La stanchezza in gravidanza: le cause della mancanza di energie nel primo e terzo trimestre

Quella strana sensazione di mancanza di energie e spossatezza è del tutto normale durante la gravidanza. I cambiamenti ormonali, l’aumento del progesterone e il tuo corpo che ti impone di rallentare i ritmi sono tutte cause di quella che all’esterno può apparire come un’improvvisa pigrizia. Non badare agli altri, riduci gli impegni e riposa di più, ne hai davvero bisogno.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Giulia Dallagiovanna 2 Maggio 2019
* ultima modifica il 29/09/2020

Quando sei incinta, essere stanca è assolutamente normale. Ci sarà chi ti dice "quando aspettavo io mio figlio, nel frattempo riuscivo a fare 10 cose diverse contemporaneamente". Devi sapere che probabilmente ti starà mentendo. Il tuo corpo si ritrova improvvisamente a svolgere il doppio lavoro ed è quindi naturale che le energie risultino dimezzate. La stanchezza in gravidanza, chiamata anche astenia in gravidanza, è comune soprattutto durante il primo e il terzo trimestre.

Le cause sono diverse. Variazione nei flussi ormonali, aumento del progesterone, ma anche istinti di autoconservazione iscritti nel tuo Dna e, semplicemente, maggior predisposizione di una persona rispetto a un'altra. Il primo consiglio, quindi, è quello di non sentirti in colpa se dopo aver dormito tutta la notte, hai ancora gli occhi che si chiudono. Il secondo, è quello di assecondare il bisogno di riposo e non scordarti di avere un occhio di riguardo per il tuo corpo che sta vivendo un momento molto delicato e per il feto che cresce dentro di te.

La stanchezza in gravidanza nel primo trimestre

I primi mesi sono il momento in cui ti accorgi di aspettare un bambino. Il ciclo mestruale che salta e magari qualche nausea ti avvertono che c'è un embrione, e poi un feto, dentro di te. E assieme a questi sintomi più evidenti, anche una stanchezza che sembra immotivata e, probabilmente, un aumento dell'emotività. Sia in positivo che in negativo. Manifestazione che sono collegate da una causa comune: i cambiamenti ormonali tipici di questa fase.

Tra tutti, uno: il progesterone. Come già il termine ti farà intuire, è quello che rende il tuo utero adatto alla gestazione. In realtà, lo conosci già. Si tratta della stessa sostanza che ti provoca gli sbalzi d'umore durante il ciclo mestruale. Ogni mese, infatti, si occupa di preparare la mucosa interna dell'utero, rendendola più soffice, spessa e umida. Insomma, un nido in grado di accogliere al meglio l'embrione. Se l'ovulo non viene fecondato, questo strato si disintegra da solo e viene eliminato attraverso la mestruazione.

Quando invece rimani incinta, il progesterone continua a svolgere il proprio lavoro. Induce la muscolatura liscia a rilassarsi, per rendere l'utero meno sensibile all'impianto dell'embrione. In caso contrario si rischia invece che l'organo si contragga ed espella il tutto, provocando di fatto un aborto spontaneo. A distendersi sono però anche i muscoli addetti ai piccoli vasi sanguigni periferici. La pressione diminuisce, il corpo rallenta, la mente è già orientata verso il futuro con tuo figlio. Sono proprio tutti questi movimenti di rallentamento e distensione a indurti la stanchezza in gravidanza, ma anche qualche capogiro e la sensazione di svenimento.

La stanchezza in gravidanza nel terzo trimestre

La stanchezza in gravidanza ti accompagnerà di sicuro per tutta la prima fase della gestazione e tornerà a ripresentarsi durante il terzo trimestre. Il bambino nel tuo utero è ormai quasi del tutto sviluppato e ora inizi ad avvertire il suo peso. Le tue gambe e la tua schiena devono farci i conti tutti i giorni, perciò è normale che le scorte di energia ne risentano.

