Microcitoma: uno dei più aggressivi tumori al polmone

Il microcitoma, o carcinoma polmonare a piccole cellule, è un tumore che colpisce i polmoni ed è una delle forme più aggressive proprio perché le cellule iniziano a moltiplicarsi in maniera incontrollata. Ma come puoi accorgerti di averlo? E quali sono le migliori terapie per combatterlo? Ecco tutto quello che devi sapere su questo tipo di tumore così aggressivo.
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Valentina Danesi 11 Agosto 2021
* ultima modifica il 11/08/2021

Il microcitoma, il cui nome completo è carcinoma polmonare a piccole cellule, e appunto un tumore che colpisce i polmoni e che di solito progredisce in modo molto rapido e tende a sviluppare subito delle metastasi. Tende a colpire soprattutto gli uomini che hanno più di 70 anni e, come potrai immaginare, un fattore di rischio è sicuramente il fumo, oltre alla presenza di altre patologie. Proviamo a capire meglio insieme.

Cos’è

Di tutti i tipi di tumori che insidiano i polmoni il microcitoma ne rappresenta circa il 15%.

Questa forma di tumore si chiama in gergo tecnico “carcinoma polmonare a piccole cellule” o, appunto, microcitoma. Come ti accennavamo prima, colpisce i polmoni e cresce in modo molto rapido, tanto che quando viene diagnosticato di solito si è già esteso ad altre aree del corpo, formando delle metastasi. Tra tutti i tumori che riguardano questi organi, rappresenta il 15% dei casi. Di solito la sua origine è nei bronchi e poi arriva a raggiungere cervello, fegato, ossa e midollo osseo.

I sintomi

Il problema del microcitoma sta proprio nella mancanza di sintomi. All'inizio, infatti, la patologia è asintomatica oppure provoca manifestazioni che non sono direttamente riconducibili a un tumore. Ti accorgerai che qualcosa non va solo quando verranno intaccati gli organi più vicini e quindi al momento delle metastasi. Ci sono due modi in cui le cellule tumorali possono viaggiare e diffondersi per il tuo organismo:

  • via linfatica, ossia tramite i linfonodi
  • attraverso il sangue.

Dobbiamo quindi fare una distinzione dei sintomi in base a quanto e a dove è diffuso il tumore:

  • locale: dolore a spalle e torace, difficoltà a respirare, episodi di tosse frequenti ma non difficili da risolvere, febbre, stanchezza che non sembra avere spiegazioni, perdita di appetito
  • regionale: in questo caso intendiamo che il tumore non è più solo in un punto del polmone ma sta iniziando ad allagarsi e puoi far fatica a respirare, avere dolore al petto, voce roca o raucedine, difficoltà nella deglutizione a cui poi si aggiungono vampate di calore, mal di testa, edemi al viso se diffondendosi raggiunge la vena cava superiore
  • con metastasi: quando il tumore ha raggiunto molte parti del corpo, semplificando, e si parla di metastasi come potrai immaginare i sintomi saranno ancora più frequenti, intensi e gravi, potrai avere problemi gastrointestinali, vedere insorgere l’ittero (ossia la pelle che diventa gialla), ma anche nausea e vomito, convulsioni, stato confusionale, dolore alle ossa.

Naturalmente i sintomi variano anche in base agli organi colpiti, che possono essere diversi da paziente a paziente.

La causa

La causa principale del carcinoma polmonare a piccole cellule si trova nei bronchi, dove le cellule che rivestono questi organi iniziano a crescere in maniera incontrollata. Una spiegazione a questo comportamento anomalo può essere ricondotta alla mutazione dei geni che stimolano la crescita cellulare (cMyc, MYCN e MYCL) e l'inibizione dell'apoptosi (BCL-2), ovvero la morte delle cellule.

La diagnosi

Sicuramente un esame essenziale per la diagnosi di questo tumore è quello istologico, ossia quello che si esegue tramite il prelievo di un tessuto o di una parte sospetta (biopsia) e l'analisi in laboratorio. La biopsia può essere svolta in diverse modalità come la fibrobroncoscopia o l’agobiopsia polmonare TC guidata. Se, però, come accade appunto nella maggior parte dei casi, sono già presenti delle metastasi, allora il prelievo viene effettuato dai linfonodi.

La cura

Per capire la cura migliore per il microcitoma, il primo passo è quello di valutare a quale stadio si trovi la malattia. Questa analisi viene fatta anche attraverso un esame specifico che è la tomografia computerizzata del torace. Il risultato è quello di avere ben chiara l'estensione del tumore, quanto sia progredito e quali dimensioni abbia raggiunto. Quando la patologia non è ancora troppo diffusa, si scelgono di solito chemioterapia e radioterapia. Se invece il carcinoma polmonare si trova a uno stadio più progredito si opta per un approccio combinato con chemioterapia e immunoterapia.

Fonte| Istituto dei tumori di Milano

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.