Le 10 “promesse” per il 2021 con cui l’Oms vuole migliorare la salute globale

Non solo una maggior collaborazione tra paesi e un’accelerata nell’accesso ai test, ai medicinali e ai vaccini Covid-19. Il 2021 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sarà fatto di un impegno a 360 gradi mirato al miglioramento della salute dei cittadini del mondo: un lavoro che la vedrà protagonista quindi anche contro le epidemia di informazioni sbagliate, le malattie trasmissibili e la riduzione delle disuguaglianze di salute.
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Kevin Ben Alì Zinati 7 Gennaio 2021
* ultima modifica il 07/01/2021

Capire il passato per costruire il futuro. È lo spirito con cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dato il benvenuto al 2021, concretizzandolo in un decalogo le “promesse” che si impegnerà a rispettare per tutelare e migliorare la salute globale.

Lo sai anche tu che il 2020, purtroppo, ha fatto storia. L’onda della pandemia ha sommerso i sistemi sanitari mondiali lasciandone scoperti (e quindi visibili) soltanto i limiti e le inadeguatezze. Con grande forza, poi, si è abbattuta contro i progressi che con sacrificio e ingegno avevamo raggiunto in fatto di sanità pubblica: pensa alla lotta contro le malattie infettive, ai miglioramenti nella salute materna e dei bambini.

Le sfide dei prossimi mesi vedranno quindi paesi e Governi in prima linea per mettere in campo nuovi strumenti per affrontare Sars-CoV-2 e l’avvio della campagna vaccinale di cui ti abbiamo raccontato l’inizio in Italia ne è un esempio. Al loro fianco ci sarà l’Oms che, tra Covid e non solo, ha messo nero su bianco la propria mappa di problemi e impegni per la sanità di tutti nel 2021.

Costruire una solidarietà globale per la sicurezza sanitaria mondiale

Il Covid-19 ha messo in evidenza una difficoltà globale nella gestione di una pandemia e per questo l'Oms lavorerà con i paesi per migliorare la propria preparazione a emergenze sanitarie di portata simile.

L’impegno dell’Organizzazione non si limiterà soltanto a un maggior sostegno verso le comunità, i contesti urbani, i piccoli paesi insulari o contesti di conflitto che risultano più sensibili alle pandemie.

La parola d’ordine sarà “insieme”. Una collaborazione tra paesi che da un lato rafforzerà le partnership già esistenti e, dall’altro, ne creerà delle nuove con l’obiettivo di espandere, formare e standardizzare la sanità pubblica e l'assistenza medica di alta qualità. In questo senso l’Oms ha in cantiere l’istituzione di una Bio Bank, un sistema globale per la condivisione di materiali patogeni e campioni clinici per facilitare lo sviluppo di vaccini e farmaci.

In fondo, dimostrando che nessuno è al sicuro finché tutti non sono al sicuro, la pandemia ha insegnato o ricordato che cosa significhi davvero “vivere insieme”.

La sfida riguarda anche il mondo dell’informazione e della comunicazione, e per questo l’Organizzazione lavorerà per proteggere le popolazioni dalle infodemie, cioè quella sovrabbondanza di informazioni, molte volte anche sbagliate, che si sviluppa durante un’epidemia creando paura, confusione e anche sfiducia nei governi.

Accelerare l'accesso ai test, ai medicinali e ai vaccini anti-Covid-19

In fatto di Covid-19, un’altra priorità dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sarà continuare a sostenere e rafforzare il cosiddetto ACT-Accelerator. Forse ne hai sentito parlare: si tratta di una collaborazione globale rivoluzionaria che si è prefissa lo scopo di accelerare lo sviluppo, la produzione e soprattutto l'accesso equo a test, trattamenti e vaccini contro il Coronavirus.

Tra gli obiettivi dell’ACT-Accelerator nel 2021 ci sono la distribuzione di 2 miliardi di vaccini, di 245 milioni di trattamenti e lo stanziamento di test per 500 milioni di persone nei paesi a basso e medio reddito.

Migliorare la salute per tutti

Uno dei riflessi negativi della pandemia è stato l’oscuramento quasi totale di tutto ciò che sta al di fuori del virus. Ti abbiamo raccontato per esempio della riduzione delle donazioni di sangue a causa del lockdown o di come la pandemia abbia di fatto ingolfato il sistema di screening e diagnosi oncologiche creando ritardi gravissimi.

Per questo, nel 2021 l'Oms lavorerà per aiutare i paesi a rafforzare i sistemi in modo che possano parallelamente rispondere al Covid-19 e fornire tutti i servizi sanitari essenziali necessari.

