La Spagna dice basta alla caccia al lupo. Esultano gli animalisti: “Decisione storica”

Il ministro dell’Ambiente spagnolo Teresa Ribera ha annunciato che il lupo iberico verrà inserito nell’elenco delle specie protette, vietando di fatto la caccia a questo animale. Mentre gli allevatori di bestiame protestano, arrivano gli elogi del WWF: “Che sia il primo passo verso un approccio che concili l’attività umana con la conservazione della fauna selvatica”.
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Federico Turrisi 8 Febbraio 2021

Considerato una spina nel fianco per gli agricoltori, il lupo in Spagna è stato spesso bersaglio delle doppiette dei cacciatori. Adesso però Madrid ha deciso di assicurargli un adeguato livello di protezione. Il governo infatti, per bocca del ministro dell'Ambiente Teresa Ribera, ha annunciato che nei prossimi giorni il lupo verrà inserito nella lista delle specie protette; questo sostanzialmente vuol dire che la caccia al lupo verrà bandita su tutto il territorio spagnolo.

La notizia è stata accolta con grande soddisfazione dalle associazioni ambientaliste che da tempo si battono per la salvaguardia del predatore, tanto da ritenere storica la misura che sarà presto adottata all'esecutivo guidato da Pedro Sánchez. "Un primo passo verso un approccio basato sulla scienza per una coesistenza pacifica uomo-animali", ha sottolineato Juan Carlos del Olmo, segretario generale del WWF spagnolo.

La decisione ha invece suscitato i malumori delle comunità rurali del nord-ovest della Spagna, dove si trovano i principali nuclei di lupi iberici. "Il divieto – ha commentato Ignacio Valle, presidente della Federazione reale della caccia – non tiene conto del punto di vista del mondo dei contadini".

La storia del lupo in Spagna

Il lupo iberico (nome scientifico Canis lupus signatus) è una sottospecie del lupo grigio. È presente soprattutto nel nord del Portogallo e nel nord-ovest della Spagna, ma all'inizio del secolo scorso era diffuso su tutto il territorio della penisola iberica. La sua popolazione attraversa infatti una fase di declino da decenni, e il lupo è arrivato a un passo dall'estinzione tra gli anni Cinquanta e gli anni Settanta a causa della "caccia programmata". Fino ad oggi il lupo poteva ancora essere cacciato a nord del fiume Duero, dove vive la maggior parte dei 2.500 animali sopravvissuti.