
Marc Gauthier è un uomo francese di 63 anni ed è affetto da Parkinson da quando ne aveva 36. Col progredire della malattia è diventato instabile, incapace di mantenersi in piedi. Cadeva molte volte al giorno a causa di movimenti incontrollabili e difficoltà di coordinazione, ma ora un impianto rivoluzionario gli ha ridato la speranza. I ricercatori del Politecnico federale di Losanna hanno dotato Marc di una tecnologia che consente la stimolazione del midollo spinale, nello specifico, si tratta di un dispositivo neuroprotesico che fornisce impulsi di elettricità a specifiche regioni del midollo spinale che vanno ad attivare i circuiti neurali disfunzionali.
Questo tipo di stimolazione elettrica del midollo ha donato già ottimi risultati in pazienti con paralisi agli arti inferiori causata da una lesione spinale che, grazie a questa tecnica, hanno recuperato la capacità di camminare. Questa è stata la prima volta che viene utilizzata per aiutare i pazienti di Parkinson. L'intervento è stato eseguito su Marc all'Ospedale Universitario di Losanna circa due anni fa e, dopo alcuni mesi di riabilitazione con la stimolazione neuroprotesica, Gauthier ha riacquistato la capacità di camminare autonomamente riuscendo a percorrere anche 6 km senza alcun problema "Mi ha cambiato la vita perché ora sono indipendente – ha ammesso Gauthier – Posso uscire di casa, fare commissioni. Vado anche a piedi".
Circa il 90% delle persone affette da questa malattia presenta deficit locomotori. Sebbene attualmente non esista una cura per la malattia di Parkinson, alcune terapie possono alleviarne i sintomi. Il team di ricercatori di Losanna si è detto molto entusiasta dei risultati ottenuti ma ha anche sottolineato che sono necessarie ulteriori indagini per dimostrare che questo impianto possa realmente aiutare chiunque soffra di Parkinson. "L'impianto è stato testato sino ad ora su un solo paziente – ha affermato il professor Grégoire Courtine, uno dei membri del team -, non sappiamo se tutte le persone affette da Parkinson risponderanno alla terapia allo stesso modo". Gli scienziati hanno ora in programma di testare il dispositivo su altri sei pazienti affetti da Parkinson, utilizzando i finanziamenti della Michael J. Fox Foundation.
Fonte | Nature Medicine