In questo senso metterà in campo due iniziative importanti:

  • l'implementazione e il lancio del nuovo programma di assistenza sanitaria primaria;
  • il compendio UHC, ovvero uno strumento per aiutare i paesi a identificare i servizi sanitari essenziali come, ad esempio, quelli necessari per garantire nascite e immunizzazioni sicure per i bambini e test e trattamenti per le malattie.

Affrontare le disuguaglianze di salute

Sai quale altro ruolo ha avuto la pandemia? Ha rimarcato ancora di più le profonde disparità tra e all'interno dei paesi. Di fronte a questa disuguaglianza, l’Oms ha dichiarato che si impegnerà per far avanzare la copertura sanitaria universale lavorando su questioni critiche e delicate come il reddito, il genere, l’etnia, le condizioni di vita nelle aree rurali remote o svantaggiate, l’istruzione, l’occupazione e la disabilità: tutti fattori che, come sai, purtroppo intervengono nella disparità in fatto di salute.

Fornire una leadership globale su scienza e dati

In fatto di scienza e ricerca, l’Oms si impegnerà per fornire a tutti i paesi del mondo le migliori informazioni e raccomandazioni basate sull’eccellenza dell’evidenza scientifica. In più, sosterrà i paesi nel rafforzare la capacità dei loro dati sanitari e dei loro sistemi informativi nel riferire sui progressi verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile relativi alla salute.

Rafforzare l'impegno contro le malattie trasmissibili

La poliomielite così come l’Hiv, la tubercolosi e la malaria ma anche le epidemie di morbillo e febbre gialla: sono sfide enormi che l’Oms e i paesi del mondo, negli ultimi decenni, hanno combattuto (anche con importanti vittorie) e che però con il Covid-19 hanno subìto pesanti rallentamenti. Per questo, l’impegno nel 2021 prevederà la distribuzione dei vaccini per la poliomielite e altre malattie alle persone rimaste escluse durante la pandemia e il miglioramento dell'accesso al vaccino per il cancro cervicale.

In più, lavorerà per implementare la nuova Roadmap decennale per le malattie tropicali trascurate e intensificherà gli sforzi per porre fine all'AIDS e all'epatite virale: la deadline identificata dall’Oms per queste sfide è il 2030.

Combattere la resistenza ai farmaci

Che cosa serve per vincere le malattie infettive? I farmaci più efficaci. Significa, quindi, medicinali che riescano ad agire sui patogeni senza ostacoli. Per questo sarà importante combattere la resistenza ai farmaci e allo stesso tempo preservare gli antimicrobici. L'Oms migliorerà ulteriormente il monitoraggio globale e continuerà a sostenere i piani d'azione nazionali, assicurandosi che la resistenza antimicrobica venga presa in considerazione nel rafforzamento del sistema sanitario e nei piani di preparazione alle emergenze sanitarie.

Prevenire e trattare le malattie non trasmissibili e le condizioni di salute mentale

Secondo le stime dell’Oms, le malattie non trasmissibili sarebbero responsabili di 7 delle 10 principali cause di morte nel 2019. La pandemia, poi, ha dimostrato ancora di più quanto siano vulnerabili e fragili le persone affette da queste patologie e quindi quanto sia decisivo assicurare programmi di screening e trattamento per condizioni come tumori, diabete e malattie cardiache a tutti coloro che ne hanno bisogno.

Qui verrà riversata gran parte dello forzo dell’Organizzazione, oltre che alla tutela della salute mentale delle persone in tutto il mondo: nel 2021 sarà sostenuta l’espansione dei servizi di assistenza sanitaria mentale basata sulla comunità e alle persone che vivono in aree colpite da conflitti o disastri.

Ricostruire un mondo migliore

La pandemia, come ti ho detto anche prima, ha palesato cosa significhi vivere insieme in un mondo connesso, dove tutti i suoi abitanti e gli ecosistemi sono collegati: uomini con uomini ma anche uomini con animali e ambiente. Ed è per questo che il Coronavirus rappresenta un’opportunità unica per ricostruire un mondo migliore, più sano e più sostenibilegreen.

L’impegno per il 2021 dell’Oms sarà quindi dedicato alla lotta al Covid-19 e al rafforzamento della sanità pubblica ma anche alla lotta contro i cambiamenti climatici e l‘inquinamento atmosferico che come ben sai agiscono e impattano gravemente sulla tua vita e quindi sulla tua salute.

Agire in modo solidale

È uno dei principi chiave dell’Oms: la necessità di dimostrare una maggiore solidarietà non solo tra le nazioni, ma anche tra istituzioni, comunità e individui. E nel 2021 lo farà rafforzando la capacità nazionale attraverso il lavoro con gli Stati membri ma anche con nuove iniziative, interagendo per esempio con gruppi di giovani o espandendo gli accordi con la società civile e il settore privato.

Fonte| Organizzazione Mondiale della Sanità

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