Le cucine a gas nascondono rischi per la salute, soprattutto dei più piccoli: un nuovo studio europeo

Le emissioni provocate dagli elettrodomestici a gas aumentano il rischio di soffrire di asma e di altri disturbi respiratori. I più colpiti sono i bambini e i pazienti fragili. Un problema che rientra in un fenomeno più ampio e di cui si parla poco: l’inquinamento indoor.
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Giulia Dallagiovanna 10 Gennaio 2023
* ultima modifica il 10/01/2023

A meno che tu non abbia appena ristrutturato casa, è altamente probabile che la tua cucina funzioni a gas. È vero per circa il 50% dei cittadini italiani e per 100 milioni di persone in tutta l'Unione europea. Ma quella che appare come una situazione comune, quasi banale, nasconde in realtà alcuni pericoli a cui dovresti fare attenzione. Un report recente del gruppo non-profit per l'efficienza energetica CLASP, scritto in collaborazione con l'Alleanza Europea per la Salute Pubblica (EPHA) e con il supporto tecnico dell'Organizzazione per la Ricerca Scientifica Applicata (TNO), ha messo in luce il legame tra il gas in cucina e gli effetti gravi che questo può avere sulla salute, soprattutto su quella dei bambini.

Forse non ci avevi mai pensato, ma si tratta di elettrodomestici altamente inquinanti. Secondo uno studio della Standford University, il metano che si disperde nell'aria ha un impatto sul clima paragonabile a quello delle emissioni di CO2 di circa 500mila automobili a benzina. Ma fuoriescono anche altre sostanze tossiche come formaldeide, monossido di carbonio e ossidi di azoto. Immagina quindi come possano influire sulla tua salute queste particelle che respiri ogni giorno, dentro casa tua. Gli autori dello studio, in proposito, sottolineavano come potessero favorire l'insorgere di tosse, respiro sibilante, difficoltà respiratorie e asma.

Arriviamo così ai dati emersi dal report di CLASP: negli ultimi 12 mesi oltre 700mila bambini hanno mostrato sintomi di asma dovuti alla cucina domestica a gas. Corrispondono al 12% di tutti i pazienti pediatrici asmatici presenti in Unione europea. Il Paese che vive la situazione peggiore è proprio l'Italia, con 230mila casi di minori che si sono ammalati.

In Italia negli ultimi 12 mesi sono stati registrati 230mila bambini con sintomi di asma provocati dalla cucina a gas

Oltre all'uso del gas, il problema principale è la mancata accensione di una cappa per la ventilazione, dispositivo che viene usato in media solo il 25-40% delle volte, e la scarsa areazione degli ambienti. Circostanze che provocano una concentrazione di biossido di azoto di gran lunga superiore al limite fissato dalle linee guida dell'Organizzazione mondiale della sanità sulla qualità dell'aria. Non solo, ma la crisi energetica potrebbe indurre le persone a cambiare l'aria più raramente durante il giorno, per timore di disperdere il calore e dover quindi ricorrere più facilmente al riscaldamento.

"Le persone passano la maggior parte del proprio tempo a casa. Poche persone sono consapevoli dei rischi che comportano le cucine a gas – ha infatti commentato Christine Egan, CEO di CLASP: – preparare la cena può esporre a tanti agenti inquinanti quanti quelli del fumo passivo. Gli apparecchi a gas dovrebbero riportare etichette di avvertenza sulla salute come i pacchetti delle sigarette. I funzionari europei dovrebbero considerare questi rischi per la salute".

Rischi che, oltre ad asma e difficoltà respiratorie, includono deficit di attenzione e disturbi di iperattività. Il gas usato per cucinare può influenzare addirittura la salute del feto prima del parto. "I bambini e le persone con patologie respiratorie preesistenti sono i soggetti più a rischio – ha spiegato il dottor Milka Sokolović, direttore generale dell'EPHA. – Considerati i danni per la salute e l’ambiente derivanti dall’uso di combustibili fossili nelle nostre case, i governi hanno la responsabilità di stabilire dei piani che ci allontanino dall’uso del gas e che ci accompagnino verso sistemi di ‘cottura pulita' elettrica". L'Unione europea, invece, ha inserito il gas all'interno della tassonomia green, ritenendolo una fonte sostenibile di energia.

Gli autori del report sono di tutt'altro avviso. Le cucine a gas, avvertono, dovrebbero essere eliminate del tutto, in quanto le misure di mitigazione proposte dalle regolamentazioni europee non sono sufficienti. Le emissioni derivanti dalla preparazione dei pasti fanno parte del fenomeno dell'inquinamento indoor, che include anche fonti di inquinamento come i composti organici volatili dispersi dai prodotti per le pulizie o i peli degli animali d'affezione. Un problema che tende a passare in secondo piano rispetto a quello più ampio dell'inquinamento atmosferico esterno, ma che ogni anno provoca fino a 3 milioni di morti.

Per questo motivo, il consiglio è quello di mantenere bene arieggiati gli ambienti, avendo cura di aprire spesso le finestre. Inoltre, non dimenticarti di accendere la cappa quando cucini e, se per caso stai pensando di rinnovare casa, potresti valutare la possibilità di scegliere solo elettrodomestici elettrici.

Fonte| Comunicato stampa di ISDE – Associazione Medici per l'Ambiente 

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