L’orticaria, un fastidioso problema della pelle del quale non si conosce la causa precisa

Forse sarà capitato anche a te di soffrire di orticaria, scoprendo dei pomfi rossi in qualche zona del tuo corpo, che magari è entrata in contatto con una particolare sostanza irritante. Prudono, a volte addirittura bruciano, ma spesso se ne vanno da soli. In ogni caso, puoi chiedere al tuo medico una cura per risolvere il problema.
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Giulia Dallagiovanna 24 Settembre 2019
* ultima modifica il 12/06/2020

Un'infiammazione della pelle piuttosto comune, ma della quale ancora non si sono comprese del tutto le cause. Nella maggior parte dei casi, l'orticaria ti compare sotto forma di reazione allergica a un alimento, alla polvere o alla puntura di un insetto. Ma potrebbe anche trattarsi di una forma cronica, con la quale il tuo corpo ti sta comunicando che c'è un problema più profondo da indagare. Anche lo stress può dare origine alla comparsa del rush cutaneo e, per alcune persone, addirittura l'acqua è fonte di irritazione.

Cos'è l'orticaria

L'orticaria è semplicemente un'eruzione cutanea, di cui ti accorgerai perché vedrai comparire sulla pelle dei pomfi rossi e bianchi che ti provocherann0 un fastidioso prurito. Il suo nome ti farà pensare subito alle ortiche e non hai tutti i torti: i sintomi ricordano infatti quelli provocati dal contatto con la pianta selvatica ed è questa la ragione per cui è stata chiamata così. Anche se, in questo caso, non c'entra nessun brutto incidente con un arbusto.

L’immagine di un rush cutaneo provocato dall’orticaria

L'irritazione può formarsi in una sola zona del tuo corpo, oppure diffondersi. Le differenze dipendono anche dalle cause che hanno scatenato il meccanismo alla base del problema: i mastociti, un tipo di globuli bianchi che ha una funzione importante all'interno del tuo sistema immunitario, liberano ingenti quantità di istamina. Una sorta di reazione anomala, che il più delle volte è riconducibile a una forma d'allergia, e che può essere acuta e quindi temporanea, oppure cronica e quindi durare per diverso tempo. In alcuni casi, può ripresentarsi periodicamente durante tutta la vita.

I tipi di orticaria

Possono esserci diversi fattori che provocano l'orticaria ed è per questa ragione che non è ancora del tutto chiaro il meccanismo alla base dell'infiammazione. In ogni caso, i tipi di orticaria vengono classificati proprio in base alla causa che li scatena e sono:

Orticaria dermografica

L'orticaria dermografica si contraddistingue perché provoca tanto prurito, ma è proprio il fatto che ti gratti e che la pelle subisce attriti e strofinamenti, o anche solo carezze più leggere, che dà il via all'infiammazione. E naturalmente, più cercherai di calmare il fastidio facendo ricorso alle tue unghie, più il problema peggiorerà. Di solito compare in modo improvviso, e spesso viene scatenata da un periodo di stress più intenso, o da indumenti troppo stretti o di un materiale che irrita la tua pelle, oppure accessori come orologi, bracciali oppure occhiali. Se poi la tua cute è particolarmente sensibile, anche il contatto con l'acqua troppo calda o eccessivamente fretta scaturirà una reazione di questo tipo.

Orticaria colinergica

Magari ti sarà capitato di notare nell'incavo delle ascelle o dei gomiti la comparsa di pomfi che prima non c'erano. Si tratta di orticaria colinergica ed è dovuta all'eccessiva sudorazione, magari durante l'estate oppure dopo un allenamento sportivo molto intenso. Oltre ai gradi registrati dal termometro, anche bagni molto caldi, medicazioni con garze troppo strette che non permettono alla pelle di respirare, oppure febbre possono provocare l'irritazione.

Orticaria da freddo

Freddo intenso, neve, ghiaccio e clima secco potrebbero irritare la tua pelle fino a far comparire un'orticaria da freddo, appunto. Di solito è un problema che riguarda soprattutto l'inverno, ma anche quanto regoli l'aria condizionata su una temperatura troppo bassa puoi rischiare che si sviluppi questo disturbo. Rispetto alle altre forme, qui noterai che i pomfi assomigliano di più a dei puntini e rimangono di solito entro i confini della zona che è entrata in contatto con il fattore scatenante, ma può anche espandersi e provocare sintomi più preoccupanti come difficoltà nella respirazione e sensazione di svenimento.

Orticaria da contatto

Come suggerisce il nome, l'orticaria da contatto si scatena quando la tua pelle viene colpita da una sostanza che provoca la reazione. Nella maggior parte dei casi, si tratta di un problema di origine allergica, di solito determinato da una pianta, un animale o farmaci specifici.

