Le nanoparticelle degli alimenti possono portare benefici alla tua flora intestinale

Non le conosci, ma le mangi tutti i giorni. Vengono aggiunte agli alimenti per modificarne l’aroma, il colore o la consistenza. Sembra che alcune possano influenzare i batteri nel tuo intestino e aumentare la loro capacità di difendersi dagli attacchi di agenti esterni.
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Giulia Dallagiovanna 4 Febbraio 2019
* ultima modifica il 22/09/2020

Ci sono i macronutrienti, come proteine e carboidrati, i micronutrienti, ad esempio le vitamine, e infine le nanoparticelle. Non le conosci, ma le mangi spesso. Sono quelle che vengono identificate sotto il generico termine di "additivi". Secondo uno studio dell'Università di Mainz, in Germania, potrebbero essere molto più utili di quanto pensi. Sembra infatti che influiscano sulla flora intestinale, al punto da aumentare le difese contro alcuni batteri, fra i quali l'Helicobacter pylori.

Esistono nanoparticelle naturali, come quelle presenti nello yogurt. Oppure quelle sintetiche, ad esempio il biossido di silicio, utilizzato nei prodotti liofilizzati o nelle salse industriali come antiagglomerante. Di simile hanno la grandezza, compresa fra 1 e 100 nanometri. Siamo nell'ordine del milionesimo di millimetro. Forse è anche per questa ragione che fino ad ora non sono stati fatti studi davvero approfonditi sulle loro proprietà.

Grazie alle loro ridotte dimensioni, possono superare indenni le barriere biologiche

Sono però sostanze che sempre più spesso vengono aggiunte agli alimenti, per modificarne il colore o rendere più appetibile il loro aroma. È bene quindi capire quale influenza possono avere sulla tua salute. Anche perché le loro ridotte dimensioni gli permettono di fare quanto gli altri nutrienti non potevano: superare indenni le barriere biologiche, ad esempio quelle che pone il tuo intestino.

Possono inoltre legarsi ad alcuni batteri, ad esempio quelli contenuti nello yogurt, e influenzare in modo positivo il loro comportamento. Tradotto, possono aumentare la loro capacità di difendere il tuo apparato gastrointestinale da attacchi di agenti esterni. Fra tutti, come ti dicevo, l'Helicobacter pylori, che può provocare infiammazioni allo stomaco e gastrite.

Saranno necessarie indagini più approfondite, perché tra i tanti pro, esiste anche un contro: le nanoparticelle potrebbero rendere meno visibili alcuni tipi di batteri e quindi complicare il compito del tuo sistema immunitario. Ma quello che i ricercatori tedeschi hanno scoperto è che queste molecole davvero micro possono avere un'influenza importante sulla tua salute, nonostante, e proprio grazie, la loro dimensione.

Fonti| "Nanosized food additives impact beneficial and pathogenic bacteria in the human gut: a simulated gastrointestinal study" pubblicato su Science of Food il 4 dicembre 2018

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