Un vero killer silenzioso della salute è l’aterosclerosi, ovvero l’indurimento delle arterie. Perché parliamo di killer silenzioso? Perché non ti accorgi di questo problema, finché non si manifestano delle gravissime complicazioni. La cosa positiva, però, è che puoi agire affinché questo pericolo non si crei o comunque sia tale da non creare preoccupazione. Come? Con piccole e salutari modifiche allo stile di vita.
Le tue arterie sono vasi sanguigni caratterizzati da una certa flessibilità ed elasticità. Può succedere però che proprio questi vasi impegnati a trasportare ossigeno e sostanze nutritive dal cuore al resto del corpo diventino rigide, limitando il flusso sanguigno agli organi e ai tessuti. L’aterosclerosi definisce proprio questa comune condizione, chiamata anche indurimento delle arterie. Si tratta di un un tipo specifico di arteriosclerosi. Questi due termini si assomigliano, ma non sono la stesso cosa. Indicano lo stesso problema, anche se aterosclerosi è un termine più preciso. L’arteriosclerosi si riferisce al generale indurimento, con perdita di elasticità, delle pareti delle arterie, mentre l'aterosclerosi è l'accumulo di grassi, colesterolo e altre sostanze (placca) all'interno e sulle pareti dell'arteria, che può limitare il flusso sanguigno verso una parte specifica del tuo corpo, come succede per esempio durante un infarto. Sebbene l'aterosclerosi sia spesso considerata un problema cardiaco, può colpire le arterie in qualsiasi parte del corpo.
Il problema principale dell’aterosclerosi è che non ti accorgi di averla, perché non presenta sintomi, finché un'arteria non diventa così stretta da bloccare il flusso sanguigno o da scatenare un infarto o un ictus. Comunque potresti presentare:
Esattamente quale sia la causa dell’aterosclerosi è difficile da stabilirsi. È una malattia lenta e progressiva che può iniziare fin dall'infanzia e pare sia collegata a:
L'indurimento delle arterie si verifica e ci sono tantissimi fattori di rischio. Quali sono?
Le complicanze dell'aterosclerosi dipendono dalle arterie bloccate. E purtroppo le complicazioni possono essere davvero gravi:
La diagnosi di aterosclerosi deve essere formulata dopo la raccolta di una serie di dati, ovviamente tramite degli esami specifici. Ci voglio le analisi del sangue, per verificare i livelli di colesterolo, zuccheri e trigliceridi. Potresti dover usare un doppler per misurare la pressione sanguigna in vari punti lungo il braccio o la gamba. Queste misurazioni possono aiutare il medico a comprendere il grado di eventuali blocchi, nonché la velocità del flusso sanguigno nelle arterie.
Ti saranno prescritti un elettrocardiogramma (ECG), un test di resistenza o un test da sforzo. Poi, potresti doverti sottoporre a un angiogramma o altri esami per immagini, come l'ecografia, la tomografia computerizzata (TC) o l'angiografia a risonanza magnetica (MRA) per studiare le arterie.
La cura per l’aterosclerosi prevede diversi approcci. Prima di tutto devi modificare lo stile di vita, seguendo una dieta più sana e facendo esercizi. Potrebbero esserti prescritti dei farmaci per ridurre i livelli di colesterolo o per rallentare l'accumulo di depositi di grasso nelle arterie. Sono utili anche i farmaci anti-piastrinici, per prevenire coaguli, i beta-bloccanti e gli inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE). Questi farmaci possono aiutare a rallentare la progressione dell'aterosclerosi abbassando la pressione sanguigna e producendo altri effetti benefici sulle arterie cardiache.
Si usano spesso anche i diuretici, per “allentare” l’ipertensione. Esistono strade chirurgiche? Sì, a volte sono necessari dei trattamenti più aggressivi, come l’angioplastica e il posizionamento di stent o l’endoarteriectomia, per rimuovere i depositi di grasso dalle pareti di un'arteria ristretta. Un’altra strada è il bypass.
Come ti abbiamo anticipato, si previene apportando dei cambiamenti nello stile di vita. Dovresti prima di tutto:
Abbiamo chiesto al dottor Bruno Andreuzzi, cardiologo presso il Centro Medico Santagostino, di spigarci meglio quale stile di vita e quali comportamenti possano aiutare a prevenire l'aterosclerosi:
"Per quanto riguarda l'aterosclerosi, bisogna fare attenzione a cinque fattori di rischio: il fumo, il colesterolo, il diabete, la pressione alta e la familiarità. L'ultimo naturalmente non può essere cambiato, ma sui primi quattro si può provare ad agire. Smettere di fumare è il primo passo, ma anche tenere monitorata la pressione è importante.
Bisogna poi seguire una dieta povera di grassi saturi che permette una seppur leggera diminuzione del colesterolo. Aiutano ad esempio i cereali integrali che possono ridurre questo valore fino al 5% o al 10%, poi l'assunzione di steroli vegetali che ne diminuiscono l'assorbimento, ma anche il preferire grassi vegetali, come l'olio d'oliva al posto del burro, o la carne di maiale senza la parte grassa in sostituzione di quella di manzo. E ancora, il pollo, ma eliminando la pelle, il pesce, noci, nocciole e così via. Se però il colesterolo rimane alto, allora è necessaria una terapia mirata. E anche per il diabete esiste una cura, ma in questo caso bisogna sapere che il rischio di aterosclerosi rimane comunque elevato".
,Fonti| Humanitas; Fondazione Veronesi