Fastidioso e persistente, il mal di schiena può avere diverse cause, ma quello che è certo è che il tuo primo pensiero sarà come farlo passare. Esistono dei rimedi naturali e dei farmaci che ti aiutano a combattere il dolore, ma devono essere assunti nel modo corretto e soprattutto dovrai sempre prestare attenzione a eventuali altri sintomi che compaiono in concomitante e che potrebbero rivelare un problema più serio.
“Uh, che mal di schiena!” Quante volte al mattino ti svegli proprio con questo pensiero? Ti capita dormendo male, facendo qualche movimento strano o facendo sport quando magari non sei troppo allenati o ti spingi oltre il limite.
Sono molti i fattori che ti portano ad una condizione di dolore, tra queste ricordiamo:
In questi casi la prima cosa che farai sarà cercare un rimedio che ti faccia passare subito il dolore per poter tornare a svolgere le tue attività quotidiane.
Abbiamo più volte parlato del processo infiammatorio e di come i FANS (farmaci antifiammatori non steroidei) siano i farmaci di prima scelta in caso di infiammazione e/o dolore.
I FANS agiscono bloccando la produzione delle prostaglandine e mediatori dell’infiammazione. Ti ricordi che avevamo parlato di una cascata di eventi a partire dall’acido arachidonico? Gli antifiammatori agiscono proprio inibendo l’azione degli enzimi ciclossigenasi in maniera non selettiva rispetto a COX-1 e COX-2. Ma rivediamo cosa succede nella cellula in seguito ad uno stimolo infiammatorio. Abbiamo visto che l’acido arachidonico è un fosfolipide di membrana a 20 atomi di carbonio, costituente del doppio strato fosfolipidico delle cellule.
Come vedi dall’immagine, dall’acido arachidonico partono due frecce che portano alla formazione degli eicossanoidi, una famiglia di composti a 20 atomi di carbonio che derivano dall’ossidazione dell’acido arachidonico. Gli eicosanoidi hanno uno spettro d’azione molto vasto, pertanto puoi capire quanto suoi inibitori, antagonisti ed olii precursori di origine animale e/o vegetale possano avere un forte ruolo terapeutico. Queste due frecce o vie enzimatiche hanno due nomi diversi, chiamate via della ciclossigenasi 1 e via della ciclossigenasi 2.
La COX-1 o ciclossigenasi di tipo 1 è una molecola costitutiva, quindi sempre presente, in grado di generare prostanoidi i quali svolgono funzioni fisiologiche (es. protezione dell’epitelio gastrico). La via della COX1 genera prostaglandine e trombossani coinvolti nell’omeostasi gastrointestinale, renale e piastrinica. Questa via è molto importante per il corretto svolgimento di alcune reazioni fisiologiche. Pertanto, andando ad agire su questo enzima otteniamo quelli che sono gli effetti collaterali dei farmaci che inibiscono tale enzima, es. gastrolesitività tipica dei FANS. La COX-2 o ciclossigenasi di tipo 2 si attiva in caso di risposta immediata ad uno stimolo esterno generando prostanoidi in caso di patologie infiammatorie e tumorali. La COX2 va a stimolare il rilascio di prostaglandine e prostacicline mediatrici dell’infiammazione. È proprio su queste vie che intervengono gli antifiammatori FANS (farmaci antifiammatori non steroidei) . I FANS vanno ad inibire il rilascio dei mediatori dell’infiammazione inibendo la cascata delle ciclossigenasi.
Tra i farmaci per il mal di schiena maggiormente utilizzati troviamo quindi:
Il primo rimedio è di solito una formulazione in crema o gel, tra cui ricordiamo i farmaci contenenti diclofenac, ibuprofene o piroxicam. Questi prodotti sono acquistabili senza ricetta medica in quanto OTC. Rimanendo tra i farmaci da banco ricordiamo anche i cerotti, o le formulazioni in compresse e bustine.
Tutti i farmaci OTC hanno concentrazioni basse di attivo, proprio perché possono essere assunte senza aver consultato il medico. Non scortarti mai di avvisare il farmacista al momento dell’acquisto dell’eventuale utilizzo di farmaci per patologie croniche. Esiste sempre la possibilità di interazione del farmaco OTC con le tue terapie e con le tue patologie. È una cosa molto importante da non sottovalutare.
