Forse ne avrai già vista qualcuna, di sicuro tra qualche settimana si presenteranno in massa. Sto parlando delle zanzare, quei piccoli insetti abbastanza fastidiosi che, come ben saprai, per nutrire i propri piccoli devono succhiare il sangue di altri animali, esseri umani compresi. Questa loro abitudine ha fatto sì che diventassero vettori di diverse malattie infettive, come quella da virus Zika o la Dengue. Perciò la domanda che ti sarà venuta è: non è che per caso contribuiscono anche a diffondere il Covid-19? La risposta è no, come sottolinea anche il Ministero della Salute, ma vediamo meglio come mai.
Prima di tutto, questi piccoli animali possono trasmettere un virus o un altro agente patogeno quando pungono una persona infetta e poi una sana. Avviene così per la malaria, che ha già colpito circa 228 milioni di persone nel mondo, secondo i dati dell'Organizzazione mondiale della sanità.
Bisogna però dire che per tantissimi altri microorganismi infettivi questo passaggio non avviene. Il sangue che la zanzara succhia, infatti, finisce nel suo apparato digerente dove viene processato e ne vengono anche distrutte tutte le sostanza potenzialmente pericolose per l'animale e per i piccoli che dovrà nutrire. Di tutti quelli con cui viene in contatto, sono relativamente pochi i virus che riescono a superare questa barriera. Ci riesce ad esempio quello della febbre gialla, non ce la fanno invece l'Ebola e nemmeno l'Hiv.
Per quanto riguarda il nuovo Coronavirus, non ci sono evidenze scientifiche che questo patogeno riesca a mutare per poter infettare la zanzara e trasformarla dunque in un veicolo di contagio.
"Ci sono alcuni agenti infettivi incapaci di adattarsi al loro organismo – ha spiegato Elena Azzolini della direzione medico sanitaria dell'Irccs Humanitas di Rozzano (Milano), – o che necessitano di un tempo di incubazione più lungo della vita stessa della zanzara. In ogni caso anche se i coronavirus umani a oggi conosciuti hanno mostrato la capacità di adattarsi velocemente a nuove specie, al momento non c’è alcuna evidenza scientifica di una trasmissione del coronavirus attraverso zanzare o altri artropodi vettori".
Certo, si tratta di un virus di cui ancora non conosciamo completamente tutte le informazioni e potrebbe rivelare dei comportamenti che al momento ignoriamo. Ma per quanto riguarda la questione zanzare, l'esperta sembra escludere la possibilità che il SARS-Cov-2 possa mutare in questa direzione: "La probabilità che ciò avvenga – ha aggiunto – è estremamente limitata: il virus, che si concentra soprattutto nelle cellule dell'apparato respiratorio e meno nel sangue, dovrebbe essere in grado di replicarsi all'interno della zanzara, albergare nelle ghiandole salivari e venire inoculato, al momento della successiva puntura, nella vascolarizzazione cutanea dell'ospite umano".
Di conseguenza, concentrati meno su questi insetti e di più sulle vie di trasmissione accertate fino a questo momento e cioè le goccioline di saliva. Ti ricordo quindi che è importante mantenere il metro di distanza di sicurezza, lavarsi spesso le mani e starnutire nell'incavo del gomito o in un fazzoletto usa e getta. E queste precauzioni diventeranno ancora più importanti in questi giorni, mentre entreremo nella cosiddetta fase 2.
Fonte| Ministero della Salute