L’importanza dell’autopalpazione del testicolo nella prevenzione del tumore

Fondazione AIOM (Associazione italiana oncologia medica) ha da poco pubblicato un secondo Quaderno sul tumore al testicolo, dando particolare rilievo all’aspetto della prevenzione. Se infatti si ricorda sempre alle donne di tenere monitorato il proprio seno, agli uomini questo messaggio è meno frequente. Quindi, come si fa l’autopalpazione?
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Giulia Dallagiovanna 25 Novembre 2020
* ultima modifica il 17/12/2020

Alle donne è una raccomandazione che viene ripetuta spesso: "l'autopalpazione periodica del seno è importante, rivolgiti al tuo medico non appena avverti uno strano cambiamento, un nodulo, una qualunque anomalia". Così, sono proprio loro le prime sentinelle per un eventuale carcinoma mammario. Agli uomini invece non viene quasi mai ricordato. Eppure l'autopalpazione dei testicoli potrebbe favorire un aumento delle diagnosi precoci proprio di tumore e questi organi e quindi una maggior possibilità di cure efficaci. Per questo motivo, Fondazione AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica), ha pubblicato un secondo Quaderno interamente dedicato a questa patologia, concentrandosi soprattutto sulla prevenzione.

Come si fa l'autopalpazione

Se vuoi praticare periodicamente l'autopalpazione dei testicoli per accertarti che non vi siano strane formazioni o irregolarità, dovrai prima di tutto utilizzare il dito indice e il medio della tua mano. Il movimento deve essere delicato e rotatorio e si deve concentrare soprattutto sulla zona inferiore dell'organo. La parte superiore può invece essere controllata dal tuo pollice. Quello che devi cercare è un nodulo o una piccola massa dalla consistenza diversa rispetto al resto del tessuto.

Altri sintomi a cui prestare attenzione sono un senso di peso proprio a uno dei testicoli, un aumento di volume o, al contrario, un'inspiegabile riduzione delle dimensioni di quella parte del corpo.

Perché è importante

Per fortuna il tumore al testicolo è una neoplasia non troppo diffusa: colpisce circa 1.600 o 1.800 nuove diagnosi ogni anno, ovvero l'1% della popolazione maschile con un'età compresa tra i 15 e i 40 anni. Resta però importante cercare di prevenire anche quella piccola percentuale o, quanto meno, fare in modo di rintracciarla subito. In questo modo si potrà agire subito con terapie mirate, come radioterapia, o valutare la necessità di un intervento chirurgico.

Se diagnosticato in fase iniziale, il tumore al testicolo può avere anche il 99% delle probabilità di guarigione

Trattare il tumore prima che raggiunga uno stadio avanzato significa soprattutto evitare le complicazioni, che in questo caso inciderebbero sull'attività sessuale e sulla fertilità. Tra l'altro stiamo parlando di una patologia che offre elevate probabilità di guarigione. In fase iniziale, si sfiora addirittura il 99%.

Fonte| Fondazione AIOM

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