Qualora questi rimedi non siano sufficienti a far diminuire il dolore, bisognerà richiedere il consulto del proprio medico curante, il quale dopo averti visitato accuratamente procederà a consigliarti la terapia più adeguata al tuo caso o procederà con la prescrizione di eventuali esami radiodiagnostici per capire la natura del tuo dolore.
Il tuo medico ha a disposizione molti farmaci, alcuni che richiedono una ricetta ripetibile, ed altri che richiedono una ricetta non ripetibile. Andiamo a vedere di che farmaci si tratta:
Tra i farmaci che richiedono ricetta ripetibile nominiamo:
Tutti questi hanno diversi dosaggi e sono presenti in diverse forme farmaceutiche quali compresse, fiale, bustine, supposte.
Tra i farmaci che richiedono ricetta non ripetibile ricordiamo:
Ovviamente questi farmaci richiedono una vera e propria supervisione da parte del medico, motivo per cui la ricetta vale una sola volta. Sono farmaci molto potenti e con effetti collaterali anche gravi.
Oltre a questi farmaci abbiamo visto possono essere utilizzati i farmaci cortisonici, i quali richiedono ricetta ripetibile. Non ne va sottovalutata la potenza, ti ricordi che avevamo visto che il cortisone va scalato gradualmente per evitare effetti collaterali? Ecco, mi raccomando, qualora il tuo medico ritenesse necessario l’utilizzo di questi farmaci fatti spiegare come scalare il farmaco in maniera corretta. Anche i farmaci cortisonici possono essere presenti in farmacia sia come compresse sia come fiale per iniezione.
Infine, abbiamo i derivati oppiodi in cui si può avere sia il singolo oppioide sia l’associazione con paracetamolo che ibuprofene. Questi farmaci richiedono ricetta non ripetibile:
Questi farmaci sono utilizzati in casi molto gravi o quando il dolore non sia controllabile attraverso farmaci minori. Molti di questi farmaci infatti rientrano anche negli schemi terapeutici utilizzati per la terapia del dolore.
Qualora fossimo in presenza di una contrattura muscolare, il nostro approccio potrà esser diverso. La contrattura si può spiegare brevemente come un “danno” a livello delle fibre muscolari in seguito ad un prolungato ed intenso utilizzo di un muscolo, il quale esaurisce le risorse metaboliche e non riesce più a controllare il meccanismo di contrazione e rilassamento del muscolo stesso. Una contrazione si può verificare anche quando si va a caricare eccessivamente un muscolo durante un movimento, oppure mantenendo posizioni non fisiologiche per un lungo periodo o durante una forte esposizione al freddo (il muscolo viene rifornito meno dei nutrienti e non riesce a svolgere correttamente il meccanismo contrazione-rilassamento).
Come interveniamo in questi casi? Uno dei rimedi più tradizionali sono le fonti di calore come cerotti, creme riscaldanti o la classica borsa dell’acqua calda. Qualora non si trovasse beneficio abbiamo i farmaci miorilassanti. Abbiamo formulazioni in crema o schiuma che possono essere acquistate senza obbligo di ricetta. Se il tuo medico ti ha diagnosticato una contrattura può prescriverti insieme all’antidolorifico/antinfiammatorio anche il mio rilassante più adeguato alla tua problematica. In questo caso ti rilascerà la ricetta medica per poter acquistare il farmaco. Potrà scegliere se darti una formulazione in compresse, compresse orosolubili o fiale intramuscolari.
Ricordati di consultare sempre il medico curante qualora il dolore non passasse o se associato ad essi ci sono altri sintomi. Inoltre, quando decidi di assumere un farmaco da banco, ricordati di parlare col tuo farmacista di fiducia dell'entità del dolore e delle medicine e/o delle patologie croniche in modo che ti possa suggerire il rimedio più adatto.
Fonti| Foye's – Principi di Chimica Farmaceutica; Katzung – Principi di Farmacologia