L’Austria introduce l’obbligo per il vaccino anti-Covid: è il primo paese europeo a farlo

Con 137 voti a favore e 33 contro, il parlamento austriaco ha approvato la proposta di legge che dal 1 febbraio 2022 imporrà a tutti i cittadini maggiorenni l’obbligo di vaccinazione. Chi si rifiuterà andrà incontro a pesanti sanzioni.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Kevin Ben Alì Zinati 21 Gennaio 2022
* ultima modifica il 01/04/2022

Vaccinarsi è atto di protezione per la propria salute, una responsabilità verso sé e gli altri, un dovere morale. Ora è anche un obbligo.

L’ha deciso l’Austria che oggi diventa il primo paese europeo ad introdurre l’obbligo vaccinale per tutta la popolazione sopra i 18 anni.

Il parlamento austriaco ha approvato la proposta di legge dopo infinite ore di battito in aula e la maggioranza dei deputati, 137 a favore e 33 contro, ha detto sì alla nuova “rivoluzionaria” misura che a partire dal 1 febbraio 2022 imporrà a ai cittadini l’inoculazione del vaccino anti-Covid.

L’obbligo riguarderà tutti i maggiorenni e saranno esenti solo le donne in gravidanza e chi è guarito dal Covid-19 da meno di 180 giorni, oltre ovviamente a tutte quelle persone che già prima non potevano ricevere la somministrazione per motivi medici.

Coloro che si rifiuteranno di vaccinarsi incorreranno in sanzioni salatissime, che potrebbero arrivare anche a 3.600 euro.

La misura ora dovrà passare al voto in Senato e poi dovrò essere firmata dal presidente della Repubblica Alexander Van der Bellen ma i passaggi sono considerati solo delle formalità.

Come riporta a BBC, la misura dovrebbe rimanere in vigore fino a gennaio 2024 e chiedere al governo austriaco uno sforzo economico importante, con circa 1,4 miliardi di euro investiti in misure per incoraggiare le persone non vaccinate a cambiare idea.

Tra questi, l’istituzione di una lotteria nazionale con premi da 500 euro per incoraggiare i “no vax” e lo stanziamento di 400 milioni di euro per i Comuni con la più alta percentuale di immunizzati.

La virata dell’Austria viene soprattutto dai numeri che compongono la “sua” fetta di pandemia. Ad oggi solo il 72% della popolazione è completamente vaccinata contro il Covid-19, uno dei tassi più bassi dell'Europa occidentale, e la diffusione della variante Omicron, nonostante un quarto lockdown sotto le feste, ha spinto i contagi a livelli record (27.677 a ieri, mai così tanto da inizio pandemia).

La sua scelta, comunque, è destinata a dividere l’Europa e, dando uno sguardo ai pesi limitrofi, oggi crea anche un po’ clamore. Soprattutto se guardi oltremanica, dove Boris Johnson, il primo ministro britannico, ha annunciato la fine di gran parte delle restrizioni anti Covid come le mascherine nei luoghi pubblici e i passaporti Covid.

Come sai, in Italia l’obbligo di vaccinazione – per ora – è riservato solo agli over50 mentre in Grecia è per le persone sopra i 60 anni. Che quello austriaco sia il primo passo del valzer europeo?

Fonte | Reuters

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.