L’eritema da scaldino: come riconoscerlo e come evitarlo

Quando fa freddo ci aiutiamo con borse dell’acqua calda e coperte che si riscaldano, ma dobbiamo stare attenti a come li usiamo. Ecco perché.
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Valentina Danesi 25 Dicembre 2022
* ultima modifica il 04/01/2023

Quando arriva il freddo, lo combattiamo con ogni mezzo: vestiti pesanti, bevande calde e magari anche qualche dispositivo termico. Ad esempio, il classico scaldino. Attenzione, però, possono riservare dei rischi per la tua salute come il cosiddetto eritema da scaldino. Vediamo di cosa si tratta e come si può prevenire.

Cos’è

In gergo comune lo chiamiamo “eritema da scaldino”, se usiamo invece il nome corretto dobbiamo parlare di “eritema ab igne”. Quando fa molto freddo, come in questi mesi, ecco che corriamo ai ripari non solo con coperte ma anche con scadaletto e dispositivi elettronici per aiutarci a combattere le serate più rigide. Tra quesi aiuti c’è sicuramente la borsa dell’acqua calda. Sapevi però che poteva anche essere rischiosa e creare eritemi?

Quando ci si espone a qualcosa di caldo, anche se parliamo di un caldo moderato, la pelle può diventare rossa a chiazze. Chiazze che tendono poi a evolvere in brunastre nelle ore successive. Non è pericoloso, a meno che non sia causato da bruciature gravi, ma devi comunque prestare attenzione a borse dell’acqua calda, scaldaletto, scaldini portatili e persino ai computer che si surriscaldano.

Come usarli correttamente 

Ecco qualche consiglio su come usare scaldini e borse dell’acqua calda correttamente:

  • usa come filtro i vestiti (quindi metti la cosa dell’acqua calda sul vestito e non direttamente sulla pelle o avvolgendola in uno straccio pulito)
  • prediligi le borse rivestite e che quindi permettono di non avere la parte calda direttamente a contatto con il corpo
  • non esagerare nello scaldarli ma se hanno il termometro regolatore (in caso di borse e coperte elettriche) mantieni il calore basso
  • usa l’aloe vera se ti sei scottato
  • oltre alle pomate ci sono anche degli integratori orali di vitamina A
  • nei casi più gravi viene consigliata la terapia laser (se ci sono cicatrici).

Fonte| Istituto dermoclinico Vita Cutis

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