Ma è vero che la temperatura dell’acqua si può controllare “a orecchio”? Uno studio spiega il perché

Secondo la scienza è possibile sentire se l’acqua è fredda o calda attraverso l’udito. Alcune persone, in effetti, ci riescono e diversi studi avrebbero confermato una differenza nel suono tra l’acqua fredda versata in una tazza rispetto all’acqua calda. Ciò sarebbe dovuto la risonanza dell’aria, alla vibrazione del contenitore e a quella dell’acqua e dei suoni emessi dal liquido.
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Kevin Ben Alì Zinati 7 Settembre 2024
* ultima modifica il 25/09/2024

“Senti se l’acqua è calda o fredda”. Sono sicuro che ogni volta che ti è stato detto così, hai inzuppato un dito nella pentola, nella vasca o in piscina per sentire saggiare la temperatura del suo interno. Vero?

Immagina ora di poter capire se l’acqua è calda o fredda letteralmente sentendola: ascoltando con l'orecchio cioè il suono che produce quando viene versata.

Può sembrare fantascienza ma alcune persone oggi già sono in grado dei farlo. Diversi studi, infatti, hanno dimostrato che è possibile distinguere la temperatura dell’acqua attraverso il suono. Ciò si deve a quelle sottili ma percepibili variazioni nelle frequenze sonore prodotte dall’acqua a diverse temperature.

Cosa dice la scienza?

La scienza ha iniziato a esplorare seriamente questa capacità solo di recente.

Uno studio della University of California a San Diego del 2023, per esempio era riuscito a dimostrare che l’acqua calda versata in un recipiente generava un suono differente rispetto a un flusso di acqua fredda e che una persona era in grado di captare tale differenza con il proprio orecchio nudo.

I ricercatori californiani avevano spiegato che questa differenza nel suono era dovuta alle variazioni di frequenza.

Ci sono infatti tre fonti di suono durante la fase di versamento dell’acqua: la risonanza dell'aria, la vibrazione del contenitore e dell'acqua e i suoni del liquido (inclusi quelli delle bolle). L'acqua fredda produce vibrazioni del contenitore e dell’acqua, mentre l'acqua calda produce principalmente risonanza dell’aria.

La viscosità dell’acqua fredda, che è cinque volte maggiore rispetto a quella calda, influisce invece sulla dimensione delle bolle (più piccole) e sulla frequenza del suono emesso. Anche il vapore prodotto dall’acqua calda può influenzare la frequenza dell'aria nel contenitore, creando bolle più grandi e un suono più basso e sordo.

Perché alcune persone ci riescono?

Uno studio condotto dall’Ivcher Institute for Brain, Cognition, and Technology aveva utilizzato l'apprendimento automatico per analizzare come le persone percepiscono le proprietà termiche dell’acqua.

Dai propri dati aveva scoperto che alcune persone, in effetti, sarebbero davvero in grado di distinguere tra acqua calda e fredda basandosi esclusivamente sul suono emesso durante il versamento in un contenitore.

Questa abilità, secondo lo studio, sarebbe è un esempio di integrazione multisensoriale, di come cioè il cervello riesce a combinare informazioni ottenute da diverse modalità sensoriali per formare una percezione unificata dell’ambiente circostante.

Siccome non tutti sono in grado di sentire con il nudo orecchio l’effettiva temperatura dell’acqua, è chiaro che sembra trattarsi di una capacità legata, in qualche modo, a una combinazione di fattori genetici e di esperienza.

Bisogna dire poi che quegli individui con una maggiore esperienza in situazioni in cui devono fare affidamento sui segnali uditivi per determinare la temperatura dell'acqua potrebbero effettivamente essere più avvantaggi e sviluppare questa abilità più facilmente. Sto parlando, per esempio, di cuochi professionisti o i baristi.

Fonte | "Hearing water temperature: Characterizing the development of nuanced perception of sound sources" pubblicata sulla rivista Developmental Science

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.