Della coppetta mestruale si parla già da diverso tempo. Se sei una donna, ti sarai già sicuramente fatta un'opinione su questo relativamente nuovo prodotto per le perdite provocate dal ciclo. Che tu sia contro oppure a favore, non avrai mai trovato una fonte scientifica con la quale argomentare le tue opinioni. E non l'avrai trovata, perché questo è un argomento di cui si parla davvero poco. Lo studio pubblicato dalla rivista The Lancet, anche se giunge a risultati che probabilmente già conoscevi, è importante proprio per questo: per la prima volta, se ne discute in modo preciso e autorevole.

Ma cosa dimostra dunque questa ricerca? Che la coppetta mestruale, di cui su Ohga ti avevamo già parlato, funziona ed è affidabile esattamente come gli assorbenti usa e getta che hai sempre utilizzato. Sono stati raccolti i dati di 3.300 donne provenienti da diversi Paesi del mondo, attraverso 43 studi precedenti. E la conclusione è che, sì, a questo oggetto bisogna abituarsi, sia dal punto di vista psicologico che fisico. Ma le perdite, cioè il sangue che non viene raccolto, sono simili per tutti gli strumenti messi a confronto: coppetta, assorbenti e tamponi.

Il problema è però soprattutto il pregiudizio e la scarsa informazione. Forse anche tu, guardandola più da vicino, sarai stata colta da milioni di dubbi: fa male? È difficile da inserire? Come si rimuove? Ma provoca irritazioni? A tutte queste domande, l'analisi dei ricercatori dell'Università di Liverpool risponde con un dato molto importante: il 70% delle donne che l'ha provata, ha dichiarato di voler continuare ad utilizzarla. Le complicazioni, infatti, si sono rivelate essere estremamente rare.

Ma i vantaggi, come ben saprai, non si limitano al proprio benessere. Le coppette sono ecologiche, perché possono essere riutilizzate più volte e durano circa tre o quattro anni. Possono anche diventare un aiuto in quei Paesi più poveri, dove a potersi permettere un pacchetto di assorbenti non sono poi in molte e dove le condizioni igieniche non proprio ottimali consiglierebbero invece di trovare degli strumenti adatti ad affrontare i giorni del ciclo.

Insomma, per la prima volta si è parlato in modo scientifico di una questione che riguarda metà della popolazione sul Pianeta. E per la prima volta è stato affermato con una buona dose di certezza che nei confronti delle coppette mestruali non hai nulla da temere.

Fonte| "Menstrual cup use, leakage, acceptability, safety, and availability: a systematic review and meta-analysis" pubblicato su The Lancet Public Health il 16 luglio 2019