La sifilide: come riconoscere una malattia infettiva più diffusa di quello che si pensa

La sifilide è una patologia provocata da un batterio e che si trasmette per via sessuale. I sintomi variano in base a quale dei tre stadi si sta attraversando, ma è bene sottoporsi subito a una visita medica e iniziare la cura il prima possibile, per prevenire le complicanze più pericolose.
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Dott. Albert Kasongo Medico vaccinologo
27 Ottobre 2020 * ultima modifica il 27/10/2020

La sifilide, anche detta Lue, è una malattia infettiva trasmessa prevalentemente per via sessuale, attraverso il contatto diretto con una persona infetta. Può anche essere trasmessa per via transplacentare, dalla madre al feto, nelle ultime fasi della gravidanza (sifilide congenita). L'infezione si sviluppa in tre stadi, preceduti da un periodo d’incubazione (il tempo che trascorre dall’ingresso nel corpo del microrganismo e la manifestazione del primo sintomo) della durata di 3-4 settimane.

I sintomi

I sintomi della sifilide dipendono dallo stadio della malattia:

  1. Stadio 1: sifilide primaria. Nella parte del corpo che viene in contatto con l’agente patogeno che causa la malattia, che rappresenta quindi il punto d’ingresso del microrganismo, si forma una lesione che prende il nome di sifiloma. Solitamente si tratta del pene nell’uomo e della vulva o vagina nella donna, anche se la lesione può presentarsi in altre zone come labbra, ano, faringe e via dicendo. Il sifiloma si presenta come una piccola area arrossata rilevata, simile a una papula, non dolorosa, che si erode ed evolve successivamente in ulcera rilasciando un liquido sieroso che contiene i batteri responsabili della patologia. Questa lesione è altamente contagiosa e può essere accompagnata da ingrossamento dei linfonodi. Questi sintomi tendono a scomparire dopo 3-6 settimane anche in assenza di trattamento.
  2. Stadio 2: sifilide secondaria o disseminata. Il microrganismo diffonde in tutto il corpo attraverso il sangue e i vasi linfatici, motivo per cui spesso si riscontrano sintomi sistemici quali febbre, astenia, sindrome simil-influenzale e malessere generale. Ad ogni modo, la caratteristica principale di questa fase è rappresentata da un’eruzione cutanea disseminata in tutto il corpo che non provoca dolore o prurito e che compare anche sul palmo delle mani e sulle piante dei piedi, diversamente dalla maggior parte delle altre malattie.Si possono formare anche delle verruche sulle aree umide (bocca, genitali, ano) che contengono i germi, i quali possono diffondere ai soggetti che le toccano. Questa fase può durare diverse settimane, fino a 1-2 anni. Al termine di questa fase vi può essere un periodo di latenza in cui il soggetto sarà clinicamente asintomatico ma le analisi dimostreranno positività al batterio responsabile.
  3. Stadio 3: sifilide terziaria o sintomatica tardiva o avanzata. Si presenta a molti anni di distanza dalla fase precedente dando lesioni degenerative a carico Sistema Nervoso Centrale (neurosifilide), del sistema cardiovascolare, della pelle (piaghe) e dei vasi sanguigni.

Le cause

La sifilide è causata da un batterio che prende il nome di Treponema pallidum che appartiene all’ordine delle spirochete (forma a spirale). Questo batterio è sensibile al calore e alle temperature secche e sopravvive poco a contatto con l’ossigeno, motivo per cui la trasmissione avviene principalmente per contatto diretto con le lesioni di una persona infetta.

La diagnosi

La diagnosi di sifilide si effettua attraverso l’osservazione diretta delle lesioni e l’effettuazione di analisi del sangue (si cercano VDRL e TPHA).

La cura

La cura per la sifilide si basa su un trattamento antibiotico e il farmaco d’elezione è la Penicillina.

Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli studi “Aldo Moro” di Bari, ha maturato esperienza in numerosi ambiti collaborando con diverse altro…
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