Le controindicazioni alle vaccinazioni: come si valutano e quali sono quelle reali

Il vaccino è un farmaco e in quanto tale può avere delle controindicazioni. Ma autismo e sovraccarico immunitario non c’entrano nulla. Cerchiamo quindi di capire meglio in quali casi non può essere effettuato o quando è bene rimandarlo.
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Dott. Albert Kasongo Medico vaccinologo
19 Giugno 2019 * ultima modifica il 22/09/2020

Va innanzitutto ricordato che la vaccinazione rappresenta un atto medico e, in quanto tale, rappresenta un’attività professionale svolta ai fini di promuovere la salute e prevenire le malattie, nel quadro delle norme etiche e deontologiche. Nella valutazione della scelta di sottoporre un individuo a vaccinazione, un capitolo importante va dedicato alle controindicazioni all’esecuzione di tale pratica. In primis, vanno fatte delle distinzioni molto importanti tra le definizioni di: controindicazione, precauzione e avvertenza.

  • Controindicazione: è una qualsiasi condizione di chi si deve sottoporre a vaccinazione che aumenta il rischio di gravi reazioni avverse. Questo vuol dire che se è presente una controindicazione non si deve somministrare il vaccino perché il rischio che insorgano reazioni avverse è maggiore del beneficio apportato dalla vaccinazione stessa. Una controindicazione può anche essere temporanea e, quindi, in seguito, sarebbe possibile comunque effettuare il vaccino.
  • Precauzione: è una qualsiasi condizione di chi si deve sottoporre a vaccinazione che può aumentare il rischio di gravi reazioni avverse. Quando è presente una precauzione, per non compromettere la capacità del vaccino d’indurre un’adeguata risposta immunitaria, è necessario approfondire il singolo caso valutando attentamente il rapporto rischio/beneficio.
  • Avvertenza: è una qualsiasi condizione di chi si deve sottoporre a vaccinazione che potrebbe interferire con l’effetto di alcuni farmaci di cui è previsto un successivo o contemporaneo utilizzo, ma che non interferisce con l’efficacia e la sicurezza della vaccinazione stessa.

Sulla base di quanto detto finora, quindi, la controindicazione rappresenta un motivo per non somministrare un vaccino, la precauzione invita il medico a valutare attentamente il rapporto rischio/beneficio individuale e decidere se effettuare o meno la vaccinazione e l’avvertenza non rappresenta un motivo per non somministrare un vaccino.

Valutazione delle controindicazioni e delle precauzioni

Prima di eseguire una vaccinazione non è necessario eseguire una visita medica o misurare la febbre, a meno che la persona non risulti visibilmente ammalata o riferisca una malattia in corso (condizioni che devono sempre essere considerate nel valutare se eseguire o meno la vaccinazione). Non sono neanche richiesti esami di laboratorio o accertamenti diagnostici di routine.

La modalità di rilevazione delle precauzioni e delle controindicazioni è rappresentata dal triage prevaccinale cioè una serie completa di precise e semplici domande presenti in una scheda anamnestica standardizzata. Esistono due tipi di schede, fino ai 18 mesi d’età e oltre i 18 mesi d’età, facilmente visionabili e scaricabili dal sito del Ministero della Salute. Le domande presenti nella scheda riguardano, fra le altre, elementi importanti ai fini della valutazione dell’esecuzione della vaccinazione stessa e cioè:

  • reazioni a precedenti dosi di vaccino
  • allergie
  • sintomi e stati morbosi
  • terapie e trattamenti

Sulla base di quanto detto, quindi, in linea generale, una reazione allergica grave (anafilassi) dopo la somministrazione di una precedente dose di vaccino, rappresenta una controindicazione, così come una malattia gastrointestinale acuta (diarrea e vomito) rappresentano una controindicazione temporanea, allo stesso modo, una chemioterapia in corso, rappresenta anch’essa una controindicazione e via dicendo.

Sono tanti gli elementi che il medico deve tenere in considerazione e, ovviamente, è impossibile riassumerli tutti in un articolo. L’invito è sempre quello di visionare il sito ufficiale del Ministero della  Salute e chiedere sempre al medico tutte le informazioni necessarie e i dubbi a riguardo.

Fonte| Ministero della Salute

Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli studi “Aldo Moro” di Bari, ha maturato esperienza in numerosi ambiti collaborando con diverse altro…
Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.