La pitiriasi rosea di Gibert: quelle macchie rossastre che possono comparire sul tronco

La pitiriasi rosea di Gibert non è altro che uno dei tanti tipi di dermatosi, ossia di problemi della pelle. Il primo sintomo è la comparsa di una grossa chiazza madre rossastra a cui poi seguirà una sorta di eritema più diffuso. Ma non ti devi preoccupare, spesso questo problema si risolve da solo e con tempistiche relativamente brevi.
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Kevin Ben Alì Zinati 29 Giugno 2023
* ultima modifica il 10/10/2023

Hai mai sentito parlare di pitiriasi rosea di Gilbert? In effetti è un nome piuttosto singolare, ma si tratta di una malattia infiammatoria benigna che colpisce la pelle e che si caratterizza per la formazione di lesioni di tipo eritemato-desquamativo.

Nonostante il nome un po' altisonante, non devi temere troppo questa patologia perché regredisce da sola, non manifesteresti sintomi particolari e non rischi nemmeno di attaccarla a qualcuno.

Come avrai facilmente intuito, questa patologia prende il nome dal dermatologo (C. M. Gibert) che per primo nel suo libro descrisse in modo preciso e approfondito la malattia e la sua sintomatologia, arrivando infine ad attribuirle il nome con cui la conosciamo oggi di pitiriasi rosea. Il termine "pitiriasi" invece deriva dal greco e fa riferimento alla desquamazione cui va incontro la pelle; "rosea" invece trova origine nelle parole con cui il dottor R. Willian chiamo inizialmente la malattia, ovvero "roseola anulata".

Si tratta di una dermatosi molto comune, che rappresenta il 2% di tutte le infiammazioni della pelle e colpisce individui tra i 10 ed i 40 anni specialmente durante i periodi primaverili e autunnali.

Una cura? La pazienza di attendere che si risolva da sola. Ecco qui tutto quanto devi sapere su questo problema.

Sintomi iniziali e segni della pitiriasi rosea

La fascia d’età più colpita è quella compresa tra i 10 e i 35 anni, quindi stiamo parlando di una popolazione molto giovane. Se nei fai parte, ti starai forse chiedendo a cosa dovresti prestare attenzione. Vediamo allora insieme i sintomi della pitiriasi rosea.

Normalmente l'esordio della patologia avviene attraverso la comparsa, sulla schiena, ma anche su torace e addome di una macchia rossastra, squamosa e in rilievo. Questa prima chiazza di solito viene chiamata “chiazza madre”  e può essere anticipata da:

  • febbre
  • mal di testa
  • dolori alle ossa

Un po’ i sintomi di un’influenza, diciamo. Dopo qualche giorno, talvolta anche qualche settimana, potrai notare un’eruzione sulla pelle più estesa e caratterizzata da macchie squamose e più piccole, dette macchie satelliti, che possono raggiungere anche il cuoio capelluto. Una loro caratteristica è la cosiddetta disposizione "ad albero di Natale". La guarigione spesso è spontanea, come già ti dicevo, e avviene nell’arco di due o tre mesi al massimo.

Cause

Ad oggi non si conoscono ancora con certezza le cause della pitiriasi rosea. L'ipotesi più accreditata, però, è che sia provocata due ceppi di Herpes virus (HHV6 e HHV7) che sono gli stessi che provocano la sesta malattia, tipica dei neonati.

La diagnosi

Per la diagnosi della pitiriasi rosea la prima cosa da fare è chiedere al medico e permettergli di osservare la zona. Siccome non sempre facile riconoscere con precisione questa patologia diventa importante la cosiddetta diagnosi differenziale per non confondere la patologia con altre condizioni dermatologiche come l'eczema nummulare, la psoriasi o il lichen. In tal caso cosa può aiutare?  Ecco alcuni casi di pitiriasi rosea ma “fuori dal comune”:

  • se noti che la chiazza madre è assente o non rilevabile
  • chiazze esattamente nelle pieghe dei gomiti e delle ginocchia
  • oppure chiazze di dimensioni notevoli su cuoio capelluto, genitali, mucosa orale e unghie
  • chiazze simili all'orticaria oppure con vescicole e croste
  • prurito prolungato per molti mesi

Trattamento

Non preoccuparti non ci sono cure pesanti o invasive all’orizzonte, tutt’altro. Di norma passa tutto da sé in un arco temporale che arriva, al massimo, a 12 settimane e difficilmente si ripresenta.

Anche qualora accadesse, di norma noteresti manifestazioni molto più lievi. La cosa importante è placare il prurito in modo tale che, nel grattarti, non rischi di procurarti tagli che possano poi diventare terreno fertile per infezioni. Per contrastarlo, il medico potrebbe prescriverti la somministrazione di antistaminici o anche farmaci a base di cortisone.

Se la causa è un'infezione da Herpes virus, può essere efficace utilizzare delle creme a base di aciclovir. Sono utili anche prodotti ad azione emolliente per reidratare la pelle secca.

Soprattutto nel caso di bambini, utilizza talco mentolato e creme emollienti o che contengano antistaminici. Prima, però, chiedi un consiglio al tuo medico o al pediatra.

Fonti| ISS, Ospedale Bambino Gesù 

(Articolo scritto da Valentina Danesi il 1 maggio 2021
Modificato da Kevin Ben Alì Zinati il 29 giugno 2023)

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