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Milza ingrossata: le cause della splenomegalia e quali sintomi possono aiutarti a riconoscerla

L’ingrossamento della milza è una condizione chiamata anche splenomegalia che si verifica come conseguenza di problemi già presenti, da infezioni come la mononucleosi a un tumore, ma in alcuni casi può essere totalmente asintomatica. Per sapere quali sono i rimedi, è necessario prima capire come diagnosticare l’origine della milza ingrossata, dato che le possibili cause sono davvero tante.
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Alessandro Bai 7 Febbraio 2022
* ultima modifica il 23/03/2023

L'ingrossamento della milza, chiamato anche splenomegalia, non è una malattia ma piuttosto un sintomo provocato da una condizione già presente, per esempio da infezioni come la mononucleosi fino a tumori o anemie, ma non solo, perché come vedremo la lista delle possibili cause è davvero varia.

In alcuni casi la milza ingrossata sarà completamente asintomatica, mentre altre volte potrebbe essere accompagnata da dolore nella parte superiore sinistra dell'addome, dov'è situato l'organo, ma anche da nausea, vomito o stanchezza.

Per diagnosticare il problema, del quale a volte è possibile accorgersi con la semplice palpazione, il medico ti prescriverà probabilmente alcuni esami di approfondimento, come ad esempio l'ecografia, utili sia per capire le reali dimensioni dell'organo che per identificare la causa dell'aumento del suo volume, che poi determinerà anche quali rimedi adottare.

Cos'è la milza e la sua funzione

La milza è un organo posizionato nell'addome, precisamente a sinistra e nella parte superiore, poco sotto la cassa toracica, possiede una forma ovoidale, un colore rosso porpora e una consistenza piuttosto molle. Le sue dimensioni normali sono simili a quelle di un pugno, con una lunghezza di circa 12 centimetri e un peso di 200 grammi nell’uomo e 168 grammi nella donna.

La funzione della milza è quella di provvedere al metabolismo del ferro; è anche sede delle formazione, dell’accumulo e della distruzione delle cellule del sangue, che qui viene ripulito dai globuli rossi, globuli bianchi e piastrine invecchiati. L'organo elimina anche i batteri e, più in generale, combatte le infezioni rilevando la presenza di agenti patogeni in circolo. Per questo motivo ha un ruolo fondamentale anche per il sistema immunitario.

Splenomegalia

La milza ingrossata, chiamata anche splenomegalia, è un segno clinico che consiste nell'aumento delle dimensioni della milza oltre il suo volume normale. L'ingrossamento quindi non è una malattia in sé ma dipende da altre condizioni o patologie sottostanti, nonostante indichi un malfunzionamento dell'organo che va esaminato e trattato al più presto per evitare il rischio di rottura della milza.

Ti ho già parlato della funzione di rimozione delle vecchie cellule del sangue, ma devi sapere che in caso di splenomegalia la milza tende invece a intrappolare i globuli rossi, favorendo così una condizione di anemia. Peraltro, questo problema comporta un meccanismo a spirale, perché più cellule (globuli bianchi e piastrine comprese) vengono trattenute all'interno dell'organo, più le sue dimensioni continuano ad aumentare.

Cause della milza ingrossata

Se hai la milza ingrossata, per capire cosa ha scatenato il problema dovrai tenere in considerazione che sono davvero tante le malattie in grado di provocare un ingrossamento dell'organo. Tra le possibili cause di splenomegalia ci sono:

