Il microcitoma, il cui nome completo è carcinoma polmonare a piccole cellule, e appunto un tumore che colpisce i polmoni e che di solito progredisce in modo molto rapido e tende a sviluppare subito delle metastasi. Tende a colpire soprattutto gli uomini che hanno più di 70 anni e, come potrai immaginare, un fattore di rischio è sicuramente il fumo, oltre alla presenza di altre patologie. Proviamo a capire meglio insieme.
Questa forma di tumore si chiama in gergo tecnico “carcinoma polmonare a piccole cellule” o, appunto, microcitoma. Come ti accennavamo prima, colpisce i polmoni e cresce in modo molto rapido, tanto che quando viene diagnosticato di solito si è già esteso ad altre aree del corpo, formando delle metastasi. Tra tutti i tumori che riguardano questi organi, rappresenta il 15% dei casi. Di solito la sua origine è nei bronchi e poi arriva a raggiungere cervello, fegato, ossa e midollo osseo.
Il problema del microcitoma sta proprio nella mancanza di sintomi. All'inizio, infatti, la patologia è asintomatica oppure provoca manifestazioni che non sono direttamente riconducibili a un tumore. Ti accorgerai che qualcosa non va solo quando verranno intaccati gli organi più vicini e quindi al momento delle metastasi. Ci sono due modi in cui le cellule tumorali possono viaggiare e diffondersi per il tuo organismo:
Dobbiamo quindi fare una distinzione dei sintomi in base a quanto e a dove è diffuso il tumore:
Naturalmente i sintomi variano anche in base agli organi colpiti, che possono essere diversi da paziente a paziente.
La causa principale del carcinoma polmonare a piccole cellule si trova nei bronchi, dove le cellule che rivestono questi organi iniziano a crescere in maniera incontrollata. Una spiegazione a questo comportamento anomalo può essere ricondotta alla mutazione dei geni che stimolano la crescita cellulare (cMyc, MYCN e MYCL) e l'inibizione dell'apoptosi (BCL-2), ovvero la morte delle cellule.
Sicuramente un esame essenziale per la diagnosi di questo tumore è quello istologico, ossia quello che si esegue tramite il prelievo di un tessuto o di una parte sospetta (biopsia) e l'analisi in laboratorio. La biopsia può essere svolta in diverse modalità come la fibrobroncoscopia o l’agobiopsia polmonare TC guidata. Se, però, come accade appunto nella maggior parte dei casi, sono già presenti delle metastasi, allora il prelievo viene effettuato dai linfonodi.
Per capire la cura migliore per il microcitoma, il primo passo è quello di valutare a quale stadio si trovi la malattia. Questa analisi viene fatta anche attraverso un esame specifico che è la tomografia computerizzata del torace. Il risultato è quello di avere ben chiara l'estensione del tumore, quanto sia progredito e quali dimensioni abbia raggiunto. Quando la patologia non è ancora troppo diffusa, si scelgono di solito chemioterapia e radioterapia. Se invece il carcinoma polmonare si trova a uno stadio più progredito si opta per un approccio combinato con chemioterapia e immunoterapia.
Fonte| Istituto dei tumori di Milano