Seppur irresistibili e ricche di proprietà benefiche, le arachidi sono legate a un problema piuttosto comune, ovvero le gravi reazioni allergiche che possono scatenare in alcune persone e che, stando a un nuovo studio, sarebbero più diffuse negli adulti di quanto ci si potesse immaginare.
L’allergia alle arachidi è considerata una delle più frequenti in età pediatrica, ma secondo i risultati ottenuti da un team di ricercatori della Northwestern University soltanto negli Stati Uniti anche un adulto su 5 sarebbe allergico alle noccioline, in diversi casi avendo sviluppato il problema dopo i 18 anni.
Negli Stati Uniti, oltre 4,6 milioni di adulti soffrono di allergia alle arachidi: si tratta di numeri inaspettati per un problema che viene solitamente associato ai bambini, e ancor più sorprendente è il fatto che di queste persone, ben 800mila, ovvero oltre il 17%, sarebbero divenute allergiche dopo aver compiuto 18 anni.
A rivelare la relazione complicata di molti americani con le noccioline è una ricerca condotta su 40mila adulti dal Centro di ricerca per le allergie alimentari e per l’asma della Northwestern University, in Illinois. I risultati ottenuti, pubblicati sul Journal of Allergy and Clinical Immunology, ribaltano completamente il punto di vista riguardante un’allergia in grado di provocare gravi reazioni, con sintomi che includono vomito, prurito e problemi respiratori.
Il primo studio che indaga nel dettaglio la diffusione dell’allergia alle arachidi in tutti gli Stati Uniti porta oltretutto alla luce un grande paradosso: nonostante circa 3 americani su 4 allergici alle noccioline abbiano un’età superiore ai 17 anni, l’unica terapia approvata dalla Food and Drug Administration (Fda) contro questo problema è pensata per la fascia d’età 4-17 anni, un trattamento che nel tempo dovrebbe ridurre la sensibilità dei bambini o ragazzi alle arachidi e alle sue proteine.
Così, mentre lo sguardo della comunità medica restava erroneamente rivolto verso l’infanzia, moltissimi adulti hanno iniziato a sviluppare l’allergia, spesso senza badare ai sintomi avvertiti. Anche per questa ragione, la diagnosi di questa condizione nelle persone con più di 18 anni è particolarmente difficile, dato che secondo il primo autore dello studio Ruchi Gupta un adulto che presenta una reazione allergica tende semplicemente a evitare di mangiare nuovamente lo stesso cibo, piuttosto che a recarsi dal medico per effettuare un test.
Quest'ultimo, tuttavia, è un passaggio fondamentale per chi è allergico alle arachidi, dato che solo attraverso la prescrizione di un medico è possibile ottenere l'adrenalina, che rappresenta un trattamento di emergenza da utilizzare per evitare che la reazione avversa all'alimento porti allo shock anafilattico.
Fonte| "Prevalence and characteristics of peanut allergy in US adults" pubblicato su Journal of Allergy and Clinical Immunology il 9 febbraio 2021