L’insonnia potrebbe aumentare il rischio glaucoma, secondo un nuovo studio

Secondo uno studio recente, la mancanza di sonno potrebbe aumentare il rischio di sviluppare glaucoma e perdita della vista. Riposare bene e a sufficienza può quindi proteggerti da ansia, depressione, ma anche da problemi agli occhi.
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Valentina Rorato 10 Novembre 2022
* ultima modifica il 10/11/2022

Non dormire bene causa spesso depressione e ansia. Purtroppo, però, l’insonnia può avere effetti anche sulla salute degli occhi, perché probabilmente provoca una produzione disregolata di cortisolo, che aumenta la pressione interna degli occhi. Secondo una nuova ricerca, chi ha problemi a riposare ha un rischio aumentato di glaucoma e ha bisogno di controlli oculistici più frequenti.

Glaucoma

Il glaucoma è una delle principali cause di cecità e probabilmente colpirà circa 112 milioni di persone in tutto il mondo entro il 2040. Caratterizzato dalla progressiva perdita di cellule sensibili alla luce nell'occhio e dal danno del nervo ottico, le sue cause e i fattori che contribuiscono a questa malattia sono ancora poco conosciuti. Ma se non trattato, il glaucoma può progredire verso la cecità irreversibile.

I problemi del sonno, tra cui ipersonnia e insonnia, la sonnolenza diurna e il russare, possono essere collegati a un aumentato rischio di sviluppare una perdita irreversibile della vista, secondo quanto scoperto da un ambio studio della Biobanca britannica  pubblicato sulla rivista ad accesso aperto  BMJ Open.

I risultati sottolineano la necessità di una terapia del sonno nelle persone ad alto rischio di malattia e di controlli oculistici tra le persone con disturbi del sonno cronici per verificare la presenza di segni precoci di glaucoma.

I ricercatori hanno notato che mentre lo screening della popolazione potrebbe non essere conveniente, potrebbe esserlo lo screening mirato di gruppi ad alto rischio. Inoltre, ricerche precedentemente pubblicate suggeriscono che i disturbi del sonno possono essere un importante fattore di rischio.

Lo studio

Durante lo studio sono stati analizzati i dati 409.053 persone dalla biobanca britannica, tutti di età compresa tra i 40 e i 69 anni. Quando i volontari sono stati reclutati hanno fornito dettagli sui loro comportamenti durante il sonno. Gli esperti hanno sottolineato che la durata del sonno è stata definita normale (da 7 a meno di 9 ore al giorno) e troppo poca o eccessiva, al di fuori di questo intervallo. Il cronotipo era, invece, identificato a seconda che la persona si descrivesse più come un'allodola mattutina o come un gufo notturno. Durante un periodo medio di monitoraggio di poco più di 10,5 anni, sono stati identificati 8690 casi di glaucoma.

Quelli con glaucoma tendevano ad essere più anziani e con maggiori probabilità di essere maschi, fumatori e avere la pressione alta o il diabete rispetto a quelli a cui non era stata diagnosticata la malattia. Il rischio in queste persone aumentava con l'insonnia del 12%, il russare il 4%, la sonnolenza diurna del 20%, mentre era di circa l'8% se si soffriva di un sonno disturbato, ovvero più breve, più lungo o frammentato. E rispetto a volontari con un sonno sano, chi russa e coloro che hanno avuto sonnolenza diurna avevano il 10% in più di probabilità di avere il glaucoma, mentre gli insonni e quelli con un ciclo di sonno breve/lungo avevano il 13% in più di probabilità di averlo.

Questo è uno studio osservazionale e, in quanto tale, non può stabilire la causa.  Ma ci sono spiegazioni biologiche potenzialmente plausibili per le associazioni trovate tra disturbi del sonno e glaucoma, affermano i ricercatori.

La pressione interna dell'occhio, un fattore chiave nello sviluppo del glaucoma, aumenta quando una persona è sdraiata e quando gli ormoni del sonno sono fuori controllo, come accade nell'insonnia. Depressione e ansia, che spesso vanno di pari passo con l'insonnia, possono anche aumentare la pressione interna dell'occhio, probabilmente a causa della produzione disregolata di cortisolo.

Allo stesso modo, è stato suggerito che episodi ripetitivi o prolungati di bassi livelli di ossigeno cellulare, causati dall'apnea notturna (arresto improvviso della respirazione durante il sonno), potrebbero causare danni diretti al nervo ottico.

Fonte | Associazione del comportamento e del modello del sonno con il rischio di glaucoma: uno studio di coorte prospettico nella biobanca britannica. Pubblicato su Bmj il 1 novembre 2022.

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