Tra i 14 e i 20 anni almeno un ragazzo su tre presenta già una patologia andrologica che può avere possibili ripercussioni sullo stato di fertilità in un caso su dieci.
La regola per una buona prevenzione è che una prima visita dall’andrologo dovrebbe essere già fatta tra i 14 e i 16 anni, una seconda visita tra i 18 e i 20 e una terza tra i 35 e i 40 anni. Purtroppo questa regola di prevenzione nella maggior parte dei casi viene disattesa e dall’andrologo ci si va unicamente alla comparsa di sintomi veri e propri (infezioni genitali maschili, problemi di infertilità, disfunzione erettile, etc.)
Come ha sottolineato Alessandro Palmieri, presidente della società italiana di andrologia (Sia): "Solo il 2% dei giovani si controlla, ma la prevenzione deve cominciare dall'adolescenza; problemi che non sono vere e proprie patologie vanno individuati per essere affrontati evitando conseguenze come nel caso del varicocele e del rischio di infertilità”.
La Società italiana di andrologia ha cosi avviato la campagna "Amore senza ostacoli" con lo scopo di spiegare ai giovani che rivolgersi a un andrologo è del tutto normale e si può fare senza alcun timore.
La campagna è prevista per il prossimo anno scolastico 2022/23 e permetterà ai medici andrologi che aderiscono all'iniziativa di recarsi in cento scuole italiane per parlare di malattie andrologiche, di prevenzione e di salute sessuale a circa diecimila studenti.
“Durante gli incontri, sarà lasciato ai ragazzi il "Vocabolandro", un vocabolario dell'andrologia con informazioni corrette e verificate – ha spiegato all'Ansa Palmieri -. Sarà una guida per conoscere le principali malattie legate ai genitali, il corretto uso del profilattico, l'igiene intima, l'alimentazione, l'alcol e i rischi legati all'uso delle droghe”.