La piccola Chloe è "nata due volte”. La prima, il 31 dicembre 2020, quando dalla Sardegna la mamma è giunta all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma per portare a termine il parto e poi, la seconda, poco più di 24 ore dopo, quando un’équipe multidisciplinare di anestesisti, chirurghi neonatali e infermieri l’ha salvata dalla Mavp, una grave e rarissima malformazione polmonare. Oggi sono passati pochi giorni dall’intervento e Chloe non solo respira da sola ma è pronta a portarsi a casa una guarigione completa.
La diagnosi di Chloe è stata fatta direttamente nell’utero: Mavp. Si tratta di una malformazione artero-venosa polmonare, un’anomalia vascolare estremamente rara. Pensa che, secondo le stime, colpisce 1 bambino su una popolazione che può variare dai 3 ai 5mila nuovi nati. E per di più, solo nel 5-6% dei casi viene diagnosticata in fase neonatale, dal momento che si manifesta perlopiù in età adulta con malformazioni di piccole dimensioni.
Per Chloe, invece, si trattava di lesioni molto estese, il suo cuore era eccessivamente dilatato e sovraccarico e nei polmoni si era sviluppato un groviglio di vasi che deviava il normale percorso sanguigno mettendo in comunicazione diretta arteria e venapolmonare.
In queste condizioni, il sangue si trovava così in quello che viene definito un “cortocircuito”, non riusciva più ossigenarsi e si riversava nel cuore. Chloe rischiava un grave scompenso cardiaco.
Nata il 31 dicembre dello scorso anno, Chloe dopo poco più di 24 ore era già in sala operatoria per correggere il difetto nei polmoni. Con l’intervento, i medici le hanno legato i vasi sanguigni malformati in modo progressivo e lento, per evitare così scompensi emodinamici e di fatto, quindi, le hanno ricostruito il fisiologico flusso sanguigno. Poi hanno proceduto con l’asportazione della porzione di polmone con l’anomalia vascolare: un’operazione nota come “lobectomia polmonare inferiore”.
La fase post-chirurgica era quella più delicata ma Chloe l’ha superata alla grande. Oggi sta bene, le prospettive di qualità di vita sono ottime e, in futuro, non avrà più bisogno di altre operazioni. Chloe è guarita del tutto.
Fonte | Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma