La sindrome serotoninergica, anche detta sindrome da serotonina, è un insieme di sintomi che possono insorgere in seguito ad un aumento della stimolazione del Sistema Nervoso Centrale (SNC) e del Sistema Nervoso Periferico (SNP) da parte di questo neurotrasmettitore.
La serotonina è un neurotrasmettitore, per la precisione una triptammina, sintetizzato a livello del SNC e dell’apparato gastro-enterico e ha diverse funzioni fra cui regolare il tono dell’umore (nei soggetti depressi, infatti, vi sono bassi livelli di serotonina), il sonno, l’appetito e la motilità intestinale.
Questa condizione è secondaria a un aumento della stimolazione dei recettori della serotonina causato dall’interazione di 2 o più farmaci serotoninergici o dall’overdose di un singolo farmaco.
Vi sono diversi farmaci che agiscono sul metabolismo della serotonina che, se assunti in dosi eccessive singolarmente o in combinazione con altri farmaci che abbiano la stessa funzione, possono determinare questa sindrome. Oltre a queste molecole vi sono anche droghe d’abuso come cocaina, ecstasy e amfetamine, il cui effetto determina un aumento del rilascio endogeno di serotonina. Vediamone alcuni:
Vi sono poi diversi altri farmaci coinvolti come quelli per il trattamento del Parkinson (L-Dopa), dell’epilessia, del disturbo bipolare e via dicendo.
I sintomi della sindrome serotoninergica possono essere raggruppati in una triade:
I sintomi di solito si manifestano entro le 24h dall’assunzione dei farmaci e si risolvono entro 24-48h a meno che i farmaci assunti non abbiano emivita più lunga.
La diagnosi è clinica e si avvale di criteri diagnostici. Il più utilizzato è il criterio di Hunter in cui è richiesto che il paziente abbia assunto 1 o più farmaci serotoninergici e presenti almeno una delle seguenti manifestazioni:
Il trattamento si avvale della sospensione dei farmaci serotoninergici a cui si può associare una terapia di supporto che aiuta a controllare l’agitazione e le alterazioni conseguenti alla sindrome. Possono essere anche somministrati antagonisti della serotonina come la ciproeptadina, soprattutto in fase iniziale.