Lunga vita alla ricetta elettronica: resterà in vigore fino al 31 dicembre 2024

Le commissioni Bilancio e Affari Costituzionali del Senato hanno approvato l’emendamento del Movimento Cinque Stelle al Decreto Milleproroghe: medici e cittadini avranno la possibilità di mandare e ricevere prescrizioni di farmaci ed esami in formato digitale fino alla fine del 2024.
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Kevin Ben Alì Zinati 9 Febbraio 2023
* ultima modifica il 09/02/2023

Fino al 31 dicembre 2024. La ricetta elettronica resterà attiva nella nostra sanità ancora per un po’: fino, cioè, alla fine dell’anno prossimo.

Dopo la prima proroga che ne aveva allungato la vita fino alla fine del 2023, l’emendamento del Movimento Cinque Stelle al Decreto Milleproroghe è stato approvato dalle commissioni Bilancio e Affari Costituzionali del Senato.

La ricetta digitale non andrà quindi in pensione, per ora. Medici e cittadini avranno ancora la possibilità di mandare e ricevere prescrizioni in formato digitale.

La speranza però è che da temporaneo e quasi emergenziale, questo strumento possa restare permanentemente a disposizione di tutti noi. Le prospettive in questo senso sembrano buone: Mariolina Castellone, firmataria dell’emendamento, ha spiegato che “è stata messa agli atti la richiesta che la misura diventi strutturale”.

Come ti abbiamo già spiegato, infatti, la possibilità di inviare ricette per farmaci ed esami attraverso sms o email è stata una misura introdotta in piena pandemia.

Puoi immaginarne il motivo: poter avere le proprie prescrizioni senza recarsi necessariamente nell’ambulatorio del medico ha contribuito ad evitare pericolosissimi assembramenti di persone e quindi potenziali focolai di contagio.

La ricetta elettronica non è stato solo uno degli alleati nel contrasto alla pandemia ma ha rappresentato una spinta fondamentale per i processi di digitalizzazione della dispensazione del farmaco e per la semplificazione dell’accesso alle cure per i pazienti.

Togliere la ricetta elettronica per tornare alla sua versione cartacea sarebbe stato un passo indietro rispetto allo sviluppo di un sistema sanitario all’avanguardia e al passo con l’Europa.

Altre novità per la sanità

L'esame sugli emendamenti da parte delle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio del Senato sul decreto Milleproroghe ha portato ad altre novità per il nostro compoarto sanità.

Prima di tutto verrà estesa la possibilità per i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta (entrambi convenzionati con il Sistema Sanitario Nazionale) di prolungare la propria attività andando in pensione a 72 anni e non più a 70.

È stata poi confermata l’estensione delle ore di libera professione per gli infermieri e le ostetriche,  sono stati ribaditi i fondi destinati al piano oncologico nazionale (circa 20 milioni di euro) ed è stata aperta agli specializzandi la possibilità per gli di lavorare in pronto soccorso, in pediatria e come medici di base.

Fonte | Ansa

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