Malattia renale cronica, la colpa non è solo di sale e ipertensione: scoperto un enzima cruciale per la salute dei reni

Un team di ricercatori dell’Università dell’Australia meridionale ha fatto luce sul ruolo di NEDD4-2: se i livelli di questo enzima sono troppo bassi, i reni sarebbero più inclini a subire un danno cronico dovuto ad un eccessivo assorbimento di sale, anche nei pazienti che non soffrono di pressione alta. Inoltre, la scoperta potrebbe essere il punto di partenza per sviluppare nuove terapie in grado di trattare una malattia che colpisce 700 milioni di persone al mondo.
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Alessandro Bai 6 Maggio 2021
* ultima modifica il 08/06/2021

Se soffri di malattia renale cronica, per prima cosa sappi che non sei solo: sono ben 700 milioni le persone in tutto il mondo affette da questa condizione, che toglie gradualmente ai tuoi reni la capacità di filtrare il sangue, una delle funzioni fondamentali svolte da questi organi e il motivo per cui si parla anche di insufficienza renale. Si tratta di una patologia che, purtroppo, è irreversibile e tutto ciò che puoi fare è cercare di controllarne il decorso, dato che i sintomi tendono a comparire solo nella fase più avanzata. Per molte persone le uniche soluzioni diventano la dialisi o il trapianto di rene, ma c'è una buona notizia che arriva dall'altra parte del mondo: in uno studio pubblicato recentemente su Cell Death & Disease, i ricercatori dell'Università dell'Australia meridionale affermano di avere identificato un enzima che svolgerebbe un ruolo chiave per mantenere i reni in salute, e proprio a partire da questa scoperta in futuro potrebbe essere possibile mettere a punto delle terapie in grado di frenare lo sviluppo di un danno renale cronico.

Malattia renale cronica, sale e ipertensione

Forse il punto di partenza dei ricercatori non ti suonerà poi così nuovo: di solito, l'ipertensione arteriosa dovuta a una dieta eccessivamente ricca di sale viene considerata una delle principali cause dell'insufficienza renale cronica. Il team australiano, attraverso uno studio condotto sugli animali, ha voluto indagare in modo più approfondito il legame tra la patologia, un'alimentazione con troppo sale e i bassi livelli di un enzima, chiamato NEDD4-2.

È stata proprio questa proteina (gli enzimi sono infatti dei tipi di proteine) a rivelare ai ricercatori qualcosa di nuovo e molto importante: il problema alla base del danno renale, infatti, non è tanto legato alle quantità esagerate di sale, ma al fatto che questo enzima serva a regolare il processo di riassorbimento del sodio nei reni, una funzione fondamentale per mantenere i giusti livelli di sale. Di conseguenza, una riduzione o un'inibizione del NEDD4-2 può portare a un maggiore assorbimento di sale che si traduce poi in un danno a carico dei reni, a prescindere dalla presenza di ipertensione.

"Adesso sappiamo che sia una dieta con un elevato apporto di sodio che bassi livelli di NEDD4-2 favoriscono lo sviluppo della malattia renale, anche in assenza della pressione arteriosa alta, che solitamente va a braccetto con il troppo sodio", ha spiegato Jantina Manning, scienziata del Centro per la biologia dei tumori dell'Università dell'Australia meridionale. Questo significa che anche persone che consumano poco sale ma hanno livelli bassi dell'enzima a causa di variazioni genetiche potrebbero sviluppare un danno renale, ma soprattutto la scoperta potrebbe dare l'opportunità, almeno a lungo termine, di creare farmaci mirati per l'aumento dei livelli di NEDD4-2 nei pazienti affetti da malattia renale cronica.

Se da una parte ci vorrà ancora del tempo per mettere a punto strategie efficaci che mantengano la proteina a livelli sufficienti per garantire la salute dei reni, i risultati ottenuti sono preziosi anche per aggiornare le conoscenze dei ricercatori sulle potenziali cause della patologia, come spiegato ancora da Manning: "In molti casi, la malattia renale è aggravata dall'ipertensione, quindi abbiamo voluto indagare questo legame nel nostro studio. In realtà, abbiamo scoperto che è esattamente il contrario, cioè che una dieta con molto sale causava una perdita d'acqua eccessiva e ipotensione. È un risultato significativo, perché vuol dire che la malattia renale può presentarsi anche in persone che non hanno la pressione alta".

Fonte| "The ubiquitin ligase NEDD4-2/NEDD4L regulates both sodium homeostasis and fibrotic signaling to prevent end-stage renal disease" pubblicato su Cell Death & Disease il 14 aprile 2021

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