Le aritmie cardiache sono alterazioni del normale ritmo del cuore che comprendono condizioni come tachicardia, bradicardia o fibrillazione. Prima che ti allarmi, però, tieni presente che nella maggior parte dei casi si tratta di fenomeni non preoccupanti. Potrebbero rivelarsi infatti di episodi sporadici, come quando ti batte forte il cuore perché hai corso o hai esagerato con i caffè.
Queste colpiscono soprattutto le persone che presentano già una patologia o delle abitudine dannose, come l'abuso di alcol o di fumo. Come potrai immaginare, il rischio di aritmia aumenta anche con l'età anziana, ma anche alcune persone più giovani e apparentemente sane potrebbero soffrire di un disturbo di questo tipo. Bisogna infatti ricordare che non di rado si rivela asintomatico e viene scoperto durante un controllo di routine.
Le aritmie si verificano quando il ritmo del tuo cuore subisce un'alterazione. Significa cioè che la frequenza cardiaca, ovvero il numero di battiti al minuto, non è regolare come dovrebbe essere. Sono principalmente tre i casi in cui potresti incorrere.
Si verifica quando il ritmo cardiaco risulta lento: quando, cioè, il cuore scende sotto i 60 battiti al minuto. Non è detto che sia una condizione preoccupante: capita spesso agli atleti e a chi pratica sport abitualmente.
Se però i battiti scendono al di sotto dei 50 al minuto, potrebbe iniziare ad arrivare meno sangue al cervello e provocare anche una sincope, ovvero una perdita improvvisa di coscienza. Quando la persona è sana, l'episodio si risolve da solo, ma in alcuni casi potrebbe essere la conseguenza di un infarto o sopraggiungere in seguito all'invecchiamento del corpo.
La tachicardia si verifica, al contrario, quando le pulsazioni sono troppo accelerate, con più di 100 battiti al minuto. A questa classe di aritmie appartengono la tachicardia da rientro nodale, la tachicardia da rientro atrio-ventricolare, la tachicardia atriale, la fibrillazione atriale e la tachicardia ventricolare.
Le artimie sopraventricolari hanno origine, come la parola stessa suggerisce, dalle zone del cuore che stanno al di sopra dei ventricoli e quindi gli atri e il nodo atrio ventricolare. Le più frequenti sono quattro:
Le aritmie ventricolari, come già puoi immaginare, prevedono un'alterazione che parte dai ventricoli. Spesso sono causate da ischemie cardiache e quando insorgono bisogna intervenire con urgenza. Le più conosciute sono due:
Molto diffuse ma tendenzialmente innocue, le extrasistoli contraddistinguono le aritmie in cui ad essere alterata non è la velocità del cuore ma la ritmicità dei suoi battiti, che possono essere extra singoli o ripetitivi.
Devi sapere che la sistole è quella contrazione del muscolo cardiaco che chiude tutti i collegamenti interni al cuore e fa in modo che il sangue venga pompato nelle arterie, mentre la diastole è la fase di rilassamento in cui l'organo si riempie del prezioso liquido e apre le valvole per permettere il suo passaggio dagli atri ai ventricoli.
In alcune situazione potresti però avvertire come se il cuore desse un leggero colpetto. Si tratta di una contrazione in più, che può avere origine in una qualsiasi delle quattro camere. Nella maggior parte dei casi è un fenomeno isolato, che può verificarsi anche in una persona perfettamente sana e che magari sta affrontando un periodo più stressante o ha un po' esagerato con la caffeina.
Le cause che possono nascondersi dietro un'aritmia sono diverse. Se ci pensi, ti basta salire le scale di corsa perché si verifichi un rapido episodio di tachicardia. Altre ragioni possono essere anche legate all'ansia e allo stress che si accumulano in un periodo preciso o al consumo eccessivo di caffè ed energy drink. Ma se in questi casi si tratta di alterazioni innocue, possono invece esserci situazioni nelle quali è bene intervenire subito e capire l'origine del problema, prima che diventi un pericolo per la salute.
Tra i responsabili di un rallentamento del ritmo cardiaco ci sono:
Accanto al ruolo dello stile di vita e di abitudini poco sane come l'abuso di alcool e caffè, sostanze eccitanti o stupefacenti e forti periodi di stress e ansia, le cause che possono scatenare una tachicardia sono generalmente disturbi a carico dell'apparato cardio-circolatori come:
Le malattie cardiache si nascondo anche dietro l'insorgenza di extrasistoli, sia nel caso di battiti isolati o ripetitivi. Le più frequenti:
Come anticipato prima nel caso della tachicardia, anche qui le malattie non cardiache hanno un ruolo decisivo. Sto parlando di:
Anche i sintomi variano in base al problema di cui soffri o che stai avvertendo in quel momento.
Riconosceresti la presenza di una bradicardia da condizioni come:
Un battito del cuore accelerato si manifesta con:
In caso di extrasistoli, invece, potresti riconoscere:
Naturalmente, la cura di un'aritmia dipende molto dal disturbo specifico di cui soffri. Vi sono alcuni farmaci che il medico potrebbe prescriverti, tra cui i beta-bloccanti per rallentare la frequenza del battito o gli antiaritmici per favorire pulsazioni regolari. Si possono rendere necessari anche i medicinali anticoagulanti per prevenire la formazioni di trombi quando il cuore non funziona in modo corretto.
Ci sono inoltre interventi più importanti che si mettono in atto in base alla condizione del paziente. Mi riferisco ad esempio al pacemaker, che probabilmente avrai già sentito nominare, ovvero un apparecchio installato sottocute che invia impulsi elettrici al muscolo cardiaco per accelerare il battito e contrastare una bradicardia. Quando la situazione è invece quella di una grave tachicardia si passa a un defibrillatore, impiantato sempre sottopelle ma a livello della clavicola, per emettere scariche elettriche al cuore ogni volta che le pulsazioni superano le 100 al minuto.
Funziona sempre con l'elettricità anche la cardioversione elettrica, che fornisce una scarica singola per resettare il ritmo scandito dal seno atriale. Infine, soprattutto per chi soffre di fibrillazione atriale o di tachicardia, può essere necessario ricorrere a un'ablazione a radiofrequenza o trans-catetere. Attraverso un tubicino, un catetere appunto, che passa all'interno delle vene femorali e arriva all'organo in questione viene bruciata la parte di tessuto miocardico che provoca l'aritmia.
Come potrai immaginare, si può anche arrivare all'intervento chirurgico, se la situazione lo richiede. Ma prima di cominciare con qualsiasi cura c'è un passo che puoi compiere anche da solo: mantenere uno stile di vita sano, fondamentale per preservare il tuo cuore.
Prevenire le aritmie ed evitare recidive è possibile e significa, in pratica, porre grande attenzione alle cause che l'hanno scatenata. In linea generale, e ancora di più nel caso di tachicardia ed extrasistolia, è bene evitare ripetuti sforzi fisici che possono stressare l'organismo così come l'abuso di sostanze come alcol, droghe, caffè e tabacco.
Ricordati però che nel caso delle aritmie cardiache, la miglior prevenzione è la diagnosi precoce. Vuol dire, insomma sapere riconoscere i sintomi di cui ti ho parlato prima, saperli interpretare e non sottovalutarli ma anzi: portarli all'attenzione del proprio medico curante.
Fonti| Ministero della Salute; Humanitas
(Articolo scritto da Giulia Dallagiovanna il 4 giugno 2020
Modificato da Kevin Ben Alì Zinati il 22 giugno 2023)