin Ben Alì Zinati 22 Febbraio 2021
* ultima modifica il 09/03/2021

Niente più antidolorifici e oppiodi per attenuare il dolore dopo un intervento chirurgico: la nuova terapia è a base di musica e parole rilassanti. Ascoltarle mentre si è sotto i ferri con un’anestesia totale aiuterebbe concretamente a rendere meno doloroso il risveglio e i successivi giorni di convalescenza. Nello studio pubblicato sul British Medical Journal i ricercatori dell'Imperial College Healthcare di Londra hanno osservato che in questi casi la percezione del dolore era diminuita del 25% rispetto ai pazienti anestetizzati in modo tradizionale. Secondo gli scienziati quasi l’80% dei 3,5 milioni di anestetici somministrati dal Servizio sanitario inglese ogni anno viene impiegato per anestesie generali e che il dolore persiste, più o meno, in un paziente su dieci: capisci quindi che il nuovo approccio potrebbe ridurre l’utilizzo di oppioidi.

Un futuro diverso

Gli oppioidi vengono comunemente usati per trattare il dolore post-operatorio ma possono portarsi dietro effetti collaterali significativi come difficoltà nella respirazione, stitichezza e prurito, senza dimenticare la dipendenza a cui possono dare avvio.

Per trovare una potenziale alternativa, i ricercatori inglesi hanno sottoposto 385 pazienti tra i 18 e i 70 anni a un’anestesia diversa: dopo essere stati addormentati per il proprio turno sotto ai ferri, è stata fatta ascoltare loro della musica rilassante o anche una voce che recitava frasi di incoraggiamento, del tipo “Ora sei al sicuro”.

Un’anestesia diversa

L’effetto della musica e delle parole incoraggianti ha determinato una riduzione del 25% del bisogno di antidolorifici oppioidi nelle 24 ore successive all’operazione e solo il 63% dei pazienti sotto questa anestesia diversa aveva bisogno di oppioidi, rispetto all'80% nel gruppo di controllo.

I farmaci oppioidi possono avere effetti collaterali: difficoltà nella respirazione, stitichezza, prurito e possono dare dipendenza

Secondo i ricercatori la risposta dietro l’efficacia della musica contro il dolore starebbe nel fatto che durante l’anestesia non saresti del tutto addormentato ma in uno stato di “coscienza connessa” in cui il cervello continua a funzionare e il corpo ad ascoltare ed elaborare le informazioni che registra.

La musica e le parole incoraggianti, una volta entrate nel tuo cervello, è come se accendessero degli interruttori: il tuo organismo innesca così il rilascio delle endorfine, quelle sostanze chimiche naturali che ti aiutano ad alleviare non solo il dolore ma anche lo stress e l'ansia.

Fonte | "Effect of therapeutic suggestions during general anaesthesia on postoperative pain and opioid use: multicentre randomised controlled trial" pubblicata il 10 dicembre 2020 sulla rivista British Medical Journal

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