La salute dei denti passa dall’otturazione dentale: conosciamola meglio

L’otturazione dentale è una delle terapie odontoiatriche più diffuse. Se hai sofferto di carie, il tuo dentista l’ha curata ed ha effettuato un’otturazione. Ha eliminato cioè il tessuto carioso dal dente e ha otturato, per l’appunto, la cavità creatasi con del materiale molto resistente. E ricorda, non è l’otturazione a fare male, è la carie. Quindi recarsi dal dentista per i controlli è la soluzione migliore anche per scongiurare il dolore derivante da una carie trascurata.
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Dott.ssa Lia Roberto Specialista in Odontoiatria conservativa e pediatrica
4 Aprile 2019 * ultima modifica il 20/07/2022

L’otturazione dentale è una delle cure conservative più comuni e ovvie per mantenere inalterato il proprio sorriso. Probabilmente tutti hanno ben presente a grandi linee il meccanismo con cui si applica questa cura: c’è una carie, questa viene ripulita con il trapano ed eliminata e quindi il dente viene otturato con del materiale specifico. In passato si usava il piombo o metalli nobili come l’oro. Oggi si usano soluzioni in grado di conferire un risultato estetico migliore. Ma è solo questo ciò che bisogna sapere rispetto alle otturazioni dentali?

Ecco una piccola guida che ci è sempre d’aiuto per i pazienti che arrivano con qualche dubbio nello studio odontoiatrico.

Cos’è una otturazione dentale: definizione

Con questo termine intendiamo l’operazione che il dentista svolge per riempire (quindi otturare) la cavità del dente danneggiato. Prima, nella maggior parte dei casi, si procede con un lavoro di ripulitura dell’attività svolta dagli agenti cariogeni. Sì, stiamo parlando della carie: quella cavità scura che nasce dall’azione di alcuni batteri.

Il batterio che causa la carie è uno e si chiama Streptococco Mutans. Questo batterio si attacca al dente sotto forma di placca, un agglomerato di più batteri. Esso si nutre di zuccheri e come ogni essere vivente poi secerne dei residui. Questo batterio secerne acidi che corrodono il dente.

Quindi la carie è un erosione acida del dente dovuta a un batterio che si nutre di zuccheri e secerne acidi.

La carie, quando ha perforato smalto e dentina (strati di cui è composto il dente) ed è penetrata in profondità può arrivare alla polpa, il nervo del dente. In questo caso la carie rischia di compromettere la vitalità del dente col rischio di rendere necessaria la devitalizzazione dell’elemento dentario.

Grazie a una verifica costante e ad un controllo puntuale il dentista può anticipare questa evenienza e procedere con la cura che prevede, appunto, rimozione della carie e otturazione della cavità con materiale composito.

Quanto dura un’otturazione dal dentista

Questa è una domanda ricorrente nello studio di un dentista. Oggi i nuovi compositi non solo hanno una serie di vantaggi estetici, riproducendo il colore del dente. Ma presentano una durata simile a quella dello smalto originale. Paradossalmente, si crede che i vecchi materiali (amalgama in argento o piombo) siano più resistenti.

Quindi, qual è la durata di un’otturazione dentale ben fatta?

Si parla di una durata superiore ai 5 anni per un otturazione in composito.

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Fa male curare una carie?

No, l’otturazione viene fatta in anestesia locale ed è indolore.

A volte capita di otturare un dente e avere dolore quando si mastica. In alcuni casi un fastidio nei giorni successivi all’otturazione può essere normale, soprattutto se non è stata gestita correttamente l’applicazione del materiale composito.

Se il dolore persiste è probabile che la polpa stia morendo (è necrotica) e quindi si deve procedere con la devitalizzazione. Perché questo avviene?

Spesso si cerca di mantenere vivo il dente ed evitare la devitalizzazione per farla solo quando è strettamente necessario. In realtà questo, a volte, non può essere evitato. Quindi, se si accusa dolore alla masticazione dopo l’otturazione di un dente conviene andare subito dal dentista per effettuare una radiografia ed eventualmente un’operazione di devitalizzazione. Quest’ultima prevede la rimozione della polpa e il riempimento dei canali con un materiale da otturazione come la guttaperca.

Come fare un’otturazione: guida base

Chiaro, impossibile descrivere l’operazione in termini strettamente medici in quest’articolo. Però è giusto fare una sintesi di quelli che sono i passi determinanti. In primo luogo si procede con l’anestesia e poi con la rimozione della carie con il trapano.

Prima, però, bisogna mettere la diga di gomma.

La sua applicazione è fondamentale per un’otturazione fatta a regola d’arte e che sia duratura. La dental dam o diga di gomma è un telo di lattice che isola il dente o i denti da curare grazie al contributo di un piccolo telaio in ferro. Questo processo isola l’area dalla saliva e soprattutto dal respiro del paziente. Infatti, la cavità non deve essere contaminata prima dell’otturazione, altrimenti sarebbe possibile la nascita di carie secondarie e relativi problemi rispetto al lavoro eseguito. E questo diminuirebbe sensibilmente la durata dell’otturazione.

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La diga di gomma è fondamentale per una corretta otturazione

La fase di ricostruzione e di otturazione vera e propria viene effettuata con resine composite e cementi vetroionomeri. Insieme rappresentano le soluzioni migliori offerte dalle moderne tecniche odontoiatriche. L’amalgama di argento e altri materiali metallici sono ormai sostituiti dai materiali compositi, che hanno un ottimo risultato estetico e in termini di durata.

I tempi utili all’operazione di otturazione

Quanto tempo ci vuole per terminare l’operazione? I tempi dipendono dalla complessità dell’operazione. Impossibile definire in anticipo i termini di una cura: anche se prima si fanno analisi e radiografie solo nel momento in cui si lavora sulla superficie danneggiata è possibile avere un’idea chiara dei tempi di lavoro.

In linea di massima un’otturazione interdentale eseguita con un sistema ingrandente, applicando la diga di gomma ed eseguendo la terapia con la massima precisione non può durare meno di un ora.

Senza dimenticare che ci sono carie che coinvolgono tutto il dente o carie che si estendono sotto la gengiva e che possono pretendere metodi e procedure complesse. Ogni valutazione deve essere fatta sul singolo caso: lascia la decisione al tuo dentista di fiducia.

Curare carie in gravidanza: è possibile?

Spesso il problema di chi deve effettuare un’operazione riguarda la gravidanza: le otturazioni possono essere effettuate se si è incinte? Attraverso il sangue c’è sempre un assorbimento del medicinale utilizzato per l’anestesia. Interventi con anestesia possono essere eseguiti tra il 3 mese ed il 6 mese di gravidanza.

In linea di massima si consiglia sempre di eseguire una buona attività di prevenzione per evitare qualsiasi intervento che necessiti l’uso di anestesia durante la gravidanza.

Otturazione dentale fai da te: possibile?

A volte queste idee arrivano alla nostra attenzione. Ed è nostro compito mettere in guardia quanti credano che sia possibile fare una cura dentale casalinga. Un’otturazione non è un passaggio semplice, esistono in farmacia delle paste e dei compositi che in qualche modo consentono di inserire delle otturazioni provvisorie ma non è una soluzione. Non esistono risposte casalinghe e fai da te, l’unico modo per curare una carie e fare un’otturazione dentale è rivolgersi a un dentista…che, ovviamente, deve usare la diga di gomma!

Odontoiatra specializzata in Odontoiatria Conservativa e Pediatrica, iscritta all’ordine il 24/11/2009, con N° TO 0776 e membro della SIOI (Società italiana altro…
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