È inoltre probabile che tu faccia ancora più fatica del solito ad avere una buona qualità del sonno. Il progesterone provoca una riduzione della fase REM, ovvero quella dove dormi più profondamente e inizia a orientare la tua mente verso il parto. Potresti quindi provare le prime ansie per il futuro e magari anche un po' di paura per un momento sicuramente bellissimo, ma che non è esattamente una passeggiata. Se poi a tutto questo aggiungi che dovrai alzarti sempre più di frequente per urinare, immaginerai da sola come otto ore di sonno siano solo un lontano ricordo.

Altre cause della stanchezza in gravidanza

I flussi ormonali e le loro variazioni sono sicuramente la prima causa della stanchezza in gravidanza, così come dell'aumento dell'emotività. Un discorso simile, peraltro, può essere fatto anche per le sensazioni simili che alcune donne provano durante il ciclo mestruale. Ma il progesterone non è il solo colpevole.

Ad esempio, non dovresti dimenticarti che, anche se ormai lavori tutto il giorno al computer e ti muovi su metropolitane e aerei, l'uomo derivi pur sempre dagli animali. E dei suoi lontani progenitori ha mantenuto alcuni istinti primordiali, volti soprattutto alla conservazione e alla prosecuzione della specie. È quindi normale che quando aspetti un bambino queste forze tornino a farsi sentire, seppur a livello inconscio. La stanchezza, in particolare, è una forma di protezione. Serve a ricordarti come tu non possa assolutamente svolgere lavori pesanti o sottoporti a sforzi troppo intensi. Dovresti invece rimanere a riposo e al caldo, dedicandoti a mansioni leggere.

Di certo ti capiterà poche volte di imbatterti in attività faticose dal punto di vista fisico se lavori in un ufficio, ma pensa ai tuoi nonni o bisnonni che dovevano continuare a prendersi cura di animali e campi.

La spossatezza anomala può anche essere dovuta a una carenza di ferro, che in quel periodo il tuo corpo destina soprattutto al feto. Sarai inoltre tentata di mangiare meno del solito, perché potresti soffrire di nausea e acidità di stomaco. La scarsa alimentazione contribuirà sicuramente al venir meno delle energie di cui avresti bisogno.

Come combattere la stanchezza in gravidanza

Per combattere la stanchezza in gravidanza, per prima cosa non dovresti smettere di mangiare. Punta piuttosto a pasti leggeri e non saltare mai la colazione. Frutta fresca al posto di una brioche e pesce invece di carne rossa, ma il digiuno è assolutamente sconsigliato. In questo modo, non ti mancheranno i nutrienti che il tuo corpo e il feto ti richiedono, ma non appesantirai nemmeno il tuo apparato digestivo, che in quei mesi lavorerà comunque più piano. Inoltre, bevi molta acqua. Ti aiuterà a mantenerti sempre ben idratata, soprattutto se soffri di nausea, e a integrare eventuali sali minerali persi anche a causa della minzione frequente.

Se il nuovo regime alimentare non ti basta, chiedi consiglio al tuo medico o al tuo ginecologo per qualche integratore. Avrai bisogno soprattutto di ferro e vitamine, ma non cedere a cure fai da te, nemmeno se ti sembrano innocue: devi pensare a due persone in questo momento. Un buon rimedio della nonna può invece essere quello di tenersi sempre in borsetta una caramella o una bustina di zucchero, per essere pronta in caso di improvviso giramento di testa o mancamento. E quando il tuo corpo ti chiede di riposare, tu fallo. Almeno prova a chiudere gli occhi ogni volta che ti è possibile, soprattutto se non sei riuscita a dormire bene durante la notte.

Sicuramente la prima regola è quella di rivedere la tua lista delle priorità. Ora al primo posto vieni tu e il tuo bambino, tutto il resto può e deve aspettare. Prendi quindi meno impegni, anche lavorativi, e rallenta i ritmi. Non importi di seguire gli orari che rispettavi fino a qualche mese prima, non sei diventata più pigra: sei solo incinta.

Fonti| Humanitas; Uppa

Contenuto validato dal Comitato Scientifico di Ohga
Il Comitato Scientifico di Ohga è composto da medici, specialisti ed esperti con funzione di validazione dei contenuti del giornale che trattano argomenti medico-scientifici. Si occupa di assicurare la qualità, l’accuratezza, l’affidabilità e l’aggiornamento di tali contenuti attraverso le proprie valutazioni e apposite verifiche.
Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.