Le donne hanno un sistema immunitario più forte degli uomini, ma non è sempre un bene

Il sistema immunitario femminile pare essere più “attivo” rispetto a quello maschile, ma le conseguenze non sono sempre positive. Lo spiegano un gruppo di esperti che hanno evidenziato queste differenze soprattutto osservando il long Covid.
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Valentina Rorato 26 Luglio 2022
* ultima modifica il 16/11/2023

Il sesso forte sono le donne, almeno per quanto riguarda il sistema immunitario, che risponde meglio alla maggior parte delle malattie. Secondo quanto riporta Healthline, gli scienziati, tuttavia, affermano anche che questa forza potrebbe essere controproducente, causando altri problemi di salute a lungo termine, comprese le malattie autoimmuni.

L’esempio più eclatante è il Covid. Lui e lei risultano entrambi positivi: lui ha però sintomi più gravi, eppure col passare del tempo, si riprende rapidamente mentre lei avverte i sintomi persistenti di Long COVID. Questa dinamica è evidente con questa infezione, ma in realtà può manifestarsi in diverse occasioni.

Come mai? La differenza nei sistemi immunitari di entrambi i sessi potrebbe essere dovuta a ormoni e cromosomi. "In generale, quasi tutte le infezioni sono più gravi nei maschi rispetto alle femmine e ci sono solo alcune eccezioni", ha raccontato a Healthline il dottor Dean Blumberg, capo delle malattie infettive pediatriche presso l'Università della California Davis.

Può sembrarti una cosa positiva, se sei donna, ma in realtà a lungo termine non lo è. “Se è troppo forte, il sistema immunitario può sperimentare danni collaterali, con conseguenti danni ai tessuti o agli organi e malattie autoimmuni", ha spiegato.

Gli autori dello studio di una ricerca del 2016, pubblicata su Nature, hanno affermato: "L'80% delle malattie autoimmuni si verifica nelle donne. Le donne con infezione acuta da HIV hanno il 40% in meno di RNA virale nel sangue rispetto agli uomini". E non è tutto, perché  "le risposte anticorpali ai vaccini contro l'influenza stagionale sono costantemente almeno due volte più forti nelle donne rispetto agli uomini".

La dottoressa Caitlin McAuley, medico di famiglia, che assiste i pazienti attraverso la Keck Medicine della USC COVID Recovery Clinic, ha spiegato: "La teoria riguarda gli effetti degli ormoni, in particolare degli estrogeni, potrebbero esserci anche differenze genetiche nel sistema immunitario basate sulle differenze tra i cromosomi X e Y. Inoltre, è stato proposto che ciò sia dovuto a un vantaggio evolutivo poiché le femmine sono importanti per la riproduzione della specie". Oltre ai cromosomi, si aggiunge anche una questione ormonale.

Ci sono recettori ormonali presenti in diversi aspetti del nostro sistema immunitario coinvolti nella segnalazione e nell'equilibrio. Sappiamo anche che gli ormoni influenzano l'espressione genica. Il timo, un'importante ghiandola linfatica del sistema immunitario, cambia effettivamente le dimensioni in base ai livelli di estrogeni", ha aggiunto. "Gli estrogeni influenzano non solo lo sviluppo delle cellule immunitarie, ma anche le sostanze chimiche che rilasciano chiamate citochine".

Secondo Centers for Disease Control and Prevention, i cromosomi X hanno una maggiore densità di geni legati al sistema immunitario. Dato che le donne hanno due cromosomi X rispetto agli uomini che ne hanno solo uno, le donne in genere montano una risposta immunitaria più forte. "Le differenze immunologiche tra maschi e femmine sono esemplificate dal fatto che gli elementi di risposta agli androgeni e gli elementi di risposta agli estrogeni risiedono nei promotori di diversi geni del sistema immunitario innato", ha spiegato il dottor Hector Bonilla, professore associato di medicina presso la divisione di malattie infettive presso la Stanford University in California.

Fonte | Heathline

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