Lenti a contatto: sai qual è il modo giusto di utilizzarle?

Il dottor Francesco Loperfido, oculista dell’Ospedale San Raffaele di Milano, ci ha spiegato quali sono gli errori più comuni che commettiamo utilizzando questi presidi medico chirurgici: i rischi si nascondono dietro alla scelta delle lenti più giuste tanto quanto nei bagni in mare.
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Kevin Ben Alì Zinati 26 Luglio 2021
* ultima modifica il 26/07/2021
In collaborazione con il Dott. Francesco Loperfido Responsabile del servizio di oftalmologia generale dell'Ospedale San Raffaele di Milano, professore a contratto dell’Università Vita-Salute del San Raffaele e oculista della Commissione Difesa Vista

Usi le lenti a contatto? Se la risposta è sì, la seconda domanda è più insidiosa: sai come utilizzarle correttamente?

Se anche tu sei un consumatore di lenti a contatto saprai bene che alcune possono durare anche per un mese intero e che altre, invece, dovresti tenerle solo per 8 ore, o al massimo 12, poi toglierle e far riposare gli occhi.

Se hai lasciato gli occhiali nel cassetto saprai anche che prima di acquistare un paio di lenti a contatto dovresti sempre consultare un oculista ma non mi stupirei se ti fosse capitato di comprarle solo sulla base delle indicazioni dell’ottico: può succedere.

Per non parlare poi dei dell’estate. Quante volte ti sarai sentito dire di toglierle prima di andare in spiaggia? Forse però te ne sarai dimenticato e le avrai indossate per tutto il giorno, sotto il sole, in acqua, mentre giochi a racchettoni in riva al mare.

Tutti i “forse” che senti riguardo le lenti a contatto, i “dovresti” e i “potrebbero” di cui sono ricchi le raccomandazioni di medici e specialisti (e genitori), seppur “fastidiosi” nella pratica della vita di tutti i giorni ti aiutano a proteggere i tuoi occhi e la tua salute.

Le lenti a contatto si applicano sulla superficie dell’occhio, dove aderiscono alla pellicola lacrimale aiutando, come alternativa agli occhiali, a correggere, difettivi visivi come l’ipermetropia, l’astigmatismo o la miopia.

Come succede per ogni presidio medico chirurgico, però, le raccomandazioni spesso non fanno breccia e anche questi alleati della nostra vista si portano dietro errori e comportamenti dannosi dei quali non sei consapevole.

Come la scelta delle lenti giuste. Esatto: devi sapere, per esempio, che una lente più acquosa non è la mossa migliore per il tuo occhio.

Ce l’ha spiegato il dottor Francesco Loperfido, responsabile del servizio di oftalmologia generale dell'Ospedale San Raffaele di Milano, professore a contratto dell’Università Vita-Salute del San Raffaele e oculista della Commissione Difesa Vista: “Bisogna tenere in considerazione anche il rapporto tra la geometria della lente e il nostro difetto visivo. Una lente a contatto con il 70% di idratazione significa che avrà bisogno del 70% di lacrimazione durante tutto il giorno, altrimenti si disidrata e si blocca”. 

Che, come avrai capito, non è una condizione facile da raggiungere e che dipende, invece, da come funziona il nostro corpo.

Diventa più importante, invece, porre attenzione a materiale della lente: “il silicone hydrogel, per esempio, con una percentuale medio bassa favorisce un ricambio del film lacrimale e una idratazione della lente ottimali”.

Ripercorrendo il viaggio che dalla scelta delle lenti ti porta ad indossarle, ecco che neanche troppo in là sulla strada trovi un altro errore, il più banale e semplice da commettere: tenerle agli occhi per troppo tempo.

“Un uso improprio può causare gli occhi gonfi – ha continuato il dottor Loperfido – Indossandole fino a sera, la palpebra è costretta così ad ammiccare su una lente che, a causa di un occhio asciutto, si è disidratata. La mattina quindi ci si alza e ci si ritrova con le palpebre gonfie”.

Estate: non l’ho dimenticata. Un altro tema importante è l’uso delle lenti a contatto al mare, tra sabbia, sole e salsedine. Quando usciamo da un bagno nell’acqua del mare, la lente a contatto tende ad asciugarsi e ad avere all’interno cristalli di sale che disidratano la lente.

Per questo, la raccomandazione dell’oculista dell’Ospedale San Raffaele è chiara e limpida: “conviene avere una lente giornaliera. È fondamentale sebbene questo dettaglio venga troppo spesso sottovalutato. Se poi andiamo in ambienti poco sicuri a causa delle impurità che possono trovarsi nell’acqua, avere una lente a ricambio giornaliero è una necessità”. 

Come usare lenti a contatto: hai preso appunti?

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.