La neurite ottica: come riconoscere uno dei possibili segnali della sclerosi multipla

La neurite ottica è un’infiammazione del nervo ottico che provoca un’alterazione della trasmissione degli impulsi dalla retina al cervello. Tra i sintomi c’è sicuramente una riduzione della vista e il dolore, ma quello che davvero deve essere ricercato è la causa che si nasconde dietro a questa patologia.
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Dott. Albert Kasongo Medico vaccinologo
12 Gennaio 2021 * ultima modifica il 12/01/2021

La neurite ottica è un’infiammazione che riguarda il nervo ottico che è deputato alla trasmissione delle informazioni visive dalla retina al cervello. L’infiammazione causa una degenerazione della guaina mielinica che riveste il nervo stesso e che garantisce la corretta conduzione dei segnali elettrici portando a un’alterazione della trasmissione degli impulsi dalla retina al cervello e compromettendo, di fatto, la funzione dell’occhio. Questa condizione provoca una riduzione della vista. Colpisce maggiormente gli adulti fra i 20 e i 40 anni ed è solitamente monolaterale (colpisce un solo occhio) anche se vi sono casi in cui possono essere coinvolti entrambi gli occhi.

I sintomi

La neurite ottica si presenta solitamente con una triade di segni clinici:

  1. Riduzione della vista: è il sintomo principale, già descritto sopra, raggiunge il suo picco entro un paio di giorni e può andare da uno scotoma (alterazione parziale del campo visivo) che può essere centrale o paracentrale fino alla completa cecità.
  2. Dolore oculare: questo sintomo può essere invalidante e può peggiorare con il movimento degli occhi.
  3. Alterazione della visione dei colori: anche detta discromatopsia.

A questi sintomi se ne possono aggiungere altri come fotofobia, presenza di corpi mobili nel campo visivo, aloni intorno alla luce e alterazioni del campo visivo.

Le cause

La causa principale della neurite ottica è la sclerosi multipla, malattia cronica neurodegenerativa in cui il sistema immunitario attacca il sistema nervoso causando danni soprattutto alla guaina mielinica che col tempo tenderà a degenerare alterando la trasmissione degli impulsi nervosi. La neurite ottica rappresenta il più comune disturbo visivo associato alla sclerosi multipla e funge da fattore predittivo importante in quanto in molti pazienti rappresenta il primo sintomo d’insorgenza della malattia.

Fra le altre cause ritroviamo diverse malattie autoimmuni quali LES, sarcoidosi, neuromielite ottica e altre. Vi sono anche infezioni quali sifilide, Herpes Zoster, tubercolosi e via dicendo. Sono state riconosciute altre possibili cause quali diabete, carenze nutrizionali, tossicità e vasculiti.

Infine, qualsiasi condizione che vada ad interferire con la capacità di trasmissione degli impulsi nervosi (infiammazioni, compressioni, ischemie), tumori compresi, può causare neurite. Vi sono tuttavia cause ad oggi sconosciute.

La diagnosi

Per effettuare diagnosi di neurite ottica ci si avvale di:

  • valutazione clinica: la presenza della triade descritta sopra e di qualsiasi segno o sintomo correlabile alla patologia.
  • valutazione strumentale: oftalmoscopia, potenziale evocato visivo, esame vista, riflesso pupillare alla luce, oct e Risonanza Magnetica.

La cura

La cura per la neurite ottica dipende chiaramente dalla causa scatenante ma in linea di massima è farmacologica e si somministrano corticosteroidi endovena, soprattutto se si sospetta una sclerosi multipla.

Quanto dura

La maggior parte dei casi di neurite ottica ha una prognosi favorevole e il disturbo rientra entro poche settimane o mesi.

Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli studi “Aldo Moro” di Bari, ha maturato esperienza in numerosi ambiti collaborando con diverse altro…
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