L’esame del sangue per scoprire se soffri di fibromialgia potrebbe essere pronto tra 5 anni

Un dolore cronico a muscoli, tendini e nervi che secondo alcuni medici, in realtà, non esiste. Anche per questa ragione, non è ancora stata sviluppata una terapia adatta e si ricorre semplicemente ad antidolorifici di diversa intensità. Ora una scoperta di un gruppo di ricercatori americani potrebbe aprire la strada allo sviluppo di un test che identifichi la fibromialgia e, di conseguenza, a una cura corretta.
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Giulia Dallagiovanna 17 Giugno 2019
* ultima modifica il 22/09/2020

Sai cos'è la fibromialgia? Forse no, anche se probabilmente ne avrai sentito parlare spesso. Si tratta di un dolore cronico a muscoli, tendini e nervi, che inizia dalla zona cervicale e può irradiarsi in tutto il corpo. Poiché in diversi casi può essere confusa con altre patologie simili, è diffusa, anche fra i medici, l'idea che, in realtà, questa malattia non esista per davvero. Ora però un nuova ricerca ha identificato alcuni modelli metabolici nel sangue che indicherebbero chiaramente la presenza di fibromialgia nel corpo del paziente.

Non si sa di preciso quante persone possano soffrire di questo disturbo, spesso trascurato nella letteratura scientifica. L'ultimo studio accreditato risale al 2009 e stabiliva che in Italia circa il 4% della popolazione era affetta da fibromialgia, con una prevalenza di pazienti femminili rispetto a quelli di sesso maschile. Si tratta comunque di una condizione che il più delle volte viene curata con antidolorifici di diversa intensità, che negli Stati Uniti arrivano addirittura a essere a base di oppiacei. Una terapia inadatta, che rischia di creare dipendenza, senza risolvere davvero il problema.

I ricercatori hanno isolato un modello metabolico nel sangue che potrebbe essere un indicatore di fibromialgia

Ecco perché quanto scoperto dal team di ricerca dell'Università dell'Ohio è così importante. I partecipanti all'esperimento sono stati 50 e tutti loro avevano ricevuto una diagnosi ufficiale di fibromialgia. Tra questi, 29 soffrivano anche di artrite reumatoide, 19 di osteoartrite e 23 di lupus, patologie che spesso accompagnano il dolore cronico ai muscoli. I medici hanno prelevato un campione di sangue da ciascuno di loro e lo hanno poi analizzato con l'utilizzo della spettroscopia vibrazionale, una tecnica che misura i legami chimici e i livelli energetici fra le molecole.

Hanno così evidenziato un modello metabolico presente nelle persone che erano davvero affette da fibromialgia e non in chi presentava solo un disturbo correlato. Una sorta di marker, di impronta che potrebbe finalmente portare allo sviluppo di un test vero e proprio per evidenziare la presenza della malattia e studiare una terapia adeguata. Secondo gli autori dello studio, un esame del sangue apposito potrebbe essere pronto addirittura fra soli cinque anni. Anche se prima saranno naturalmente necessari ulteriori approfondimenti, per accertare che quello individuato sia davvero un indicatore di fibromialgia.

Fonti| "Metabolic fingerprinting for diagnosis of fibromyalgia and other rheumatologic disorders" publicato su Journal of Biological Chemistry il 15 febbraio 2019;
              "Prevalence of Fibromyalgia: A Survey in Five European Countries" pubblicato su Seminars in Arthritis and Rheumatism nel 2009

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