Mascherine per bambini, parla la pediatra Bozzola: “Insegniamo ai più piccoli a usarle correttamente”

L’operazione rischia di rivelarsi complicata perché i bambini potrebbero essere mal disposti a indossare la mascherina. Laddove però non è possibile rispettare le misure di distanziamento sociale, la mascherina rimane uno strumento utile per proteggersi e per proteggere gli altri, anche nel caso dei più piccoli.
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Federico Turrisi 29 Aprile 2020
* ultima modifica il 22/09/2020
Intervista alla Dott.ssa Elena Bozzola Pediatra infettivologo presso l'Ospedale Bambino Gesù di Roma e segretario nazionale della Società Italiana di Pediatria (SIP)

Ora che stiamo per entrare nella cosiddetta fase 2 dell'emergenza coronavirus, c'è un oggetto che è destinato ad assumere un ruolo di primo piano: la mascherina. Un dispositivo di protezione indispensabile per cercare quanto meno di limitare il contagio tra la popolazione, quando non è possibile rispettare la distanza di sicurezza di un metro.

Tra le FAQ a cura del Ministero della Salute riguardo all'interpretazione del testo del Dpcm 26 aprile 2020 leggiamo che "a partire dal 4 maggio 2020, ai fini del contenimento della diffusione del virus COVID-19, è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di usare protezioni delle vie respiratorie nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza". Nel testo del Dpcm è contenuta anche una nota in cui si precisa che "non sono soggetti all’obbligo i bambini al di sotto dei sei anni".

Il tema del rapporto tra i più piccoli e le mascherine non è da sottovalutare. Come noi adulti stiamo facendo un po' di fatica ad abituarci a indossare la mascherina (e sono molti gli errori che si possono commettere), così i nostri figli dovranno imparare a utilizzarla in maniera da proteggere se stessi e gli altri.

Partiamo innanzitutto da una domanda: esistono mascherine specifiche per i bambini più piccoli? La risposta è sì, esistono, anche se magari sono un po' più difficili da trovare in commercio rispetto a quelle per adulti. La cosa non ti dovrebbe stupire più di tanto. Una normale mascherina chirurgica infatti mal si adatta al viso di un bambino di 7-8 anni e non svolgerebbe la sua funzione in maniera adeguata.

Certo, se si rimane distanti dalle altre persone e si evitano assembramenti, non ci sarà bisogno di far indossare al bambino la mascherina al parco, per esempio. Ma che cosa succederà quando riapriranno le scuole e si tornerà a salire sui mezzi pubblici? "In questo caso sarà molto importante non solo dotare il bambino di una mascherina, ma anche insegnargli a utilizzarla correttamente: quindi, non toccarla più volte con le mani sporche e non lasciarla appesa al collo. Altrimenti, anziché un dispositivo di protezione, la mascherina diventa solo un ricettacolo di germi", risponde a Ohga Elena Bozzola, pediatra infettivologa presso l'Ospedale Bambino Gesù di Roma e segretaria nazionale della Società Italiana di Pediatria (SIP).

Non sarà proprio un'operazione facile. I bambini potrebbero essere riottosi e non gradire che ci sia qualcosa che comunque ostacola la loro respirazione; perfino gli adulti fanno talvolta i "capricci". I dati mostrano che in Italia la fascia della popolazione meno colpita dal coronavirus SARS-CoV-2 è proprio quella dei minori. Per quanto sia una notizia estremamente positiva, non ci deve far abbassare la guardia.

"I bambini vanno protetti, e in questo senso la chiusura delle scuole è stata una delle misure più utili"

"I bambini non sono dimenticati, come dicono alcuni. Anzi, sono tra i protagonisti, nel senso che sono il nostro futuro e dunque vanno protetti", continua la dottoressa Bozzola. "Una delle misure di contenimento più utili, e che condivido maggiormente, è stata proprio la chiusura delle scuole. Più si protegge la fascia pediatrica, minore è il rischio di contagio tra i bambini, e anche questo spiega perché abbiamo avuto così pochi casi confermati. È vero che generalmente la risposta all'infezione è migliore rispetto agli adulti e i sintomi appaiono meno gravi, ma basta dare un'occhiata alle cronache internazionali per vedere che sono possibili anche i casi gravi e perfino dei decessi. Qui al Bambino Gesù di Roma attualmente sono ricoverati 14 bambini affetti da Covid-19".

La parola chiave è sempre cautela. Anche nel caso dei bambini, pertanto, è utile mantenere quello che viene definito distanziamento sociale. E se questo in futuro non potrà essere rispettato, bisognerà ricorrere alla mascherina come misura di protezione. "Penso che sia stata una buona cosa rimandare l'apertura delle scuole almeno a settembre", conclude la dottoressa Bozzola.

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