Oltre all'esplosone dei contagi, dei ricoveri in qualsiasi reparto e purtroppo dei decessi, la pandemia si è portata dietro anche una brusca frenata su tutto ciò che non la riguardava.
Come rocce impilate per rallentare la corsa di un fiume, il comparto sanitario è stato completamente impiegato per arginare l’avanzata dell’emergenza sanitaria mentre il resto si arenava, bloccato.
I trapianti si sono ridotti perché mancavano le donazioni di organi così come quelle di sangue, gli screening e le diagnosi di tumore sono arrivate con sempre più in ritardo, lasciando ancora meno tempo ai pazienti, le sale operatorie sono rimaste vuote: mentre i contagi rendevano impossibili gli interventi, i chirurghi erano in prima linea nei reparti a sostegni dei colleghi.
Se darti un’idea, posso dirti che in tutto il 2020, l’anno del Coronavirus, sono saltate oltre 400mila operazioni chirurgiche senza contare gli oltre 1,3 milioni i ricoveri in meno rispetto all’anno precedente.
La fotografia che testimonia le migliaia di operazioni rimandate, i ritardi e gli accumuli di mancate prestazioni sanitarie arriva dai dati presentati dalla Società Italiana Chirurgia durante la 123esima edizione del Congresso nazionale tenutosi a Catania nelle scorse ore.
“Adesso abbiamo ripreso a svolgere attività normale ma le liste di attesa si sono allungate e abbiamo bisogno di trovare delle soluzioni per poter garantire in tempi brevi l’intervento chirurgico ad ogni paziente” ha spiegato Francesco Basile, Direttore di Clinica chirurgica del Policlinico di Catania e presidente della Sic.
Una di queste è sicuramente rappresentata dalla vaccinazione anti-Covid che ha permesso, infatti, una ripresa dell’attività di sala operatoria. Il dottor Basile ha sottolineato che il ritorno alla piena normalità passa inevitabilmente per le vaccinazioni: più saranno le persone immunizzate e più sarà concreta la possibilità di non dover tornare indietro con chiusure e riduzione delle attività cliniche.
Ad oggi abbiamo sfondato quota 80milioni di dosi somministrate e siamo al 77,73% della popolazione over12 vaccinata. Come puoi capire, insomma, il vaccino anti-Covid è la strada per recuperare la nostra normalità: in casa, al lavoro, in strada e anche in sala operatoria.
Fonte | Ansa