Le punture di acari sono pericolose?

Alcune specie di acari possono pingere l’uomo, provocando disturbi anche fastidiosi. Nella maggior parte dei casi, questi aracnidi provocano dermatiti e lesioni pruriginosi ma altre volte possono anche fare da vettore ad agenti patogeni di malattie come scabbia e lebbra. Per le quali, comunque, oggi abbiamo cure e terapie mirate.
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Kevin Ben Alì Zinati 15 Novembre 2023
* ultima modifica il 15/11/2023

Sono piccoli e invisibili, ma a volte gli acari possono rappresentare una fonte di disturbi sanitari anche piuttosto fastidiosi per l’uomo. Sì, perché gli acari possono pungerci.

Di solito i morsi di questi aracnidi sono innocui e causano solamente arrossamento e intenso prurito. Alcune specie possono dare origine anche a forme di dermatiti più severe o eruzioni cutanee così pruriginose che l’individui a furia di grattarsi può finire per procurarsi escoriazioni e vescicole.

Altre volte, invece, gli acari rappresentano il vettore di patologie più serie o infezioni i cui effetti si distinguono solo successivamente, in base al grado di gravità raggiunto.

Prima di continuare è importante fare una precisazione, perché non tutti gli acari pungono letteralmente l’uomo, e nemmeno lo mordono. Nutrendosi di sebo e frammenti cellulari umani, questi aracnidi finiscono più che altro per lasciare sulla nostra pelle delle vere e proprie lesioni.

Ci sono, tuttavia, alcuni tipi di acari che invece possono effettivamente mordere l’uomo, provocando disturbi diversi. Tra le più comuni ci sono i Sarcoptes scabiei che, come puoi intuire dal nome, possono provocare la scabbia in chi viene punto. Le lesioni che contraddistinguono questa malattia portano con sé un forte prurito e la conseguente comparsa di vescicole.

Ci sono poi gli acari Demodex, responsabili di una forma di dermatite simile alla scabbia che, tuttavia, non mostra sintomi troppo evidenti e anche le larve degli acari Trombiculidae. Queste ultime si trovano in tutti gli ambienti esterni, spesso nascosti nella vegetazione, e si nutrono della nostra pelle, a cui si staccano attraverso una puntura.

Come ti dicevo, alcune specie di acari possono anche veicolare patologie infettive trasportando agenti patogeni. Su tutti ti ricordi Mycobacterium leprae, noto per essere il responsabile della lebbra, e Orientia tsutsugamushi, responsabile di malattie come la febbre fluviale del Giappone o tifo tropicale.

Come si trattano le punture degli acari? La prima cosa da fare, come sempre, è rivolgersi al proprio medico e chiedere consiglio a lui, che è l’unica qualificato per indicarti il percorso terapeutico migliore. In ogni caso, devi sapere che il trattamento contro i morsi di acaro prevedono l’impegno di farmaci antipruriginosi mentre nel caso di malattie infettivi trasmesse da questi aracnidi possono tornare utili farmaci antibiotici. Attenzione, cautela ma niente allarmismo insomma.

Tra gli acari ci cui avrai sicuramente sentito molto parlare ci sono i cosiddetti acari della polvere. Ecco, devi sapere che questi aracnidi non mordono né pungono l’uomo ma si nutrono quasi esclusivamente delle cellule della pelle che trovano all’esterno del corpo stesso: sui cuscini, sui materassi, sui tappeti o su qualsiasi altra superficie.

Ciononostante, gli acari della polvere rappresentano comunque un grosso problema di salute pubblica sotto altri punti di vista. Molte persone, infatti, finiscono per sviluppare un’ipersensibilità polmonare agli allergeni del proprio esoscheletro e delle feci. La loro presenza è infatti una delle principali cause di allergia respiratoria.

Fonti | Msd Manuals; Ospedale Niguarda; Ministero della Salute

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.