
Pensavano fossero mirtilli, così ne hanno presi a manciate e li hanno ingeriti.
Solo che ciò che due minorenni e un adulto stavano mangiando erano delle bacche sì, ma di quelle tossiche: piccole sfere violacee colte da una pianta velenosa, probabilmente la Belladonna.
Così l’escursione in montagna a Casera Col Mezzodì Bassa sul Monte Tuglia, nel comune di Forni Avoltri in provincia di Udine, si è trasformata in un’intossicazione alimentare seria e pericolosa che li ha costretti al ricovero.
La guida che scortava il gruppo infatti si è subito accorta che non si trattava di mirtilli e così ha allertato i soccorsi, che sono giunti immediatamente sul posto all’elisoccorso regionale che ha trasportato i due minorenni fino all’ospedale ddi Tolmezzo. L’adulto, invece, è stato portato in ambulanza.
Fortunatamente, però, nessuno dei tre è in pericolo di vita.
In ogni caso, le intossicazioni alimentari sono patologie provocate dal consumo di agenti tossici e da non sottovalutare. Riconoscerle non è semplicissimo dal momento che non c’è una sintomatologia specifica e univoca che le contraddistingue.
I sintomi infatti variano a seconda della sostanza ingerita e della quantità. In generale comunque, in caso di intossicazione potresti sviluppare disturbi di tipo gastrointestinale come vomito, dissenteria, dolori addominali e secchezza a livello della bocca oltre a difficoltà a comunicare, una visione doppia, difficoltà a deglutire, tachicardia e altri problemi di carattere cutaneo come rossore o orticaria.
È importantissimo quindi prestare molta attenzione a ciò che si ingerisce, soprattutto se raccolto autonomamente nei boschi o in natura: bisogna essere molto esperti e sicuri di ciò che si sta facendo.
Se però dovesse capitarti di stare male dopo aver ingerito bacche sconosciute o altri alimenti, la prima cosa da fare è chiamare tempestivamente il proprio medico, un centro antiveleni o il pronto soccorso e descrivere nel dettaglio cosa si è ingerito e in che quantità.
A quel punto, sarà necessario seguire le raccomandazioni degli esperti, tra cui la più importante: non assumere farmaci e non provare rimedi casalinghi e fai da te come bere del latte.
Il trattamento per un’intossicazione alimentare, infatti, deve essere prescritto da un medico o un esperto perché dipenderà precisamente dalla sua causa, da cosa ciò si è ingerito.
La maggior parte dei casi di intossicazione comunque si risolve entro pochi giorni: altre volte invece può succedere che diventino necessari più più tempo e più cure.
Fonte | Humanitas