La degenerazione maculare senile è una patologia che colpisce la parte centrale della retina e che può portare a perdere quasi del tutto la vista. Insorge con l'avanzare dell'età, è vero, ma si può cominciare già a 55 anni, mentre ancora si lavora e si conduce una vita attiva. Puoi quindi immaginare quale tipo di disagio possa comportare. Uno studio giapponese, pubblicato sul Journal of Clinical Medicine, ha individuato nelle cellule staminali embrionali una nuova speranza di cura, volta proprio al recupero della vista.
I pazienti coinvolti erano 18, di cui 9 con degenerazione maculare legata all'età e altri nove con malattia di Stargardt, che provoca sempre una forma di cecità. Tutti loro hanno ricevuto un trapianto di cellule staminali provenienti da embrioni umani in un occhio. In seguito, sono emersi miglioramenti nella vista dei partecipanti alla sperimentazione. Alcuni di loro sono addirittura tornati a usare il computer, a leggere l'orario sull'orologio e a fare spesa in completa autonomia.
Naturalmente si tratta solo di un primo passo e serviranno ancora diversi trial, su numeri maggiori di pazienti, prima di capire se sia stato effettivamente trovato un trattamento contro la degenerazione maculare senile. Inoltre, bisognerà affrontare il dilemma etico sull'utilizzo di cellule derivate da embrioni umani. In Italia, ad esempio, al momento non è regolamentato ad eccezione della legge 40 del 2004 dove si sanciva che "è vietata qualsiasi sperimentazione su ciascun embrione umano". Insomma, siamo più che altro di fronte a una possibile strada, ma sicuramente non a una cura definitiva.
Fonte| "Trends of Stem Cell Therapies in Age-Related Macular Degeneration", pubblicato sul Journal of Clinical Medicine il 21 marzo 2021