L’amoxicillina: un antibiotico che il tuo medico potrebbe averti prescritto spesso

L’amoxicillina è tra gli antibiotici più prescritti dai medici di medicina generale e dai pediatri. È una penicillina ad ampio spettro d’azione, attiva su molti batteri gram positivi e molti batteri gram negativi. Spesso per ovviare problemi di resistenza viene somministrata in associazione all’acido clavulanico. Andiamo a conoscere per quali infezioni ci può servire e i possibili effetti collaterali.
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Dott.ssa Chiara Speroni Dottoressa in Farmacia
12 Agosto 2020 * ultima modifica il 06/11/2020

L'amoxicillina che vediamo spesso prescritta dai medici e dai pediatri è una penicillina ad ampio spettro. È un antibiotico attivo sia sui batteri gram positivi sia sui batteri gram negativi.

A cosa serve

Questa penicillina trova applicazione per diverse tipologie di infezioni, come:

  • infezioni delle vie urinarie
  • infezione da H.Pylori
  • otite media
  • sinusite
  • infezioni del cavo orale
  • bronchite
  • polmonite non complicata
  • infezioni da Haemophilus influenzae
  • salmonellosi
  • infezione meningococcica
  • gonorrea

Come tutte le penicilline, anche l'amoxicillina è un antibiotico a struttura β-lattamica. Questi antibiotici inibiscono la crescita batterica interferendo con la sintesi della parete cellulare del batterio.

Sai, la parete dei batteri è costituita da un strato rigido esterno: questa circonda la membrana citoplasmatica, mantiene la forma della cellula batterica e previene la lisi cellulare a causa della diversa pressione intra- ed extra- cellulare.

Questa parete è composta da un complesso polimero intrecciato chiamato peptidoglicano formato da polisaccaridi e polipeptidi. I legami incrociati sono quelli che conferiscono rigidità alla parete. Gli antibiotici β-lattamici hanno la struttura molecolare simile alla sequenza peptidica necessaria per la sintesi della parete; in questo modo, questi antibiotici, riescono ad interferire col processo di formazione della parete formando un legame covalente con essa. In questo modo la formazione della parete si arresta e porta alla morte della cellula batterica.

Purtroppo, i batteri sono in grado di resistere all'azione di agenti esterni, tra cui gli antibiotici. Tra le possibili cause di resistenza all'antibiotico troviamo:

  • inattivazione dell'antibiotico
  • alterazione delle proteine bersaglio dell'antibiotico
  • riduzione della permeabilità degli strati esterni cellulari tali da impedire che il farmaco raggiunga il sito bersaglio
  • presenza di una pompa di estrusione che trasporta il farmaco all'esterno della cellula

Spesso, l'amoxicillina è utilizzata in associazione ad acido clavulanico. Questo è un inibitore delle β-lattamasi, enzimi prodotti dai batteri in grado di bloccare l'azione del farmaco. Questi enzimi sono prodotti principalmente dagli stafilococchi. Puoi, dunque, intuire come l'acido clavulanico sia in grado di potenziare l'amoxicillina. Così facendo, questa associazione può essere utilizzata per il trattamento di altre infezioni, altrimenti resistenti alla sola amoxicillina, come:

  • infezioni delle vie respiratorie
  • infezioni genitali
  • infezioni urinarie
  • infezioni addominali
  • celluliti
  • morsi di animali
  • infezioni dentali gravi

Effetti collaterali e controindicazioni

L'amoxicillina è un farmaco non tossico, ma è in grado di scatenare reazioni di ipersensibilità o di allergia crociata. Può portare a:

  • nausea
  • vomito
  • dissenteria
  • colite da antibiotici
  • candida vaginale
  • shock anafilattico
  • eruzioni cutanee (es. in caso di mononucleosi infettiva)
  • orticaria
  • prurito intenso
  • lesioni orali
  • febbre
  • nefrite interstiziale
  • eosinofilia
  • anemia emolitica
  • vasculopatia

In caso di insufficienza renale, l'amoxicillina a dosi molto elevate può portare a convulsioni. In gravidanza ed allattamento l'utilizzo del farmaco è prescritto dal medico o dal ginecologo solo in caso di effettiva necessità, valutando il parametro rischio-beneficio.

Come si assume il farmaco?

Devi sapere che il farmaco è presente sia a dosaggio pediatrico che a dosaggio per adulti. Per i bambini è presente in forma di polvere da ricostituire al momento dell'utilizzo e conservato in frigorifero per un periodo non superiore ai 7-10 giorni. Per gli adulti il farmaco è presente in compresse rivestite e compresse masticabili. La dose e la durata della terapia, ricordati, sono sempre valutati e decisi dal medico in base all'infezione diagnosticata.

Abusare o utilizzare antibiotici quando non necessario può aumentare il rischio di resistenza, le terapie possono risultare non adeguate o effettuate per un periodo di tempo superiore alla norma, aumentando il rischio di complicanze e/od effetti collaterali, portando dunque a un effetto dannoso sul tuo organismo e non più benefico.

Fonti| Foye's – Principi di Chimica Farmaceutica; Katzung – Farmacologia generale e clinica; Rang – Farmacologia

Laureata in Farmacia presso la facoltà di Scienze del Farmaco dell’Università degli Studi di Milano. Tesi svolta presso il laboratorio di altro…
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