Le corna degli animali potrebbero spiegarci come si formano i tumori

Quelle che a te sembrano semplici corna, sono in realtà formazioni di ossa, nervi e pelle molto complesse. Crescono a una velocità sorprendente e il loro meccanismo è regolato da un gruppo di geni molto simili a quelli che stanno alla base di alcuni tumori nell’essere umano. Insomma, questi animali potrebbero aver trovato un modo per sconfiggere il cancro.
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Giulia Dallagiovanna 25 Giugno 2019
* ultima modifica il 22/09/2020

Giraffe, mucche e cervi hanno tutti un elemento in comune. Una particolarità piuttosto evidente che sicuramente in questo momento starai dando per scontato: le corna. Tra loro però esiste una differenza importante. Se i primi infatti posseggono due corni formati da un unico pezzo di osso, i secondi presentano un palco ramificato, con diverse protuberanze che si sviluppano dal tronco centrale. Bene, a quanto pare queste sottigliezze zoologiche hanno un'importanza fondamentale per la ricerca scientifica: posso aiutare a capire come si combattono i tumori. Immagino la tua faccia un po' incredula, ma uno studio ad opera di un team di ricercatori cinesi e danesi ha dimostrato proprio questo.

Prima di tutto, infatti, è necessaria una precisazione. Quelle che a prima vista possono apparire come delle semplici formazioni ossee simili ai rami di un albero che crescono sulla testa di alcuni animali, come cervi o renne, sono in realtà strutture molto più complesse. Si tratta di un intreccio molto resistente, al quale concorrono anche nervi e pelle, e che cresce a una velocità sorprendente: si parla di circa 1,7 centimetri al giorno e di un peso che arriva anche ai 30 chilogrammi a fine stagione. Sì, perché questi palchi cadono a inizio inverno, per il periodo del letargo, e ricominciano a crescere quando torna la primavera.

I cervi hanno solo un quinto del rischio di sviluppare un carcinoma, rispetto all'essere umano

Insomma, si tratta di un agglomerato di cellule che si sviluppa molto rapidamente e dà vita a una formazione estranea al corpo. Inizi a intuire il legame con il cancro, vero? Il meccanismo che porta alla crescita delle corna si basa su un particolare gruppo di geni che, indovina un po', assimiglia molto a quello di alcuni carcinomi. Infine, un ultimo dato per completare il ragionamento: i cervi e i loro parenti stretti hanno solo un quinto del rischio di sviluppare una massa maligna rispetto all'essere umano.

Da un certo punto di vista, si potrebbe dire che le corna sono una sorta di cancro alle ossa che trova una via esterna per sfogarsi e non arreca, quindi, nessun danno al corpo dell'animale. Questa è forse un'affermazione un po' semplicistica, ma quello che è certo è che il modo in cui si formano queste escrescenze diventerà oggetto di studio per i ricercatori che vogliono capire meglio come funzionano i tumori e, in particolare, quelli che attaccano le ossa.

Fonte| "Genetic basis of ruminant headgear and rapid antler regeneration" pubblicato su Science 21 giugno 2019

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