Probabilmente se hai un parente o un amico che ha lavorato in stabilimenti in cui si utilizzava la polvere di silice cristallina, avrai già sentito parlare della silicosi. È una malattia che colpisce i polmoni e provoca una sorta di cicatrizzazione permanente in questi organi. Le conseguenze principali sono difficoltà respiratorie e affanno. Ma proviamo a capire meglio insieme in cosa consista questa patologia.
Se sei stato esposto all'inalazione di specifiche polveri tossiche per lunghi periodi di tempo, potresti essere a rischio silicosi. Nello specifico, dovrai prestare attenzione alla silice cristallina, con cui entrano in contatto soprattutto ceramisti, minatori e chi lavori in cementifici o fonderie. Come ti accennavo all'inizio è una malattia che colpisce i polmoni e che provoca una cicatrizzazione in questi organi. Per questo motivo, inizierai a respirare a fatica, soprattutto in situazioni di sforzo, e ad avvertire affanno. In seguito potrebbe peggiorare e provocarti problemi anche a riposo. Tieni presente, però, che prima di vedere comparire i primi sintomi potrebbero trascorrere anche 10 o addirittura 20 anni.
Di silicosi ne esistono tre tipologie:
La causa della silicosi è l'inalazione per un lasso di tempo prolungato di silice cristallina, che è un composto del silicio contenuto in molti minerali. Stiamo parlando soprattutto di quarzo, marmo e materiali simili. Nel momento in cui vengono lavorati, sprigionano la polvere che può provocare danni ai polmoni. Per questo motivo, il principale fattore di rischio è legato al lavoro che svolgi.
I sintomi principali della silicosi sono:
Nei casi più gravi in circa un paio d’anni si può accusare talmente tanta difficoltà a respirare che diventa necessario un aiuto.
Per la diagnosi di silicosi, sicuramente è fondamentale un'anamnesi accurata, perché una volta individuati i sintomi tipici e indagato sulle possibili cause, non è difficile giungere a un responso definitivo. Tuttavia per essere sicuro, il medico ti prescriverà senza dubbio un RX-torace o la TAC (se l'RX-torace è poco chiaro), per conoscere l'estensione del danno ai polmoni. A queste indagini, se necessario, aggiunge la biopsia polmonare. Tutto questo non solo per diagnosticarla ma anche per capire la forma, la gravità e quindi pensare alla cura più adeguata al tuo caso.
Purtroppo stiamo parlando di una malattia inguaribile e per la quale non esiste una cura definitiva. Quello che un medico potrebbe consigliarti è sicuramente di allontanarti dalla fonte di silice, oltre all'assunzione di broncodilatatori e corticosteroidi. Nei casi più gravi, poi, si rende necessario un trapianto di polmoni, anche se per fortuna questa eventualità è molto rara. Un aiuto importante potrebbe infine arrivarti da un percorso di riabilitazione respiratoria.
Fonte| INAIL