Match It Now: per diventare donatori di midollo da casa. “La carenza è drammatica”, avverte la dottoressa Sacchi

La campagna è promossa dal Ministero della Salute, assieme al Centro nazionale trapianti e alle associazioni di donatori. Quest’anno per evitare di creare assembramenti, sono state sospese tutte le iniziative di piazza. In occasione della settimana per la donazione di midollo osseo e cellule staminali emopoietiche si potrà però anche aderire da casa: è sufficiente inviare un piccolo campione di saliva.
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Giulia Dallagiovanna 24 Settembre 2020
* ultima modifica il 24/09/2020
Intervista alla Dott.ssa Nicoletta Sacchi Direttore del Registro Nazionale Italiano Donatori di Midollo Osseo (IBMDR).

Con tutti gli sforzi concentrati sull'emergenza Covid-19, ti sarai dimenticato dell'esistenza di altre patologie. "Anche se siamo nel mezzo di una pandemia e siamo giustamente preoccupati da come difenderci dal virus, malattie come la leucemia continuano ad esistere – conferma la dottoressa Nicoletta Sacchi, Direttore del Registro Nazionale IBMDR, ovvero quello dei donatori di midollo osseo. – E spesso proprio il trapianto è l'unica cura possibile".

Il lockdown ha provocato un drastico calo di nuove iscrizioni al registro nazionale. Non ci sono insomma ragazzi giovani che possano integrare o sostituire i più anziani. E quest'anno, con il divieto di creare assembramenti, non è neanche possibile organizzare giornate di sensibilizzazione in università, palestre o piazze. Ed ecco allora che nella settimana nazionale per la donazione di midollo osseo e cellule staminali emopoietiche, che si celebra dal 19 al 26 settembre, torna il tradizionale "Match it Now!", ma con alcune piccole variazioni come la possibilità in quattro regioni di aderire rimanendo a casa ("Match at Home!"). La campagna come sempre è promossa dal Ministero della Salute e IBMDR, con l'aiuto del Centro nazionale trapianti, del Centro nazionale sangue, del Registro IBMDR e dei volontari di ADMO (Associazione donatori midollo osseo), ADOCES (Associazione donatori cellule staminali ematopoietiche) e ADISCO (Associazione donatrici italiane sangue cordone ombelicale).

"Utilizziamo le pagine social, come Facebook e Instagram, ma anche altre piattaforme web per far conoscere la problematica e l'iniziativa – spiega la dottoressa Sacchi. – Si può poi accedere attraverso una piattaforma gestita dal Registro Nazionale oppure da una parallela a cura di ADMO, che confluisce sempre in quella istituzionale. Qui ci sarà uno spazio dedicato in cui inserire i propri dati e rispondere al alcune domande sulla propria salute per iniziare a capire se si hanno i requisiti per diventare donatore".

Una procedura svolta in assoluta privacy e con la certezza che i propri dati vengono protetti. Se sarai ritenuto idoneo per essere iscritto al registro, verrai contattato direttamente da un medico con il quale avrai un colloquio telefonico per valutare meglio le tue condizioni di salute. "Chiunque scelga di donare, viene valutato in modo attento e scrupoloso. La nostra priorità infatti è tutelare la persona e non esporla ad alcun rischio", precisa la dottoressa.

L'ultimo passaggio è il prelievo di un campione di saliva per la cosiddetta tipizzazione. Verranno insomma individuati i tuoi dati genetici per capire con quali pazienti potresti essere compatibile. Ed è qui che scattano le nuove procedure Covid. Su tutto il territorio nazionale sono stati potenziati 150 centri donatori e poli di reclutamento che rimarranno aperti oltre gli orari abituali. Come ti accennavo prima, poi, in Liguria, Piemonte, Emilia-Romagna e Friuli Venezia-Giulia potrai effettuare l'analisi stando a casa.

Riceverai infatti una busta con un kit e tutte le istruzioni per prelevare il campione di saliva. Si tratta di pochi millilitri da inserire in una piccola provetta, che deve essere avvitata e ben chiusa, avvolta nella carta assorbente che viene data in dotazione e consegnata in forma anonima in uno dei punti di raccolta sparsi sul territorio. Di solito, una farmacia. Se la sperimentazione in queste regioni funzionerà, verrà estesa al più presto a tutto il territorio nazionale.

Non dovrai insomma recarti in ospedale e tutto potrà avvenire in assoluta sicurezza. Anche se, è bene ricordarlo, le strutture sanitarie sono dei luoghi sicuri. Sono infatti stati organizzati diversi percorsi Covid-free per pazienti a rischio, ma anche per i donatori di midollo osseo.

Perché è stato organizzato tutto questo? Perché siamo in emergenza. Si è parlato diverse volte della carenza di donatori di sangue, ma sul fronte del midollo osseo la situazione non è migliore. Anzi "è drammatica", specifica la dottoressa Sacchi. "I donatori che erano già stati inseriti nel Registro durante gli anni scorsi hanno risposto alle nostre chiamate, ma sono venute a mancare le nuove iscrizioni. Di solito riusciamo a raccoglierne circa 20mila o 30mila ogni anno, ora invece negli stessi mesi abbiamo assistito a un calo del 61% e per ora ne sono arrivate solo 10mila. Questo significa che i pazienti che un domani potrebbero aver bisogno, rischiano di non trovare un donatore compatibile".

"La situazione è drammatica: i pazienti di domani potrebbero non trovare un donatore compatibile"

E forse, oltre alla situazione particolare che stiamo vivendo, un altro dei fattori che ti scoraggia dal proporti come donatore è proprio il prelievo di midollo. Ti starai magari immaginando un lungo ago che entra nelle tue ossa del bacino, mentre tu sei addormentato dall'anestesia totale. In realtà, puoi tranquillizzarti. Quella procedura veniva utilizzata fino a una decina di anni fa e oggi è necessaria solo per situazioni molto particolari. Di norma invece il tutto assomiglia molto di più a un classico prelievo di sangue. Nei giorni precedenti ti verrà somministrato un farmaco che mobiliterà le cellule del midollo in modo che entrino nel tuo sangue. A quel punto ti potrai recare in un centro trasfusionale (tra quelli che aderiscono al circuito) e verrai "attaccato" a una macchina che effettua l'aferesi. Seleziona cioè solo le cellule di cui ha bisogno e ti restituisce le altre.

Questa foto è esemplificativa, non si tratta del kit che potrebbe arrivarti a casa se decidi di aderire all’iniziativa "Match it Now!"

Gli effetti collaterali, quando e se insorgono, sono davvero limitati. Un po' di mal di testa, qualche dolore a muscoli e ossa che ti ricorderà molto il malessere influenzale. Insomma, nulla che non si possa controllare con del semplice paracetamolo.

Una volta chiariti tutti i dubbi, ricordandoti che potrai porre anche al medico qualsiasi domanda ti venga in mente, se hai tra i 18 e i 35 anni e pesi almeno 50 chilogrammi potresti prendere in considerazione questa iniziativa. Un giorno potrebbe esserci qualcuno che avrà bisogno di te.

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.