Orticaria solare

Anche il sole può diventare un fattore disturbante per la tua pelle, e non solo perché ti sei scordato la crema protettiva. Potresti infatti soffrire proprio di orticaria solare, o allergia al sole, Il problema sono proprio i raggi UV che fanno comparire dei pomfi sulla zona della cute che è rimasta troppo esposta. Se però il problema si estende, potresti avvertire anche mal di testa, problemi di respirazione, vertigini e nausea.

Orticaria acquagenica

L'orticaria acquagenica è una reazione piuttosto rara, che compare sulla pelle di persone intolleranti all'acqua. Per la precisione, l'allergene è una sostanza contenuta nel liquido, anche se ancora gli esperti non sono riusciti a individuare quale di preciso. I casi sono davvero molto pochi e non è ancora stata individuata una cura. Se quindi ne soffri dovresti rivolgerti subito a un dermatologo.

Orticaria vasculitica

Anche l'orticaria vasculitica non è una forma molto comune. Più che da un fattore esterno, in questo caso viene scatenata da un'infiammazione dei vasi sanguigni e dei capillari che irrorano proprio la tua cute. Il problema di questa forma è che, oltre a essere fastidiosa, può rivelarsi anche piuttosto dolorosa.

Orticaria cronica o acuta

Orticaria cronica o acuta sono due ulteriori forme di distinzione di questo disturbo dermatologico. La differenza dipende, come potrai immaginare, dalla durata: si passa infatti da poche ore a diversi giorni. Più nel dettaglio, l'orticaria acuta è quella che più facilmente compare quando viene scatenata una reazione allergica, oppure quando colpisce un bambino o una donna tra i 30 e i 60 anni. Di solito l'irritazione è isolata e limitata a una sola zona del corpo e nel giro di 12 o al massimo 24 ore se ne va per conto suo.

La differenza sta nella durata: da poche ore a diverse settimane

L'orticaria cronica invece è meno prevedibile. Di solito i pomfi rimangono visibili per settimane, quando non mesi. Possono infatti non riassorbirsi fino a 12 settimane. Può rimanere però anche per tutta la durata della propria vita e riattivarsi in determinati periodi. Spesso la causa scatenante è lo stress, ma possono essere anche l'abuso di alcol o alcune sostanze contenute in farmaci anche comuni, come quelli antidolorifici.

Le cause dell'orticaria

Le cause dell'orticaria, o meglio, il meccanismo che la scatena non è ancora stato chiarito del tutto. Quello che si sa è che si tratta di una reazione del tuo sistema immunitario che, al contatto con uno stimolo che non gradisce, induce i mastociti a rilasciare istamina e citochine, in modo improvviso. I vasi sanguigni che irrorano quella zona si dilatano e i fluidi hanno modo di raggiungere i tessuti. A questo punto, verrà provocato un rigonfiamento, che è appunto il pomfo che vedi sulla tua pelle. Fino a quando i liquidi non si riassorbono, non se ne andranno nemmeno le vescicole. Se la remissione avviene spontaneamente, allora si tratterà della forma acuta, se invece sembra automantenersi nel tempo, significa che sei affetto da orticaria cronica.

I fattori scatenanti sono diversi e prima di tutto è meglio distinguere tra reazione allergica e un'altro tipo di infiammazione. Nel primo caso, i sintomi compaiono perché la pelle è entrata in contatto con un allergene, che è diverso da persona a persona. Di solito, è necessario un vero e proprio contatto tra la sostanza sgradita e la cute affinché venga innescato il meccanismo di cui ti parlavo prima, ma in alcuni casi può essere sufficiente anche l'inalazione e l'incontro con le mucose del tuo corpo.

L'esempio più frequente sono le allergie alimentari, come quelle scatenate da arachidi o crostacei. Potresti però notare la comparsa dell'orticaria anche in caso di allergia al polline, agli acari della polvere, ad alcune sostanze chimiche specifiche e a fragranze, magari molto forti, anche contenute in prodotti per l'igiene come bagnoschiuma o creme. Alcune punture di insetto, come di vespa o di ape, possono poi scatenare una vera infiammazione in persone soggette. Anche il lattice può dare origine a orticaria. Infine farmaci anche molto comuni possono contenere ingredienti che il tuo corpo vede come potenziali minacce. In particolare, l'aspirina, alcuni antistaminici, medicinali per il diabete e i FANS.

Nella maggior parte dei casi, la causa è una reazione allergica

Se invece il problema non è un'allergia, potrebbero esserci diverse altre ragioni per cui noti la comparsa di pomfi. Prima di tutto, come ti dicevo prima, l'eccessiva sudorazione o altri fattori esterni, come il materiale di cui sono fatti gli abiti che indossi o il semplice fatto che siano troppo stretti e non permettano alla pelle di respirare. E poi la temperatura, l'acqua o i raggi del sole. Ma quando non è allergica, il più delle volte l'orticaria è da stress. Se stai vivendo un periodo di particolare tensione e la tua pelle è molto sensibile, le emozioni negative che stai accumulando potrebbero ripercuotersi proprio sulla tua cute. Infine, ci sono anche diverse infezioni, sia virali che batteriche, che possono anche provocare i pomfi rossi. Tra queste, soprattutto quelle da Helicobacter pylori, le formi virali dell'epatite, la mononucleosi e la bronchite.