  • Leucemia: l'ingrossamento della milza, insieme a quello del fegato (epatomegalia) è uno dei sintomi della leucemia linfatica cronica, caratterizzata da accumulo di linfociti nel sangue, nel midollo osseo e negli organi linfatici (linfonodi e milza). Colpisce ogni anno circa 5 persone su 100mila e l'incidenza aumenta con l'aumentare dell'età.
  • Mononucleosi: esiste una correlazione tra la cosiddetta "malattia del bacio" e la milza ingrossata. Una delle complicanze più gravi della mononucleosi è proprio la rottura della milza, causata dal suo ingrossamento; è un caso piuttosto raro, ma è sempre da tenere in considerazione. Ecco perché non si può sottovalutare la milza ingrossata e altri sintomi associati.
  • Altre infezioni: mononucleosi a parte, anche altre malattie infettive come la malaria, l'ebola, la sifilide o l'endocardite batterica possono provocare un aumento delle dimensioni della milza.
  • Lupus eritematoso sistemico: un'altra patologia che può portare alla splenomegalia è il lupus eritematoso sistemico (LES), una malattia cronica autoimmune che causa l’infiammazione diffusa e gravi danni ai tessuti e organi in tutto il corpo. Ancora non esiste una cura per questa malattia che colpisce soprattutto le giovani donne tra i 20 e i 30 anni.
  • Celiachia: si pensa che la milza ingrossata possa essere collegata anche alla celiachia, ossia all'intolleranza verso il glutine, ma in verità si parla più di iposplenismo, che indica un malfunzionamento della milza più che un aumento del suo volume.
  • Malattia di Gaucher: la malattia di Gaucher è una malattia ereditaria molto rara scoperta nel 1882 dal medico Philippe Charles Ernest Gaucher, in un paziente che aveva milza e fegato ingrossati. Si tratta di una malattia da accumulo lisosomiale, causata dalla mancanza di un enzima (glucocerebrosidasi) che non permette la corretta demolizione del glucocerebroside, componente delle membrane cellulari dei globuli rossi e dei globuli bianchi. Il malfunzionamento e l'ingrossamento della milza, così come del fegato, sono il risultato dell'accumulo delle cellule di Gaucher, ovvero dei macrofagi ingrossati per l'eccesso di glucocerebroside.
  • Cirrosi epatica: un fegato indurito associato a una milza ingrossata è un chiaro segnale di una cirrosi epatica, una malattia che porta alla degenerazione del tessuto epatico e che per diretta conseguenza, può causare un funzionamento ridotto dell’organo stesso.
  • Anemie: in vari tipi di anemia emolitica, ad esempio la talassemia, la milza ingrossata è un sintomo tipico della malattia, dovuto all'eccessivo lavoro a cui è costretto l'organo, che deve rimuovere tutti i globuli rossi anomali.
  • E la tiroide? I disturbi alla tiroide possono causare problemi legati alla digestione e, in generale, al sistema gastrointestinale, ma non sembrano avere effetti diretti sulla milza. Tutt'al più potrai sentire parlare di tiroide ingrossata, un segno caratteristico di carenza di iodio o di patologie in corso come il Morbo di Graves, la Malattia di Hashimoto o il tumore della tiroide.

Naturalmente questa non è una lista completa, perché ad aumentare le dimensioni della milza possono contribuire anche altre neoplasie del sangue, come i linfomi, o delle malattie del metabolismo. In ogni caso, a prescindere dalla causa, la splenomegalia può provocare problemi di irrorazione, dato che l'afflusso sanguigno insufficiente può provocare sanguinamento o addirittura la necrosi dei tessuti dell'organo stesso.

Sintomi

I sintomi causati dalla splenomegalia sono decisamente poco specifici e potrebbero dipendere anche da altre patologie. In caso di milza ingrossata potresti avvertire:

  • Difficoltà di digestione
  • Sensazione di rigonfiamento al tatto in direzione della posizione della milza
  • Sensazione di pienezza anche dopo un pasto leggero
  • Dolore sulla spalla sinistra
  • Dolore sul lato sinistro al di sotto del diaframma
  • Sensazione di stanchezza diffusa
  • Perdita di peso ingiustificata
  • Colore della pelle ingiallito
  • Infezioni frequenti (all’orecchio, alle vie urinarie)
  • Dolore quando respiri profondamente
  • Sangue nelle feci

Come ti dicevo, poi, l'ingrossamento della milza può innescare un circolo vizioso ed aumentarne ulteriormente le dimensioni, ma la complicanza più grave è senza dubbio la rottura di natura traumatica dell'organo.

Rimedi

Per curare la milza ingrossata è necessario comprenderne come prima cosa la causa, perché come abbiamo visto all'origine possono esserci svariate patologie. Se l’ingrossamento della milza è dovuto a un’infezione batterica, la cura sarà a base di antibiotici. In casi più gravi, è prevista la radioterapia che ha lo scopo di diminuire le dimensioni della milza, o ancora è possibile intervenire con l'intervento chirurgico per rimuovere la milza stessa.

La raccomandazione è sempre quella di rivolgersi al proprio medico in presenza di sintomi sospetti che, repetita iuvant, possono essere un forte dolore nella parte superiore sinistra dell’addome o un aumentato dolore durante la respirazione.

Diagnosi

Se tra i sintomi avverti dolore nella parte superiore sinistra dell'addome, oppure alla schiena, allora durante l'esame obiettivo il medico potrebbe accorgersi della milza ingrossata semplicemente con la palpazione.

Tra gli esami che possono aiutare a rilevare la splenomegalia ci sono:

Oltre alla diagnostica per immagini, possono essere utili anche le analisi del sangue, che possono rivelare la causa della milza ingrossata per via della forma e delle dimensioni di globuli bianchi, globuli rossi e piastrine.

Fonti | MSDHumanitas

(Pubblicato da Gaia Cortese il 5-10-2019
Modificato da Alessandro Bai il 4-2-2022)

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