Melena: cosa significa il sangue nelle feci

Avere feci molto scure potrebbe significare la presenza di sangue digerito nell’intestino. Questo disturbo è noto come melena e indica il sanguinamento è localizzato nella porzione più alta dell’apparato digerente (esofago, stomaco, duodeno). Quali sono le cause e soprattutto come si può fermare?
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Kevin Ben Alì Zinati 2 Agosto 2023
* ultima modifica il 10/10/2023

Si parla di melena quando le feci sono di colore scuro, tendenti al nero, a seguito di sanguinamento gastrointestinale. Questo sanguinamento di solito proviene dal tratto gastrointestinale superiore, che comprende la bocca, l'esofago, lo stomaco e la prima parte dell'intestino tenue. A volte, anche il sanguinamento nel colon ascendente dell'intestino crasso, situato nel tratto gastrointestinale inferiore, può portare alla melena.

Il colore nero delle feci è causato dagli enzimi che scompongono e digeriscono il sangue mentre si muove attraverso il tratto gastrointestinale.

Questo disturbo non deve essere confuso con l'ematochezia, che si riferisce al sangue fresco nelle feci che porta a feci marroni o rosse. In questo caso il sangue proviene dal tratto gastrointestinale inferiore, più comunemente da sanguinamento rettale, come le emorroidi.

Se dovessi soffrire di melena, la prima cosa da fare è contattare il tuo medico che a quel punto potrebbe prescriverti una serie di farmaci per arrestare l'emorragia: in caso non si fermasse, potrebbe tornare utile anche una combinazione di terapie endoscopiche. Vediamo insieme nei dettagli da cosa dipende la melena e come trattarla.

Cause di melena

Come anticipato, la melena è causata da sanguinamento nel tratto digestivo più alto. Ciò può essere dovuto a:

  • Ulcere peptiche, duodenali, gastriche o esofagee
  • Varici gastriche o esofagee
  • Gastrite
  • Cancro allo stomaco
  • Ebola
  • Morbo di Crohn
  • Blocchi intestinali
  • Polipi al colon
  • Sindrome di Mallory-Weiss
  • Alcuni neonati ottengono melena dall'ingestione di sangue durante il parto.
  • Uso di farmaci come FANS, aspirina o anticoagulanti
  • Radiazione o una procedura come l'endoscopia che danneggia il tratto gastrointestinale superiore

Talvolta le possono presentarsi scure anche per ragioni non legate alla presenza di sangue: mi riferisco, per esempio, all’assunzione di farmaci a base di ferro oppure di un’ischemia nel tratto digerente, ovvero una riduzione del flusso di sangue verso il tubo digerente.

Sintomi

Il primo sintomo di melena, ovviamente, è il colore nero delle feci, che però potrebbero anche avere altre caratteristiche:

  • odore forte
  • feci lucide e appiccicose

Potresti poi avere:

  • anemia
  • debolezza
  • mancanza di respiro
  • pelle pallida
  • sudore
  • vertigini
  • confusione
  • tachicardia o battito cardiaco accelerato.

Le persone con una lieve perdita di sangue spesso manifestano solo sintomi associati alla fonte del sanguinamento. Se si verifica un'emorragia nell'intestino tenue, si possono avvertire dolori addominali. Il sanguinamento dalla bocca, dall'esofago o dallo stomaco spesso provoca una dolorosa deglutizione, indigestione o vomito di sangue (denominato anche ematemesi).

Quando preoccuparsi

Un'emorragia rettale grave può costituire un'emergenza medica. Rivolgiti al pronto soccorso se manifesti uno dei seguenti sintomi:

  • pelle fredda e umida
  • confusione
  • sanguinamento rettale continuo
  • svenimento
  • crampi addominali
  • dolorosi
  • respirazione rapida
  • forte dolore anale
  • forte nausea

Complicanze

Le emorragie gastrointestinali acute provocate dalla melena possono anche avere conseguenze pericolose e gravi, A volte, per esempio, sono così acute e improvvise che possono anche condurre potenzialmente alla morte del paziente nel giro di pochissime ore.

Diagnosi

La diagnosi inizia con l'identificazione delle fonti di sanguinamento per determinare e trattare la causa sottostante. Viene eseguita una valutazione della storia medica dell'individuo per identificare le cause correlate, come l'uso cronico di FANS. Il lavaggio nasogastrico può essere utilizzato per determinare la gravità della perdita di sangue e per preparare il tratto gastrointestinale per l'endoscopia, che è una procedura minimamente invasiva utilizzata per guardare all'interno del corpo.

Trattamenti

La cura può essere farmacologica, per esempio il medico può prescrivere inibitori della pompa protonica, come esomeprazolo o pantoprazolo, che possono aiutare a ridurre la produzione di acido, che favorisce la guarigione delle ulcere peptiche e quindi riduce il rischio di emorragie ricorrenti. Gli inibitori della pompa protonica e gli antibiotici possono anche essere usati per trattare l'infezione da Helicobacter pylori, che è un'altra possibile causa di melena.

Se necessario, l'emorragia può essere controllata con una combinazione di terapie endoscopiche. La terapia endoscopica più comunemente eseguita è la terapia iniettiva, in cui il farmaco viene iniettato direttamente nella fonte dell'emorragia per favorire la coagulazione. È spesso combinato con altre terapie endoscopiche, come tecniche termiche che applicano sonde termiche per cauterizzare l'emorragia o tecniche meccaniche che applicano pressione, utilizzando dispositivi come clip o legature elastiche.

In alcuni casi, può essere eseguita un'embolizzazione angiografica, in cui un farmaco o delle bobine vengono posizionati su un catetere guidato per bloccare il flusso sanguigno al sito di sanguinamento. La chirurgia può essere utilizzata anche per suturare ulcere o lacerazioni. Infine, i casi gravi possono richiedere trasfusioni di sangue.

Fonte | Humanitas

(Articolo scritto da Valentina Rorato il 21 giugno 2022
Modificato da Kevin Ben Alì Zinati il 1 agosto 2023)

Contenuto validato dal Comitato Scientifico di Ohga
Il Comitato Scientifico di Ohga è composto da medici, specialisti ed esperti con funzione di validazione dei contenuti del giornale che trattano argomenti medico-scientifici. Si occupa di assicurare la qualità, l’accuratezza, l’affidabilità e l’aggiornamento di tali contenuti attraverso le proprie valutazioni e apposite verifiche.
Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.