I sintomi dell'orticaria

Arrivati a questo punto, probabilmente avrai già capito quali sono i sintomi dell'orticaria. Prima di tutto, compaiono i pomfi. Si tratta di rigonfiamenti rossastri di dimensioni variabili. In base alla tua pelle e alla causa che li ha scatenati possono misurare pochi millimetri come diversi centimetri. Sono pieni di liquido e prudono, tanto e in modo fastidioso. In alcuni casi potresti avvertire anche un leggero bruciore, oppure dolore vero e proprio. Dopo essere comparsi in una determinata zona, possono rimanere confinati in quell'area oppure diffondersi ad altre parti del corpo. Alla fine, scompaiono. La guarigione può avvenire dopo qualche ora, se si tratta di forma acuta, o diverse settimane nel caso dell'orticaria cronica.

Nell’immagine, un esempio di pomfi provocati dall’orticaria

Oltre al rush cutaneo possono subentrare anche altre manifestazioni e, in rari casi, complicanze gravi. Come ti dicevo prima, quando l'irritazione si espande potrebbe provocare anche mal di testa, febbre, vertigini e nausea. Potresti poi sviluppare alcune condizioni che sia la forma acuta che quella cronica provocano. La più frequente è l'angioedema. Si tratta di un edema vero e proprio che può comparire in diverse parti del corpo come gli occhi, le labbra o i genitali. Arriva all'improvviso e potrebbe rivelarsi anche grave, perciò non sottovalutare i segnali sospetti come una strana sensazione di bruciore e di calore nelle aree interessate, difficoltà respiratorie e gonfiore agli occhi.

Se poi la reazione allergica è grave, ad esempio nel caso di avversione ad alcuni alimenti o di punture di api o vespe, potresti ricadere in uno shock anafilattico. Gonfiore diffuso, difficoltà respiratorie fino ad avvertire un senso di soffocamento e svenimento sono i sintomi più probabile. Si tratta di un'emergenza, quindi non esitare a chiamare un'ambulanza.

L'orticaria nei bambini

Nei bambini, l'orticaria può comparire nelle stesse forme e con le stesse modalità che colpiscono gli adulti. Se noti che sulla pelle di tuo figlio sono comparse dei pomfi rossastri, chiedi un consiglio al pediatra. È possibile infatti che sia necessario ricorrere a un antistaminico per curare l'infiammazione più velocemente.

Altre precauzioni da assumere sono: evitare di esporlo a temperature troppo calde o troppo fredde, sia esterne che dell'acqua, fare in modo che non si gratti la zona colpita e prestare attenzione a eventuali altri sintomi.

La diagnosi di orticaria

La diagnosi di orticaria non richiede di solito particolari esami strumentali. Nella maggior parte dei casi, il medico capisce di quale disturbo si tratta osservando i pomfi. Il vero problema sta nell'individuare la causa che l'ha scatenata. Per quello ti verranno rivolte una serie di domande, ma bisognerà anche indagare su una possibile infezione in corso che non è ancora emersa, ma che deve comunque essere trattata.

La cura per l'orticaria

In caso di orticaria acuta, spesso non si fa ricorso a nessuna cura. Se i pomfi si riassorbono da soli nel giro di massimo un giorno, si attende semplicemente che il problema passi. Se però hai contratto la forma cronica tieni presente che l'assenza di reazioni cutanea non corrisponde sempre a guarigione. Dovrai quindi chiedere consiglio al tuo medico, che probabilmente ti prescriverà un antistaminico, degli antileucotrienici contro sostanze coinvolte nelle reazioni allergiche e infiammatorie, antiserotoninici che possono avere anche effetti simili agli antistaminici e altri farmaci che possano risolvere il problema alla radice.

I rimedi naturali per l'orticaria

L'orticaria spesso guarisce da sola, oppure il medico potrebbe consigliarti una terapia apposita anche per evitare eventuali complicanze. Ma per alleviare il fastidio provocato dal prurito e dal bruciore, potresti fare ricorso ad alcuni rimedi naturali. Primo fra tutti il gel, o una crema, di aloe vera, che riduce l'infiammazione e il rossore della pelle e facilita il riassorbirsi dei pomfi. Anche alcuni oli essenziali, come quelli di camomilla e di lavanda possono frenare il tuo istinto di grattarti la zona colpita. Infine, calendula e biancospino esercitano una naturale azione antistaminica che potrebbe proprio fare al caso tuo.

Fonti| Humanitas; Ospedale Bambino Gesù

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