Lo stato d’emergenza in Italia va verso un’altra proroga: sai cos’è e cosa prevede?

Il 29 luglio, quando fu adottata la proroga di 2 mesi e mezzo, c’erano 386 contagi al giorno, oggi ce ne sono 1.800. La proroga dello stato d’emergenza (che scade il 15 ottobre) sembra sia scontata. Ma cosa succederà alla tua quotidianità? Quali modifiche dovrai attuare nel tuo stile di vita?
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Francesco Li Volti 28 Settembre 2020
* ultima modifica il 28/09/2020

In principio fu la Lombardia, poi tutto il territorio italiano. L'emergenza sanitaria e le misure necessarie a contenere la diffusione del COVID-19 (comunemente noto come coronavirus) hanno, di fatto, stravolto la vita di 60 milioni di persone. Dal 31 gennaio 2020 l'Italia si trova in stato d'emergenza, il che ha comportato modifiche ad alcuni principi di libertà, ma che sono stati fondamentali per gestire un'epidemia del genere.

Senza entrare nel merito di ogni singola misura, la libertà personale (art. 13), la libertà di movimento (art. 16 Cost.) e di riunione (art. 17 Cost.), la libertà di professare la propria religione in forma associata (art. 19 Cost.) i diritti dell'individuo nell'ambito della famiglia (artt. 31 e 32 Cost.), il diritto alla scuola e all'istruzione (art. 34 Cost.), la libertà di impresa (art. 41 Cost.) sono stati gli ambiti più colpiti.

Che cos’è lo stato di emergenza

Lo stato d'emergenza viene dichiarato dal Presidente del Consiglio, su delibera del Consiglio dei Ministri. Questo avviene quando si verifica un disastro naturale, in situazioni particolari a livello sanitario (epidemie o pandemie), durante periodi di disordini civili o a seguito di una dichiarazione di guerra. La sua regolamentazione non è all'interno della Costituzione, come molti erroneamente pensano, bensì nella legge 225/1992.

Cosa prevede

Tutto gira intorno al tempo. Lo stato d'emergenza serve a velocizzare la lentissima burocrazia italiana e a concentrare le risorse verso un unico obiettivo. Giusto per ricordartelo, i miliardi di euro a cui ci riferiamo sono serviti per i famosi banchi singoli o le milioni di mascherine monouso arrivate nelle scuole, ma anche per costruire gli ospedali e i posti letto di terapia intensiva.

Lo stato d'emergenza è uno strumento grazie al quale il governo può attuare rapide misure di prevenzione, com'è ad esempio successo per il controllo e il blocco dei voli dai Paesi a rischio. Dopo la proclamazione dello stato di emergenza, il capo del dipartimento della protezione civile può emanare delle ordinanze in deroga alle disposizioni ordinarie, come il divieto di assembramento o l'uso della mascherina e dei guanti.

Lo stato d'emergenza può durare fino a 180 giorni, ma può essere prolungato anche fino a 360 giorni

Stato d'emergenza e libertà personali

Durante questo periodo però, i diritti fondamentali devono essere rispettati:  il "diritto alla vita", il divieto di tortura e trattamenti inumani e degradanti, la schiavitù e la servitù e la libertà di pensiero, coscienza e religione, restano inalienabili. A loro volta, le limitazioni alla libertà di movimento possono incidere su altri diritti costituzionalmente garantiti. Un esempio emblematico è il diritto alla vita familiare: il DPCM 23 marzo 2020 ha eliminato l'eccezione durante la sola fase 1, che consentiva di fare rientro, qualora ci si trovava al di fuori, presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, di fatto costringendo, chi per qualsiasi ragione si trovava lontano dalla propria famiglia, a restarci per tutta la durata dell'emergenza.

Quanto dura lo stato di emergenza

Lo stato d'emergenza può durare al massimo sei mesi (180 giorni), ma può essere prorogato fino a un anno (360 giorni, per l'esattezza). Chiaramente la proroga può esserci soltanto se le difficoltà e i problemi legati all’emergenza non sono stati ancora del tutto risolti (sì, anche noi come te stiamo stringendo le dita).

Allo scadere del tempo massimo, o prima se le condizioni lo consentono, lo stato di emergenza termina con l’emanazione di un’ordinanza da parte del Presidente del Consiglio, chiamata “di chiusura”. L'ordinanza di chiusura sancisce il ritorno alla cara normalità a cui tanto aspiri e il ripristino delle funzioni di tutti gli organi di governo.

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