L’idea di ammalarti ti mette ansia? Forse dipende anche dal tuo sistema immunitario

Una particolare citochina, l’interleuchina-17a, prodotta dal tuo sistema immunitario per difenderti da alcuni patogeni sembra avere un affetto anche sul tuo umore. In particolare, stimolerebbe l’aumento dell’ansia per indurti a mettere in atto comportamenti che ti preservino da qualsiasi pericolo.
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Giulia Dallagiovanna 28 Settembre 2020
* ultima modifica il 28/09/2020

Il tuo corpo e la tua mente sono più connessi di quanto tu possa pensare. E una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Nature Immunology porta alla luce un nuovo legame molto importante tra l'ansia e il sistema immunitario. Perciò se sei una di quelle persone che si sente piuttosto nervosa all'idea di ammalarsi, potresti essere interessato a scoprire il ruolo dell'interleuchina-17a, una citochina che mette in relazione le difese dell'organismo con il tuo stato d'animo.

Prima di tutto, cosa sono le citochine? Sono delle piccole proteine che si legano a recettori specifici presenti sulla superficie delle cellule e possono anche indurle alla morte. Un particolare tipo di citochina viene dunque prodotto dal sistema immunitario per combattere gli agenti patogeni che attaccano il tuo organismo. Nello studio, come ti anticipavo, i ricercatori si sono concentrati soprattutto sull'interleuchina-17a (IL-17a) che viene sintetizzata dalle cellule gamma-delta T, situate nelle meningi. Come forse ti ricorderai, le meningi sono quelle membrane che proteggono il tuo sistema nervoso centrale e sono quindi a stretto contatto con il cervello e il midollo spinale.

Per capire nel dettaglio come agisca questa molecola sull'umore, e di conseguenza sul comportamento, di un essere vivente, gli autori dello studio sono partiti dai topi. Hanno infatti messo a confronto roditori con IL-17a attiva e altri che non avevano invece questa citochina. A questo punto, hanno sottoposto gli animali ad alcuni test di memoria, comportamento sociale, procacciamento di cibo e ansia. Le differenze sono state registrate solamente in quest'ultimo ambito.

I topi con assenza di IL-17a mostravano meno paura e ansia al punto da mettere in atto comportamenti pericolosi

I topi che non avevano IL-17a, infatti, avevano maggiore tendenza a esplorare spazi aperti. Un comportamento che di norma, in natura, gli animali evitano in quanto li espone più facilmente al pericolo di incontrare predatori. Secondo i ricercatori, dunque, l'assenza dell'interleuchina aveva anche ridotto i livelli di paura e ansia, fino a spingerli a comportamenti controproducenti.

Non solo, ma gli esperti si sono spinti oltre cercando di capire come il segnale inviato da IL-17a venisse influenzasse il comportamento dei neuroni. Hanno quindi individuato il recettore di questa interleuchina su una cellula che stimola il sistema nervoso chiamata neurone glutamatergico. Una volta modificato artificialmente questo neurone per evitare che producesse i recettori, anche il livello di ansia nei topi con IL-17a arriva si riduceva visibilmente.

Naturalmente adesso bisognerà capire se, come gli autori dello studio ipotizzano, lo stesso sistema venga innescato anche nell'organismo umano.

Fonte| "Meningeal γδ T cells regulate anxiety-like behavior via IL-17a signaling in neurons" pubblicato su Nature Immunology il 14 settembre 2020

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