Le ragazze minorenni potranno comprare la pillola dei 5 giorni dopo anche senza la ricetta: l’ha confermato il Consiglio di Stato

Già nel 2020 l’Aifa aveva autorizzato l’acquisto senza prescrizione medica per le ragazze sotto i 18 anni. I ricorsi presentati da varie associazioni, tra cui Medici cattolici italiani, Family day, Associazione pro vita, avevano portato a una revisione della decisione che oggi il Consiglio di Stato ha definitivamente confermato e approvato.
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Kevin Ben Alì Zinati 23 Aprile 2022
* ultima modifica il 23/04/2022

Il rischio di una gravidanza indesiderata non è così remoto, anzi. E uno degli strumenti cui possono ricorrere le giovani donne, come forse sai, è la pillola dei 5 giorni dopo. Che adesso le ragazze minorenni possono acquistare anche senza la ricetta del medico.

Se ti ricordi, già dal 2020 l’Aifa aveva cancellato l’obbligo di presentare una prescrizione da parte di un professionista per le donne sotto i 18 anni. Diverse associazioni però, tra cui Medici cattolici italiani, Family day, Associazione pro vita e famiglia, Movimento per la vita italiano si erano opposte alla decisione presentando ricorso convinti che la pillola dei 5 giorni (Ella One) dopo fosse stata distribuita nonostante la mancanza di studi scientifici a supporto e avesse provocato presunti effetti abortivi.

Argomentazioni che, tuttavia, sono state completamente rigettate prima dal Tar del Lazio, con una sentenza dello scorso maggio, e ora definitivamente confermate dal Consiglio di Stato.

“Il farmaco Ella One non deve essere confuso con il regime farmacologico usato per l’interruzione volontaria della gravidanza scrivono i giudici di Palazzo Spada, spiegando che il meccanismo d’azione della pillola è antiovulatorio e non abortivo e che, agendo prima dell’impianto dell’embrione, non viola dunque la normativa sull’interruzione volontaria di gravidanza.

Inoltre, ha spiegato il Consiglio di Stato, la decisione di Aifa di lasciare l’acquisto della pillola libero dalla ricetta per le minorenni è legittima “non ponendosi l’eliminazione della prescrizione medica in contrasto da un lato con il diritto del minore ad una corretta informazione e dall’altra con il diritto dei genitori o di chi ne fa le veci a sostituirsi al minore”.

Fonte | Consiglio di Stato

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